FORZA POLIZIA! - IL SINDACATO COISP REPLICA ALLA DAGO-DIVULGAZIONE DEL LORO COMUNICATO SULL’ESPUGNAZIONE DEL SENATO A COLPI DI LACRIMOGENI: “UNA PROVOCAZIONE, UN ESPERIMENTO RIUSCITO” - E POI RINCARA LA DOSE: “NON SUSCITANO ALTRETTANTO SCANDALO, LE ESTERNAZIONI DA VILIPENDIO ALLA BANDIERA DI UN EUROPARLAMENTARE DELLA LEGA, IL MINISTRO CHE DÀ DEI ‘PANZONI’ AI POLIZIOTTI, FINO A UN PREMIER CHE APOSTROFA L’ITALIA COME PAESE DI MERDA! CHE POESIA, CHE STILE!”…

Riceviamo e pubblichiamo:


"Siamo veramente colpiti da tanta attenzione, non c'è che dire. Anzi una cosa da dire c'è: esperimento pienamente riuscito! Grazie ad alcuni organi d'informazione attentissimi, e forse solo un pochino lenti a divulgare le notizie, abbiamo la prova provata che entusiasmi, falsa indignazione ed altre reazioni varie agli eventi che ci circondano sono solo buffonate studiate ad arte per una sapiente gestione mass mediatica della vita pubblica e politica di questo Paese a proprio piacimento!".

Inizia così un intervento di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, nel giorno in cui lui stesso e l'intero Sindacato sono finiti al centro di una pseudo bufera mediatica per via di un comunicato del Coisp, divulgato nientemeno che ad agosto, che adesso è "saltato fuori" da qualche cassetto ed è finito su Dagospia, per poi essere ripreso da qualche giornale nazionale.

In entrambi i casi la palese e clamorosa provocazione contenuta nel comunicato diretto a criticare gli smodati privilegi della casta dei politici, in cui si leggeva la frase "viene voglia di venire sotto Palazzo Madama e Montecitorio, magari il giorno di ferragosto, e spararvici all'interno i nuovi lacrimogeni in dotazione..." (il seguente riferimento allo "sgombero" di un buon ristorante non lasciava dubbi circa il tenore dell'affermazione!), è stata bollata come progetto di golpe o minaccia, generando una reazione a catena che ha indotto anche altri organi di informazione ad occuparsi in vario modo dell'annosa e seria faccenda.

"C'è da restare a bocca aperta - aggiunge Maccari -, ma in Italia ha più seguito semplicemente chi la spara più grossa! Parliamo e scriviamo seriamente di questioni importanti tutti i giorni, argomentando con motivazioni fondate ed equilibrate le critiche severe e durissime che rivolgiamo ai nostri politici e governanti, e quasi mai la cosa suscita le giuste e sacrosante discussioni. Decidiamo di fare la prova con piccolo e malcelato fuoco d'artificio e, dopo solo un mese, qualcuno ci scopre come i sovversivi più pericolosi d'Italia. E' davvero troppo prevedibile come passo falso da parte dei nostri detrattori.

Il Coisp oramai da tempo si è fatto conoscere bene da tutti come un interlocutore serio e coscienzioso, libero ed indipendente, responsabile ed equilibrato. Il confronto con la politica e con altre realtà della vita pubblica e sociale italiana ci vede sempre più spesso coinvolti, e le nostre iniziative, anche clamorose ma sempre estremamente rispettose delle regole di cui noi Poliziotti siamo i garanti, ci hanno portato al centro della ribalta nazionale. E davvero dovremmo meravigliarci, adesso, che qualcuno tenti di farci passare come i
brutti e cattivi della situazione, come quelli che vogliono sovvertire l'ordine democratico, come quelli di cui avere paura? Suvvia... siamo seri".

"La riflessione che invece si impone - afferma ancora il Segretario del Coisp -, specialmente alla luce del nostro piccolo esperimento, è un'altra: ma veramente qualcuno pensa che siamo tutti senza cervello? Non può essere altrimenti, perché solo se gli italiani vengono ritenuti un popolo di senza cervello si può pensare che nessuno si accorga del fatto che non suscitano altrettanto scandalo, tanto quanto un'ironica e lapalissiana esagerazione di un Sindacato di Polizia, le esternazioni serissime di ben altri esponenti delle Istituzioni italiane.

A partire dal vilipendio alla bandiera in cui si esibisce un Europarlamentare della Lega, che vuole usare il tricolore per difendere il balcone dalla cacca dei piccioni, passando per un Ministro che apostrofa i Poliziotti Servitori dello Stato come ‘panzoni' e buona parte dei cittadini italiani meno fortunati come "la parte peggiore del Paese", e poi attraverso la diffamazione e la calunnia da parte di un Parlamentare nei confronti di un intero Corpo giudiziario accusato di collusioni con la mafia, fino al tripudio di un Presidente del Consiglio che, evviva evviva, apostrofa l'Italia come Paese di merda! Che poesia, che stile!

Questi sono solo alcuni degli esempi possibili che avremmo potuto fare, esempi di semplici dichiarazioni, perché volutamente tralasciamo, in questa sede, i fatti concludenti con i quali ci viene dimostrato tutti i giorni che degli uomini e delle donne della Polizia di Stato non importa proprio nulla a chi di dovere. Esempi che però - conclude Maccari -, già bastano per dire che in realtà, a ben vedere, da cotanti maestri noi piccoli sovversivi di provincia abbiamo solo da imparare, e che se l'informazione vuole veramente preoccuparsi delle insidie che corre questo Paese e del baratro in cui rischiamo di sprofondare definitivamente senza possibilità di risalire, allora deve guardare decisamente da un'altra parte.

Perché gli idioti che scrivono sono quelli che si ispirano a ben altri modelli, modelli di civiltà, di senso dell'onore e del dovere, di coraggio e di spirito di sacrificio, modelli che per l'enormità del loro valore, troppo spesso sono stati spazzati via, magari da tonnellate di tritolo. Gli idioti che scrivono sono quelli che ancora, nonostante tutto, scendono nelle strade a prendersi pallottole nel petto nel peggiore dei casi e bottigliate in faccia nel migliore, per tenere in piedi questa nostra democrazia".

 

La frase bomba del comunicato Coispmaroni-votinoAntonio Manganelli AGENTI DI POLIZIASilvio Berlusconi RENATO BRUNETTA

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