renzi calenda

“SÌ AL PARTITO UNICO CON CALENDA. IO LEADER? NO, MI SONO RITAGLIATO UN RUOLO DA PADRE NOBILE” - RENZI SI TRAVESTE DA BUON SAMARITANO: “CALENDA STA LAVORANDO CON GRANDE IMPEGNO E NON VEDO RAGIONE DI APRIRE QUESTA DISCUSSIONE ADESSO. LA VITTORIA DI SCHLEIN? LA PEGGIORE NOTIZIA PER CONTE: PESCANDO NELLO STESSO ELETTORATO, SI PESTERANNO I PIEDI PRESTO - “REPUBBLICA”: “LE TENSIONI TRA I DUE PARTNER RENZI E CALENDA SONO TENUTE SOTTO TRACCIA: IN QUESTO MOMENTO NON POSSONO PERMETTERSI LITI. DI SCIOGLIMENTO ITALIA VIVA PREFERISCE ANCORA NON PARLARE. CI SONO SOSPETTI RECIPROCI SU CHI VARCA IL GUADO PER PRIMO”

1 - MATTEO RENZI "PARTITO CON CALENDA? CI STO LA SFIDA È QUELLA DELLE EUROPEE" HA DETTO "

Estratto dell’articolo di Fabio Martini per “la Stampa”

 

MATTEO RENZI E CARLO CALENDA

[…] Matteo Renzi […]: «La vittoria di Schlein? La peggiore notizia per Conte!». La nuova leader del Pd? «Dovrà decidere se mantenersi fedele al proprio programma, e allora il Pd si spacca. O se tenere tutti insieme, e allora lei perde la sua freschezza. È il dilemma di Elly. Non la invidio».

 

Meloni prevede un forte antagonismo con Schlein, quasi non vedesse l'ora di confrontarsi con un Pd più aggressivo: punta a denunciarne la demagogia e mostrarsi lei più in sintonia con l'interesse nazionale?

"Una sinistra più radicale rende la Meloni più forte. È un dato di fatto. Ci sono due donne alla guida della destra e della sinistra, ma sono due leader che rischiano di estremizzare il confronto. Io penso invece che l'interesse degli italiani sia quello di pacificare, smussare, dialogare […]".

 

CARLO CALENDA - LETIZIA MORATTI - MATTEO RENZI

[…] In queste ore in tanti ripetono che Pd e Cinque stelle sono destinati ad avvicinarsi: non pensa che invece stia per partire una competizione sullo stesso terreno, tra chi è più "puro" e anche senza esclusione di colpi?

«[…] sarà una competizione durissima. […] La vittoria di Schlein è la peggiore notizia che Conte potesse ricevere. Saranno alleati ma oggi sono competitor. Tra di loro ci sarà una competizione cruenta, pescando nello stesso elettorato. E si pesteranno i piedi presto. […]».

 

[…] A quando nel 2023 la fusione con Azione? Per favorire la scissione degli elettori Pd, non pensa che sareste più attrattivi se il ruolo di leadership fosse assunto da chi non viene dal Pd? Non pensa che lei e Calenda fareste cosa giusta nel promuovere una leadership al femminile?

CARLO CALENDA E MATTEO RENZI

«Calenda ha proposto un percorso dal basso che termina in autunno. Ci sto. […] Le leadership femminili: non si promuovono da parte degli uomini. Si affermano da parte delle donne. Lo dimostrano la vicenda Meloni, la vicenda Schlein, ma anche la storia di tante nostre dirigenti nazionali e territoriali».  […] «[…] Gli iscritti hanno scelto Bonaccini, le primarie no. E che alle primarie siano andati anche elettori grillini è un dato di fatto: i riformisti invece sono rimasti a casa […]».

 

2 - «IL PD RIFORMISTA È FINITO IN TANTI CI STANNO CERCANDO MA IL VERO SCONFITTO È M5S»

Estratto dell’articolo di Ernesto Menicucci per “il Messaggero”

 

I CUGINI DI CARFAGNA - MEME BY EMILIANO CARLI

[…] Quando nascerà il partito unico del Terzo polo e chi ne sarà in leader, lei o Calenda?

«Io no: mi sono ritagliato un ruolo da padre nobile. E mi ci trovo benissimo. Do una mano, aiuto, cerco di fare buona politica intesa come costruzione di strategia e valorizzazione di ideali. Se qualcuno vorrà candidarsi è giusto che si senta libero di farlo, anche se per me Calenda sta lavorando con grande impegno e non vedo ragione di aprire questa discussione adesso».

