borghi salvini bagnai

ALT! L'ITALIA SI GIOCA LA CARTA DI UN DEFICIT 2019 PIÙ BASSO DEL PREVISTO PER EVITARE LA PROCEDURA D'INFRAZIONE UE - ''REUTERS'' SVELA CHE IL RAPPORTO POTREBBE SCENDERE AL 2% O ANCHE MENO. PER IL LEGHISTA BORGHI, SE IL TREND DELLA FINANZA PUBBLICA CONTINUA COSÌ, ''SI POTREBBE ADDIRITTURA ARRIVARE ALL'1,8%'' - BISOGNA DIRE GRAZIE ANCHE A PINAULT: HA ACCETTATO DI PAGARE 1,3 MILIARDI AL FISCO

ITALIA GIOCA CARTA DEFICIT 2019 PIÙ BASSO PER EVITARE PROCEDURA UE - REUTERS NEWS

 Gavin Jones, Giuseppe Fonte e Angelo Amante per Reuters

 

di maio salvini

I conti pubblici italiani vanno meglio del previsto e rafforzano la posizione del governo nella trattativa per scongiurare la procedura d'infrazione minacciata dalla Commissione europea.

 

Secondo quanto riferiscono due rappresentanti di peso della coalizione al governo, dati recenti suggeriscono che il deficit 2019 sarà non solo più basso del 2,5% del Pil previsto dalla Commissione, ma potrebbe anche essere inferiore al 2,04% concordato con Bruxelles lo scorso dicembre.

 

Resta tuttavia da vedere fino a che punto il governo di Giuseppe Conte sarà disposto a ridurre l'attuale obiettivo del 2,4%, perché alcune frange del Movimento 5 stelle premono per destinare i risparmi al finanziamento di nuove misure espansive.

 

Non è nemmeno certo che un deficit 2019 sorprendentemente basso basti a rassicurare Bruxelles sulla sostenibilità delle finanze pubbliche italiane. Ma gli ultimi dati, quantomeno, concedono a Roma margini di manovra che pochi mesi fa sembravano impossibili.

borghi salvini bagnai

 

La Commissione mercoledì scorso ha aperto la strada a una procedura disciplinare lamentando che nel 2018 il debito pubblico italiano è salito anziché scendere e continuerà ad aumentare anche quest'anno e nel 2020. Roma, inoltre, non ha ridotto il deficit come promesso. (Full Story)

 

Un'analoga procedura, che può portare a sanzioni, era stata già evitata all'ultimo momento lo scorso dicembre, quando l'Italia ha abbassato l'obiettivo di deficit al 2,04% dal precedente 2,4%, in accordo con la Commissione.

 

Ad aprile, a causa del peggiorato quadro macroeconomico, il governo italiano è tornato all'obiettivo originario del 2,4%, contro il 2,5% previsto ora da Bruxelles.

 

Palazzo Chigi, sorprendendo gli osservatori, mercoledì scorso ha risposto ai rilievi della Commissione annunciando che alla fine il deficit del 2019 potrebbe fermarsi a quota 2,1%.

 

Secondo figure di primo piano del governo, sia della Lega sia del Movimento 5 stelle, il rapporto deficit/Pil potrebbe essere alla fine ancora più basso.

 

Claudio Borghi, responsabile economico della Lega, dice a Reuters che si potrebbe addirittura arrivare all'1,8% se l'attuale trend continuasse nella seconda metà dell'anno.

 

 

 

RISPARMI REDDITO CITTADINANZA E QUOTA 100 SOPRA PREVISIONI

 

conte e tria

La dinamica migliore delle attese è dovuta soprattutto al fatto che reddito di cittadinanza e quota 100, le due misure porta bandiera della maggioranza, si stanno rivelando meno onerose del previsto.

 

Palazzo Chigi ha già ipotizzato una minore di spesa di circa 1,3 miliardi.

 

Secondo Borghi il costo complessivo dei due interventi potrebbe alla fine essere inferiore di 4 miliardi rispetto alle dotazioni di bilancio. La stima è confermata da una fonte governativa strettamente coinvolta nella pianificazione della politica economica, che ha voluto mantenere l'anonimato.

 

Borghi ha detto che le sanatorie fiscali varate dall'esecutivo stanno fruttando più del previsto, così come le misure contro l'evasione.

