matteo renzi giorgia meloni bin salman

“IL FATTO CHE GIORGIA MELONI ABBIA CERCATO DI FARMI FUORI PER LEGGE MI ESALTA” – ALLA VIGILIA DEI SUOI 50 ANNI, RENZI ANNUNCIA GUERRA APERTA ALLA DUCETTA, DOPO LA LEGGE CONTRO I PARLAMENTARI CHE PRENDONO SOLDI DA STATI ESTERI: “HO FINITO LA FASE ZEN” – E SI LANCIA IN UNA LUNGA AUTOESALTAZIONE: “AVEVO PROMESSO DI RITIRARMI DOPO IL REFERENDUM PERSO. MA RESTANDO IN POLITICA HO BLOCCATO SALVINI AL PAPEETE E HO PORTATO DRAGHI AL POSTO DI CONTE” – I SOLDI PRESI DA BIN SALMAN: “CHI HA CRITICATO L’ARABIA SAUDITA OGGI CI FIRMA ACCORDI MILIARDARI” – L’ATTRAZIONE PER IL DENARO: “C’È UN CERTO GRADO DI INVIDIA SOCIALE NEL PAESE…”

Estratto dell’articolo di Alessandro De Angelis per “la Stampa”

 

matteo renzi voto di fiducia sulla manovra 2024 foto lapresse

«Beh, non mi lamento. Sono stato il premier più giovane della storia italiana. Ma la classifica è inquietante: il secondo è stato Benito Mussolini, che è durato di più però è finito peggio». Domani Matteo Renzi compie 50 anni e, in questa intervista, fa un po' un bilancio: «Sì, mi fa effetto. Anche perché i 40 non li festeggiai. C'era stata la strage di Charlie Hebdo. L'11 gennaio 2015 l'ho passato a Parigi a cantare la marsigliese, con Hollande e i leader di tutto il mondo».

 

Ma è vero che al liceo già litigava coi comunisti?

«E coi fascisti. Avevamo organizzato la terza via già allora: una lista cattolica tra la sinistra di Tomaso Montanari e la destra. […]».

 

renzi meloni

Chi è il suo vero maestro? Non dica La Pira.

«Allora Mino Martinazzoli. Mai incontrato, ma l'ho citato spesso: "La politica è altrove, vi aspettiamo là". Frase bellissima. La dissi ai grillini in Aula, nel 2014, fiato sprecato».

 

[…]

 

Poi però ha avuto una fascinazione per il mondo berlusconiano.

«No. Ma sono andato da Mike Bongiorno. Ero in Croazia con gli scout e mi ritrovai dalle macerie della guerra a uno studio Mediaset. Vinsi quattro puntate e due cucine Whirpool. Altri tempi».

 

silvio berlusconi matteo renzi

Ha l'immaginario degli anni 80: torna a casa in tutta fretta c'è il Biscione che ti aspetta.

«Berlusconi ha cambiato l'Italia col Milan e con Beautiful più che con le leggi. La mia è la generazione della tv, non del telefonino e di internet, "I ragazzi della Terza C" e i poster in camera dei cantanti. Non avevamo Google o Instagram. In questo senso si, il berlusconismo ha segnato tutti noi».

 

Da sindaco andò anche ad Arcore. Lo rifarebbe?

«Anche a piedi. Un sindaco va a incontrare il premier, sempre. Specie se questo incontro garantisce 20 milioni di euro al bilancio del Comune grazie alla tassa di scopo».

 

matteo renzi mohammed bin salman

Dica la verità: fu amore a prima vista.

«No, nacque soprattutto un rapporto umano che è rimasto. E anche quando ha rotto il Patto del Nazareno facendomi perdere il referendum. Il vero lusso in politica sono i rapporti umani. Berlusconi era circondato da tanti approfittatori, io gli ho sempre detto ciò che pensavo senza chiedere nulla».

 

Avrebbe dovuto lasciare la politica dopo il referendum?

«Si. Avrei dovuto andare dieci anni in America. Ma restando in politica ho bloccato Salvini al Papeete e ho portato Draghi al posto di Conte. Dunque non ho rimpianti. Il fatto che Giorgia Meloni abbia cercato di farmi fuori per legge mi esalta: ho finito la fase zen, mi è tornata la voglia di fare politica».

 

Della Dc però non ha mai coltivato l'arte della prudenza. Autocritiche?

draghi renzi

«Dicono che se fossi stato prudente sarei ancora a Chigi. Io dico che se fossi stato prudente non ci sarei mai arrivato».

