brexit rishi sunak

AVETE VOLUTO LA BREXIT? E ‘MO VI ATTACCATE AL CAZZO – IL REGNO UNITO SARÀ L’UNICO PAESE DEL G7 IN RECESSIONE ECONOMICA, PERFINO LA RUSSIA COLPITA DALLE SANZIONI SE LA CAVA MEGLIO DELL’INGHILTERRA – MENTRE NEI SUPERMERCATI DI LONDRA TROVARE DELLA FRUTTA E VERDURA FRESCA È SEMPRE PIÙ DIFFICILE, DOPO MESI DI TIRA E MOLLA FINALMENTE POTREBBE ARRIVARE UN ACCORDO POST-BREXIT SULL’IRLANDA DEL NORD PER REGOLAMENTARE IL CONFINE…

Estratto dell’articolo di Alessandra Rizzo per “la Stampa”

 

irlanda dopo brexit 3

Dopo mesi di colloqui, tra tensioni e false ripartenze, Londra e Bruxelles si avviano verso un nuovo accordo post-Brexit sull'Irlanda del Nord: una buona notizia per un Regno Unito che appare sempre più pentito dal divorzio e si trova alle prese con crisi economica, inflazione alle stelle e persino una certa carenza di alcuni prodotti negli scaffali dei supermercati almeno in parte determinate dalle Brexit.

 

supermercati vuoti in inghilterra 7

La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il premier britannico Rishi Sunak si incontreranno oggi a Londra, e l'annuncio ufficiale di un nuovo accordo potrebbe arrivare in giornata. «Voglio dimostrare che la Brexit funziona, e funziona per ogni parte del Regno Unito», ha detto Sunak nel weekend. «Il lavoro sulla Brexit non è finito, e lo voglio portare a termine».

 

rishi sunak

Il nuovo accordo per regolamentare il confine tra la Repubblica d'Irlanda e l'Ulster (che con la Brexit è diventato anche il confine tra l'Unione Europea e il Regno Unito) arriva in un momento delicato nella vita del Paese, dove, stando ai sondaggi, aumenta sempre di più la delusione per i disagi seguiti dalla Brexit.

 

Secondo le stime del Fondo Monetario Internazionale, nel 2023 il Regno Unito sarà l'unico Paese del G7 in recessione e il peggiore tra i Paesi industrializzati, inclusa la Russia colpita da sanzioni economiche. Da mesi il Regno è alle prese con un'inflazione che ondeggia intorno al 10% e un carovita che ha spinto milioni di lavoratori a incrociare le braccia nella più imponente ondata di scioperi da decenni.

 

ursula von der leyen foto di bacco (2)

Non è tutta colpa della Brexit naturalmente: pesano la congiuntura economica globale, la guerra in Ucraina e le ripercussioni della pandemia, per non parlare dell'impatto sui servizi di anni di austerity Tory. Ma la Brexit ha acuito i problemi: secondo le stime ufficiali, l'impatto sul Pil nel lungo termine sarà di circa il 4%, mentre lungaggini burocratiche hanno determinato pressioni sulle forniture di alcuni prodotti, per non parlare di prezzi di molti generi alimentari in forte crescita. […]

 

La questione nord-irlandese non risolve da sola tutti i problemi, ma è da sempre il dossier più spinoso nei negoziati seguiti al referendum del 2016. Il vecchio protocollo negoziato da Johnson allinea l'Ulster con l'unione doganale, una soluzione nata per salvaguardare gli accordi di pace del Venerdì Santo, che hanno posto fine a trent'anni di violenza nella regione, e per evitare il ritorno ad un confine fisico sull'isola.

 

boris johnson 4

Ma la decisione ha creato un confine di fatto nel Mare d'Irlanda, e con esso barriere burocratiche e doganali all'interno del Regno; malumori degli unionisti nord-irlandesi, che temono il distaccamento dell'Ulster dal resto del Paese; e tensioni con Bruxelles, accusata di applicare troppo rigidamente le nuove norme. I dettagli del nuovo accordo non sono stati resi noti, ma sembrano prevedere un sistema doganale di corsie rosse e verdi: saranno eliminati i controlli e le pratiche burocratiche sulle merci inviate dalla Gran Bretagna all'Irlanda del Nord, e mantenuti quelli sulle merci destinate alla Repubblica d'Irlanda. […]

irlanda dopo brexit 1irlanda dopo brexit 2supermercati vuoti in inghilterra 5boris johnson 3

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…