DIGIUNATE, E SARETE LIBERI! LA RELAZIONE SU GIULIA LIGRESTI E LA LETTERA INVIATA AL MINISTERO DAL DIRETTORE DEL CARCERE DI VERCELLI

Marco Lillo per il "Fatto quotidiano"

La lettera è arrivata via fax al ministero di Giustizia e porta la data del 20 agosto 2013. È firmata dal direttore del carcere di Vercelli Tullia Ardito ed è una relazione inedita, finora, sullo stato di salute della detenuta Giulia Ligresti diretta al provveditore dell'Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, Enrico Sbriglia e al ministero, per l'esattezza alla Direzione generale detenuti del Dap.

La lettera, che Il Fatto ha visionato, rappresenta l'esito delle richieste di raccomandazioni dei Ligresti ad Anna Maria Cancellieri e si conclude con la seguente assicurazione su Giulia Ligresti da parte del direttore del carcere ai suoi superiori: "Questa direzione continuerà a porre in essere gli interventi di sostegno ritenuti necessari".

La lettera arriva due giorni dopo le telefonate con il ministro del dottore Antonino Ligresti, zio di Giulia e amico di famiglia di Anna Maria Cancellieri. La prima chiamata di soli 14 secondi avviene alle ore 19,33 del 18 agosto. La seconda è più lunga e parte dal ministro il 19 agosto verso il cellulare di Ligresti: alle 13,33 Cancellieri parla per sei minuti con l'amico Antonino.

Al pm Nessi il 22 agosto racconterà: "Antonino Ligresti mi ha rappresentato la preoccupazione per lo stato di salute di Giulia (...) in relazione a tale argomento ho sensibilizzato i due vicecapi di Dipartimento, Francesco Cascini e Luigi Pagano, perché facessero quanto di loro competenza (...) dopo di allora non li ho più sentiti e non so se siano intervenuti". Cascini al Corriere della Sera ha dichiarato di non avere fatto nulla, mentre il collega Pagano avrebbe telefonato al provveditore dell'amministrazione per il Piemonte.

Il Fatto è in grado di rivelare cosa è accaduto dopo le prime telefonate e prima dell'ultima del 21 agosto, emersa recentemente. La lettera del 20 agosto, che nemmeno la Procura di Torino ha ancora acquisito ,è la prova che tutte quelle telefonate un risultato concreto lo hanno prodotto.

Sotto il protocollo, la data, il mittente (Direzione del Carcere di Vercelli) i due destinatari (Provveditorato del Piemonte e Ministero della Giustizia, Dap, Direzione Generale detenuti e trattamento, Roma) si legge: "Oggetto: detenuta Ligresti Giulia Maria nata a Milano il 30 gennaio 1968, matricola... per opportuna conoscenza si comunica che la detenuta (...) è stata ricoverata in camera singola presso il reparto transito della sezione femminile. La detenuta è comunque integrata e fa la vita comune del reparto. Effettua passeggi e socialità con le altre ristrette e partecipa alle offerte trattamentali dell'istituto.

Fin dall'inizio la detenuta è stata sottoposta a grande sorveglianza custodiale in quanto soggetto primario (nel senso che è la prima volta che finisce in carcere, ndr) così come previsto dal protocollo operativo del servizio. È seguita quotidianamente dall'educatore di riferimento (Valeria Climaco, ndr) dalla psicologa e dallo specialista in psichiatria e le viene somministrata una terapia adeguata al suo stato psicomotorio.

In data 13 agosto è stata inviata al gip e alla Procura una relazione redatta dalla dottoressa Emanuela Ghisalberti, psicologa, che si allega in copia dalla quale si evincono le attuali condizioni psicofisiche della detenuta. Le assicuro che questa direzione continuerà a porre in essere gli interventi di sostegno ritenuti necessari".

Segue "l'allegata relazione" della dottoressa Ghisalberti, dirigente della Asl di Vercelli, poi divenuta l'elemento di innesco del procedimento che ha portato alla scarcerazione di Giulia Ligresti, a seguito di una perizia disposta stavolta dalla Procura ed eseguita dal medico Roberto Testi. "Nell'ambito dell'attività a favore dei detenuti internati presso la casa circondariale di Vercelli - scrive la dottoressa Ghisalberti - ho effettuato alcuni colloqui psicoterapeutici e clinici con la persona in oggetto. Dai colloqui si è rilevato un marcato stato di ansia reattiva (...) tendenza anoressica con calo ponderale dall'inizio della presente detenzione".

A questo punto, dopo un'approfondita diagnosi segue la prescrizione in favore della scarcerazione: "Ritengo che il protrarsi della detenzione possa incidere in senso negativo sul quadro psichico che già evidenzia uno stato di prostrazione significativa".

La lettera della direttrice del carcere e la relazione della Ghisalberti arrivano il 20 agosto al ministero a Roma, negli uffici deserti. Il 21 agosto il ministro riceve un sms e fa l'ultima telefonata a Antonino Ligresti. Chissà cosa si sono detti. Anna Maria Cancellieri poche ore dopo viene convocata dai pm di Torino che le svelano quello che sanno sulla trama con i Ligresti. Il ministro non chiederà mai al Dap nulla sulla relazione. Il 28 agosto Giulia Ligresti esce dal carcere, grazie a un altro procedimento avviato il 13 agosto proprio dall'invio della relazione Ghisalberti in Procura.

 

 

LO SHOPPING DI GIULIA LIGRESTILO SHOPPING DI GIULIA LIGRESTILO SHOPPING DI GIULIA LIGRESTIcancellieri adnkronos x i detenuti hanno offerto a napolitano un caff detenuti carceriI XoRqQpYNsBU detenuti carceri

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”