 

Diventare numeri 1 si può, per rimanerci serve allenarsi. Come spiega il ciclo breve?

«Segno dei tempi. Salvini, Di Maio, Conte: tutti dovevano durare vent'anni e invece hanno perso terreno quasi subito.

La politica di oggi è come la musica leggera: si balla per poche stagioni».

 

Da Rignano alla Casa bianca, cosa pensò in quel momento?

«Il fatto che Obama ci abbia dedicato l'ultimo State dinner era segno di un rapporto molto forte. C'era davvero un feeling eccezionale. Ma tra Brexit, Trump e referendum costituzionale sono arrivati presto i dolori».

 

MATTEO RENZI COME GIAMBRUNO - MEME BY DAGOSPIA

Il suo rapporto col denaro?

«Non mi è mai mancato nulla grazie ai miei ma ho sempre lavorato. A 16 anni d'estate consegnavo volantini e distributivo elenchi del telefono. Da universitario per cinque anni ho consegnato i giornali alle cinque del mattino, tutti i giorni.

Oggi fatturo in modo trasparente. Uso il denaro senza farmi usare dal denaro. La verità che sul tema soldi si misura un certo grado di invidia sociale che c'è nel Paese».

 

Su Bin Salman è invidia sociale o inopportunità politica?

«Peggio: è ipocrisia. Quello che ho detto io cinque anni fa sull'Arabia ora si sta avverando. Chi anni fa mi accusava di essere prezzolato oggi mi chiede contatti per Ryad, Gedda, Alula. E chi ha criticato Bin Salman ci firma accordi miliardari. Nessuno ha il coraggio di dire che avevo visto giusto».

 

silvio berlusconi matteo renzi

È stato tra gli ospiti alle nozze miliardarie di Anant Ambani. Queste cose la gratificano o le fa per dovere?

«Mi gratifica fare la maratona di Milano in meno di quattro ore o fare doppietta al calcetto con gli amici. Gli incontri di alta società si fanno per le relazioni. Ma resto sempre un ragazzo di Rignano».

 

Che voleva la casa più grande. Si fece prestare i soldi da un amico, finanziatore della Leopolda.

«Si. E glieli ho restituiti con bonifico in 5 mesi, dopo aver siglato un contratto dal notaio. Ho tutte le fatture regolari della mia casa. Alcuni colleghi e soprattutto alcune colleghe non possono dire lo stesso».

 

matteo renzi agnese al matrimonio di Anant Ambani

A chi si riferisce?

«Il tempo è galantuomo, la verità verrà fuori. Intanto io sono stato prosciolto da sei anni di fango: tre anni di Chigi, sei anni di indagini farlocche e incostituzionali. Anche per questo è tempo di brindare».

 

Consiglierebbe o sconsiglierebbe ai suoi figli di fare politica?

«Hanno subito quintali di fango, hanno visto arrestare ingiustamente i nonni, hanno visto soffrire i genitori. Sanno che la politica è anche sofferenza. Decideranno loro. Io sono orgoglioso della loro intelligenza».

 

Sua moglie Agnese ha il potere di darle consigli?

«In molti casi ha scelto più che consigliato. E scelto bene. Quando diventai premier, le proposi di vivere a Roma a Chigi. Lei fu ferrea: io ci sarò nelle visite ufficiali e quando serve ma resto con i ragazzi a Pontassieve. Litigammo. Aveva ragione lei. Li ha tenuti a riparo dal tragico frullatore di Roma».

 

[…]

 

Per i prossimi cinquant'anni si è messo l'anima in pace.

«Tutt'altro. Sono felice e vivo i momenti più belli della mia vita. Ma sulla politica sono ripartito all'arrembaggio. Giorgia Meloni mi attacca perché sa che se riusciamo a fare "un centro che guarda a sinistra" lei perde le elezioni».

 

bin salman renzi

Si può conciliare l'amicizia e la politica o gli amici veri sono fuori?

«Ho tanti amici veri in politica. Ma ho capito come riconoscere i falsi. Quelli che ti adulano quando sei importante e ti ignorano il giorno dopo».

 

Con chi festeggerà?

«Domani a pranzo con mille amici di Italia viva. Per dare uno scossone a questa opposizione addormentata. Ma soprattutto brindando alla vita: sono un uomo fortunato, lo confesso».

matteo renzi si bacia da solo creato con iamohammed bin salman e matteo renzi il murale a romaSTORIA DI MATTEO RENZI SULLA CONFERENZA STAMPA DI GIORGIA MELONIDraghi Renzi

Ultimi Dagoreport

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO