BRUSH HOUR! – LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - RENZI S’ASPETTA UNA “BENEDIZIONE” DALL’INCONTRO CON OBAMA MA DEVE RINGRAZIARE IL BANANA, CHE GLI SALVA LE CHIAPPE SUL DDL DELRIO - E POI BERLUSCONI INTERVIENE A DIFESA DELL’AMICO DI LETTONE, PUTIN

Francesco Bonazzi per Dagospia

Per un Renzie che si prepara quasi in silenzio all'incontro di domani con Barack Obama, ecco il ritorno di Silvio Berlusconi sulla scena internazionale in veste di ambasciatore dell'amico Putin. "Trovo controproducente e antistorica la decisione di escludere la Russia dal G8", protesta l'ex Cavaliere, fiero di ricordare "il lungo e poderoso lavoro diplomatico portato avanti dall'Italia e dai governi da me presieduti per includere la Russia a pieno titolo nel consesso delle democrazie occidentali".

Una fedeltà all'amicizia con Mosca che arriva nel giorno in cui Paolo Scaroni, ad di quell'Eni che assecondò le politiche filorusse del Banana, apre invece al gas a stelle e strisce che Obama vuole cominciare a vendere agli alleati con la scusa di renderli meno dipendenti da Putin. E sarà anche sul dossier energetico, oltre che sulle riforme economiche che ha in mente, che Matteo Renzi verrà giudicato domani dal capo della Casa Bianca. Dal quale, com'è naturale, il Rottam'attore si attende una qualche benedizione elettoralmente spendibile.

Il governo di Pittibimbo continua però a dovere molto al compagno di riforme Berlusconi Silvio. Che sarà anche un "impresentabile" (con l'Occidente) amico di Putin, ma oggi in Senato ha letteralmente salvato le chiappe al giovane premier. Si discuteva di riforma delle provincie, e dopo una mattinata in cui il ddl Delrio è andato sotto due volte in Commissione (decisiva l'assenza sbandierata come un trofeo da Mario Mauro), in Aula la pregiudiziale d'incostituzionalità dei grillini non è passata per soli quattro voti. Con la voce di un "soccorso azzurro" decisamente insistente.

E mentre la Lega Nord preannuncia una mozione di sfiducia individuale contro il ministro Angelino Alfano, accusato di aver smantellato le difese contro l'immigrazione clandestina, Marianna Madia apre un fronte potenzialmente esplosivo con i sindacati del pubblico impiego. Il ministro della Funzione Pubblica minaccia mobilità obbligatoria per gestire gli esuberi, ma tende la mano sull'assunzione di migliaia di giovani precari al posto dei dipendenti più anziani.

E un turnover completo di candidati è forse quello che sogna Silvio Berlusconi per la sua Forza Italia, squassata dalle lotte intestine. Il Banana, che oggi appariva in gran forma, ha spiegato ai cronisti che "di magico in Forza Italia ci sono solo io, che ancora dopo 20 anni di guerra che mi fanno sono ancora qui vivo e vegeto, con tanta voglia di combattere per la libertà mia e di tutti". Peccato che oggi si sia praticamente arruolato nell'Armata Rossa.

 

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