renzi soldi

MATTEUCCIO DI MANICA LARGA (CON I SOLDI NON SUOI) : STANZIA 2,8 MILIONI PER IL “SI” - E DIROTTA I CONTANTI RACCOLTI CON LE FIRME PD AL REFERENDUM A JIM MESSINA, IL GURU AMERICANO ASSOLDATO DA RENZI PER VINCERE LA CAMPAGNA - PER LUI UN ASSEGNO DA 400 MILA EURO - GIA’ UTILIZZATO PER LE AMMINISTRATIVE, SENZA GRANDI RISULTATI

 

Ilario Lombardo per “La Stampa

 

Il referendum costituzionale è di tale importanza che Matteo Renzi non vuole badare a spese. La campagna per il Sì pesa sulle tasche del partito in termini di energie, uomini e soldi. Soprattutto, soldi.

 

JIM MESSINAJIM MESSINA

Com' è noto, il premier, appassionato spettatore di politica americana, non è andato a pescare Oltreoceano un nome qualsiasi, bensì Jim Messina, colui che da tutti è considerato l' artefice della vittoriosa campagna di Barack Obama nel 2012, quella più complicata, con un leader consumato dalla prova di governo che doveva fare i conti con la realtà di un congresso spaccato, dopo il trionfante mid-term repubblicano.

 

Una situazione che, fatte le debite differenze, non è troppo dissimile in Italia. Il Paese è diviso e a Messina Renzi ha affidato il compito più arduo: traghettare gli indecisi verso il sì. Il tutto per una parcella di 400 mila euro.

 

RENZI REFERENDUMRENZI REFERENDUM

È quanto prenderà il guru per la sua super-consulenza, appena centomila euro in meno di quanto, mezzo milione di euro, il Pd ha incassato con la raccolta delle 500 mila firme per il referendum. La cifra sta circolando tra i parlamentari democratici venuti a conoscenza che quei soldi saranno scuciti dai gruppi di Camera e Senato assieme agli ulteriori 700 mila euro destinati alla campagna pubblicitaria. Quella, per intenderci, che sta tappezzando le grandi città, autobus compresi.

 

Quella anche che ha fatto infuriare un po' di parlamentari della minoranza, bersaniani e non, per i toni dal sapore di anti-politica che cavalcano i temi contro la casta tanto cari ai 5 Stelle. Marco Meloni, deputato fedelissimo di Enrico Letta, ha chiesto apertamente su Twitter che venga ritirato lo slogan di Basta un Sì che domanda all' Italia se si vuole «diminuire il numero dei politici».

 

renzi referendum costituzionalerenzi referendum costituzionale

Tutti i cartelloni sono firmati in basso dai deputati e dai senatori del Pd. Per questo, Meloni si è sentito in diritto di chiedere al suo capo-gruppo Ettore Rosato di cancellarlo: «Ok riduzione dei senatori, non dei "politici". Il manifesto è sbagliato. I politici sono tutti i cittadini che fanno politica». Non c' è bisogno di un briefing con Messina per capire che con l' aria che tira in Italia, la parola "politici" accanto a "taglio" ha molta più efficacia di senatori, che comunque verranno ridotti ma non aboliti.

 

RENZI CIVATI FASSINA BERSANIRENZI CIVATI FASSINA BERSANI

Lo slogan non è andato giù a molti altri democratici, curiosi di sapere di più anche su quanto spenderà in tutto il Pd, alla fine. Sì, perché ai soldi dei gruppi ci sono da aggiungere quelli del partito, che si aggirano attorno a 1,7 milioni di euro.

 

Il gruzzolo finale dovrebbe fermarsi così poco sotto i 3 milioni di euro. «Abbiamo 14 milioni di euro a bilancio - spiega Daniele Marantelli, tesoriere del gruppo Pd alla Camera, non del partito - La campagna del referendum è perfettamente coincidente con le tipiche attività del gruppo». E confermando il compenso di Messina aggiunge: «C' è da dire che lo abbiamo pagato anche per la campagna No Imu lanciata prima delle elezioni amministrative». «Peggio mi sento - risponde un deputato bersaniano - visto come sono andate a finire quelle elezioni».

JIM MESSINA A DOWNING STREET JIM MESSINA A DOWNING STREET

 

Di referendum Messina però ne ha già vinto uno, nel 2014 accanto a David Cameron contro l' indipendenza della Scozia.

 

Renzi spera che possa bissare in Italia. Il premier punta sul suo fiuto e su un marketing massiccio che serve anche a coprire la campagna per il Sì dagli attacchi di avversari e critici che spuntano quasi quotidianamente. Ieri è stato il turno del Financial Times , autorevole quotidiano finanziario britannico che senza troppo tatto ha definito le riforme di Renzi «un ponte verso il nulla».

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO