renzi bersani

SINISTRATI VISTI DA DESTRA – SALLUSTI: ‘’ORMAI NEL PD TIRA ARIA DI SCISSIONE E RENZIE PROVOCA LE MINORANZE – SE BERSANI, BINDI, FASSINA E CUPERLO GLI VOTANO LA SFIDUCIA GLI FANNO SOLO UN FAVORE’’

Alessandro Sallusti per “il Giornale

 

matteo renzi leopoldamatteo renzi leopolda

Come era facilmente prevedibile, è iniziata la scissione del Pd. Insulti, minacce, scambi di accuse: il giorno dopo la manifestazione di protesta contro Renzi e il suo governo organizzata dalla Cgil, e benedetta da metà Pd, il clima a sinistra è incandescente come non lo è mai stato dai tempi della Bolognina (la svolta dell'89 che portò allo scioglimento del Pci e alla nascita, nel '91, del Pds).

 

PIERLUIGI BERSANI A SERVIZIO PUBBLICOPIERLUIGI BERSANI A SERVIZIO PUBBLICO

È il premier stesso che ieri ha soffiato sul fuoco con dichiarazioni sprezzanti che umiliano e deridono gli ormai ex compagni di partito nostalgici delle bandiere rosse. È come se dicesse: venitemi a prendere, se ne avete il coraggio. Nelle parole di Renzi si intravede addirittura l'auspicio che Bersani, Bindi, Fassina, Cuperlo e soci siano coerenti e abbiano le palle di portare la sfiducia dalla piazza fin dentro il Parlamento. Come dire: via il dente, via il dolore. Cade il governo, si torna a votare in ordine sparso e poi si vede chi l'aveva vista giusta.

ROSY BINDI ROSY BINDI


Certo fa un certo effetto vedere quei tromboni eredi di Togliatti seppelliti dalle risate di un ragazzo ex Dc (Renzi) e da quelle di una decina di belle signorine (Boschi & C.) entrate da poche ore in politica sugli odiati tacchi a spillo fino a ieri usati per slanciare le gambe solo dalle donne di destra. Bersani sembra l'Occhetto del '94: un pugile suonato per di più sull'orlo di una crisi di nervi. «Non ci faremo portare via il partito», ha tuonato ieri. Evidentemente i suoi lo hanno tenuto all'oscuro del fatto che il furto è già stato consumato da un annetto e che Renzi ha pure cambiato la serratura di casa, come fanno le mogli quando cacciano i mariti dal talamo.

Stefano Fassina Stefano Fassina


Ai tempi d'oro del comunismo, la nomenclatura messa all'angolo non piagnucolava come quella di oggi ma risolveva simili problemi in altri modi, spicci e cruenti (salvo poi riservare alla vittima solenni funerali di Stato). Oggi non è più così, ovviamente, ma la storia di Gorbaciov, per sua stessa volontà ultimo capo assoluto dell'Unione sovietica, insegna un'altra verità: chi riesce a smantellare l'impero e salva la vita, finisce a sua volta smantellato. Occhio Renzi, che il comunismo è una brutta bestia da vivo, ma anche da morto - o peggio da agonizzante - non scherza per niente.

 

cuperlo manifestazione cgilcuperlo manifestazione cgil

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