 

I conti dello Stato migliorano anche grazie ad una serie di accordi fiscali con grandi multinazionali accusate di evasione. Il più rilevante riguarda Kering, la holding della casa di moda Gucci, che ha accettato di versare al fisco 1,3 miliardi di euro.

pinault

 

Una fonte del Tesoro non ha confermato l'1,8% indicato da Borghi, ma ha spiegato che è "possibile" raggiungere un indebitamento del 2% o anche meno.

 

I dati sulla finanza pubblica di quest'anno sono finora incoraggianti. Le entrate fiscali sono aumentate ad aprile dell'1% su base annua, nonostante un'economia stagnante.

 

Inoltre, nei documenti inviati a Bruxelles, il Tesoro scrive che utili e dividendi riscossi da Bankitalia e società partecipate dallo Stato supereranno le stime di oltre lo 0,1% del Pil.

 

(in redazione a Roma Francesca Piscioneri)

Ultimi Dagoreport

pippo baudo senato

SI E' SPENTO A 89 ANNI IL MITOLOGICO PIPPO BAUDO - L’UOMO CHE HA SCOPERTO TUTTI (PER PRIMO SE STESSO), DEMOCRISTIANO DI FERRO, HA ATTRAVERSATO CRISI DI GOVERNO E CAMBIAMENTI IN RAI E VANTA IL RECORD DEI FESTIVAL DI SANREMO CONDOTTI (13) – QUANDO SFIORÒ LA CRISI INTERNAZIONALE, NEL 1986, PER LO SKETCH DEL TRIO SOLENGHI-MARCHESINI-LOPEZ SULL'AYATOLLAH KHOMEINI. E QUANDO LANCIÒ BEPPE GRILLO CHE PRONUNCIÒ LA CELEBRE BATTUTA SU BETTINO CRAXI: "SE IN CINA SONO TUTTI SOCIALISTI, A CHI RUBANO?" (VIDEO) - "LO SHOWMAN DELLA TRADIZIONE, IL SUPERCONDUTTORE, L’ORGANIZZATORE DI UN INTRATTENIMENTO SEMPRE SINTONIZZATO SUL PENULTIMO PARADIGMA DEL CONSENSO POPOLARE, SENZA SQUILLI REAZIONARI E SENZA STRILLI AVANGUARDISTICI: CLASSI MEDIE, PUBBLICO MEDIO, SENSIBILITÀ MEDIA. PERCHÉ BAUDO È IL CENTRO. CULTURALE, POLITICO, SOCIALE" (EDMONDO BERSELLI)

putin trump

DAGOREPORT - IL FATTO CHE PUTIN SIA RITORNATO A MOSCA CON L’ALLORO DEL VINCITORE, LA DICE LUNGA DI COME SIA ANDATO L’INCONTRO CON TRUMP. DEL RESTO, COME PUOI CONFRONTARTI CON GLI ESPERTI DIPLOMATICI RUSSI (SERGEI LAVROV E YURI USHAKOV), AFFIANCATO DA UN SEGRETARIO DI STATO COME MARCO RUBIO, NOTORIAMENTE A DIGIUNO DI GEOPOLITICA, E DA UN VENDITORE DI APPARTAMENTI COME STEVE WITKOFF? – PUTIN, SORNIONE, HA CERCATO DI CONVINCERE TRUMP DI TAGLIARE I LACCI E LACCIUOLI CON I LEADER EUROPEI - MISSIONE NON OSTICA VISTO I “VAFFA” ALLA UE, ULTIMO DEI QUALI LA GUERRA DEI DAZI - TRA VARI MOTIVI CHE MANTENGONO ACCESO UN INTERESSE DI TRUMP CON L’EUROPA, FA CAPOLINO L’EGO-SMANIA DI ESSERE INCORONATO, COME OBAMA, CON IL NOBEL DELLA PACE. ONORIFICENZA CHE VIENE PRESA A OSLO E NON A MAR-A-LAGO - E ADESSO COSA POTRÀ SUCCEDERE LUNEDÌ PROSSIMO NELLA SALA OVALE DOVE È ATTESO L’INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY? LA PAURA CHE IL LEADER UCRAINO SI PRENDA UN’ALTRA DOSE DI SCHIAFFI E SBERLEFFI DAL TROMBONE A STELLE E STRISCE INCOLPANDOLO DI ESSERE IL RESPONSABILE DEL FALLIMENTO DELLA SUA TRATTATIVA CON MOSCA, HA SPINTO MACRON A CONVOCARE I ''VOLENTEROSI'' -OBIETTIVO: PREPARARE ZELENSKY AL SECONDO ROUND CON IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA...

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…