 

[…] Che fine faranno i Cinquestelle?

«Penso siano i veri sconfitti delle primarie. Con la Schlein ci sarà una competizione interessante. Vedremo chi prevarrà. E il primo banco di prova sarà la posizione sull'Ucraina, poi sul reddito di cittadinanza e le sue truffe, poi sul termovalorizzatore di Roma. […]». […]

GIORGIA MELONI MATTEO RENZI CARLO CALENDA FOTOMONTAGGIO

 

3 - RENZI, ASSE CON CALENDA: DEM DI SINISTRA-SINISTRA, FACCIAMO IL PARTITO UNICO

Estratto dell’articolo di Giuseppe Alberto Falci per il “Corriere della Sera”

 

Matteo Renzi […] dà il via libera al partito unico con Carlo Calenda aprendo la porta a tutti i liberali, i riformisti e i popolari. Per arrivare preparati alle Europee del 2024. Obiettivo: una compagine che veleggi in doppia cifra. […] Tutto questo non significa sciogliere Italia viva. Significa porre le basi per un partito unico assieme a Calenda e a chi ci vorrà stare. […] Nessuno si sbilancia su come si chiamerà il nuovo soggetto. Forse «Italia in Azione» che sarebbe un modo per non scontentare renziani e calendiani.

renzi calenda meme by macondo

 

In serata, nel corso di un comitato politico allargato, dove Renzi è assente, Calenda illustra la road map per arrivare al partito unico entro l’autunno prossimo. Si partirà con la costituzione del manifesto politico. […] Dopodiché, la domanda delle domande è: chi sarà il leader? Calenda? O forse, come sussurra più di uno, per rispondere al Pd e al centrodestra «si deve immaginare un nome alternativo, e perché no, una donna…».

 

Saranno settimane di passione per chi sogna il grande centro. L’invito viene rivolto ai riformisti del Pd, preoccupati dal nuovo corso di Schlein. […] C’è feeling con +Europa. […] Si mostra scettico l’eterno Dc Clemente Mastella: «L’Ulivo era una formula per la quale c’ero io e c’era anche Bertinotti. È vero, c’è uno spazio politico. Ma bisogna giocare senza improvvisazione». Mentre un altro democristiano, come Gianfranco Rotondi, sbuffa: «I cattolici hanno un solo campo di impegno, piaccia o no Giorgia (e piace)».

poster meloni calenda renzi

 

4 - ITALIA VIVA E AZIONE AI TITOLI DI CODA IL PARTITO UNICO NASCERÀ IN AUTUNNO

Estratto dell’articolo di Giovanna Casadio per “la Repubblica”

 

Il partito unico dei riformisti si farà: Italia Viva e Azione si scioglieranno. Entro marzo ci sarà il manifesto dei valori e sarà deciso il nome. Ad aprile presentazione al pubblico del manifesto e avvio della campagna di adesioni. Quindi la costituente così da iscrivere a settembre/ ottobre […] Carlo Calenda […] Dice: «Lo scioglimento di Italia Viva e di Azione ci sarà per forza» […] I renziani, e la stessa Azione, avranno una settimana di tempo per valutare il documento che ieri sera Calenda consegna al comitato politico del Terzo Polo.  

CARLO CALENDA MATTEO RENZI BY DE MARCO

 

[…] Nella riunione serale ieri spicca l’assenza di Renzi. Formalmente non fa parte del comitato, però è un appuntamento politico cruciale questa volta. Renzi comunque ha annunciato di essere d’accordo con Calenda […] Il comitato politico del Terzo Polo è un organismo ristretto, presieduto da Calenda e dalla vice Elena Bonetti, renziana. Ci sono poi i nomi di peso, cinque per Italia Viva (Teresa Bellanova, Ettore Rosato, Maria Elena Boschi, Davide Faraone e Luigi Marattin) e cinque per Azione (Mara Carfagna, Maria Stella Gelmini, Mario Raffaelli, Enrico Costa, Andrea Mazziotti,), oltre ai capigruppo Raffaella Paita e Matteo Richetti.

 

CARLO CALENDA MATTEO RENZI ETTORE ROSATO

[…] Le tensioni tra i due partner Renzi e Calenda sono tenute sotto traccia: entrambi sanno bene che in questo momento non possono permettersi liti. […] Però di scioglimento Iv preferisce ancora non parlare. Ci sono sospetti reciproci su chi varca il guado per primo tra i due partiti. […]

CARLO CALENDA MATTEO RENZI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?