vladimir putin ricercato corte aja mandato cattura

LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA POTREBBE COSTARE MILLE MILIARDI – A PAGARLA POTREBBERO ESSERE (IN PARTE) I RUSSI: ALL’AIA C’È UN UFFICIO AL QUALE I CITTADINI UCRAINI COLPITI DALLA GUERRA POSSONO CHIEDERE UN RIMBORSO PER I DANNI SUBITI. QUESTO DARA' IL VIA ALLA PROCEDURA PER CONFISCARE I BENI DEI CITTADINI RUSSI CONFISCATI IN OCCIDENTE DOPO L’INIZIO DELLA GUERRA, CHE HANNO UN VALORE DI 300 MILIARDI. SENZA QUESTO PASSAGGIO LA PROCEDURA SAREBBE ILLEGALE...

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per il “Corriere della Sera”

 

ICJ - CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA

C’è un piccolo ufficio in affitto all’Aia, a due passi dal palazzo finto-rinascimentale della Corte internazionale di giustizia, dove ormai tutto è pronto. Ci lavora un avvocato 40enne di Kiev, Markiyan Kliuchkovskyi, con quattro o cinque colleghi che tra pochi giorni entreranno nella fase febbrile della loro missione: martedì si apre la raccolta digitale delle richieste di danni alla Russia da parte di singoli cittadini ucraini, di imprese o altre organizzazioni e da parte dello Stato colpito dall’aggressione di Mosca; il punto di arrivo potrebbe essere la confisca, su basi perfettamente legali, delle riserve sovrane russe intrappolate in Occidente per varie centinaia di miliardi di dollari.

 

attacco missilistico russo in ucraina 29 dicembre 2023 5

Dal 2 aprile milioni di persone in Ucraina potranno collegarsi in rete e depositare una richiesta di indennizzo per danni da parte della Federazione russa, suddivisi in decine di categorie diverse: morte di un familiare, lavoro forzato, deportazione di bambini o di adulti, tortura o violenza sessuale, privazione dell’accesso alle cure sanitarie o alla scuola, distruzione di immobili, perdita del lavoro o dell’impresa, migrazione forzata interna o verso l’estero, danni ambientali e molti altri casi.

 

«Le richieste supereranno quasi sicuramente la soglia dei 486 miliardi di dollari» dice Kliuchkovskyi, riferendosi alla stima delle perdite di guerra fatta fin qui dalla Banca mondiale. «Potremmo arrivare a una cifra che, secondo alcuni, sarà compresa fra i 750 e i mille miliardi di dollari: nessuno per ora può dirlo». […]

 

ICJ - CORTE INTERNAZIONALE DI GIUSTIZIA

L’ufficio dell’Aia ora si aspetta di ricevere fra sei e otto milioni di richieste di indennizzi, basate su una risoluzione dell’assemblea generale dell’Onu del novembre 2022. La fase delicata sarà però quella successiva perché, nei disegni dei suoi architetti, dovrebbe creare la base legale per la confisca delle riserve sovrane di Mosca: in gioco è l’equivalente di oltre 300 miliardi di euro già congelati dal 2022 e oggi depositati in gran parte in Europa, per alcune decide di miliardi in Giappone e per soli cinque miliardi negli Stati Uniti.

 

Non è un segreto che da mesi l’amministrazione americana sta spingendo sui governi europei perché decidano la confisca dei fondi russi, in modo da passarli all’Ucraina; nel vecchio continente però restano molte resistenze, perché si teme che sottrarre i fondi alla Russia senza un fondamento legale possa destabilizzare lo status dell’euro come moneta di riserva internazionale.

attacco missilistico russo in ucraina 29 dicembre 2023 4

 

L’operazione, che si dipana a partire dal Registro dei danni, mira ad aggirare questo ostacolo. Kliuchkovskyi spiega che il suo ufficio all’Aia copre solo il primo passaggio, la raccolta dei reclami. Per decidere sulla loro legittimità e sancire l’esistenza di un debito della Russia verso singole persone o entità ucraine serve un «meccanismo di compensazione» internazionale, che però non può nascere dall’Onu perché Mosca opporrebbe il suo veto in Consiglio di sicurezza.

 

I governi del Consiglio d’Europa e gli altri alleati, Stati Uniti in testa, stanno dunque lavorando a creare una «commissione» ad hoc aperta all’adesione di qualunque Paese. È da quella commissione che dovrebbe emanare l’atto di diritto internazionale in base al quale la Russia deve all’Ucraina riparazioni per centinaia di miliardi.

 

L ATTACCO RUSSO SULL UCRAINA DEL 29 DICEMBRE 2023

In proposito esiste già una proposta di Daleep Singh, che da un mese è viceconsigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca con delega all’economia: i governi occidentali potrebbero prestare alcune centinaia di miliardi all’Ucraina, anticipando le riparazioni dovute, dietro la garanzia presentata da Kiev di quell’atto legale sulle riparazioni emesso dal «meccanismo di compensazione»; quindi i Paesi europei e gli altri alleati potrebbero rivalersi sulle riserve russe se Mosca — come prevedibile — si rifiuta di rimborsarli. […]

PUTIN ZELENSKY

Ultimi Dagoreport

peter thiel donald trump

SE SIETE CURIOSI DI SAPERE DOVRÀ ANDRÀ A PARARE IL DELIRIO DI ONNIPOTENZA TRUMPIANA, È INTERESSANTE SEGUIRE LE MOSSE DELLA SUA ‘’EMINENZA NERA’’, IL MILIARDARIO PETER THIEL - PUR NON COMPARENDO MAI IN PUBBLICO, ATTRAVERSO PALANTIR TECHNOLOGIES, UNO TRA I POCHI COLOSSI HI-TECH CHE COLLABORA CON LE AGENZIE MILITARI E DI INTELLIGENCE USA, THIEL HA CREATO UNA VERA E PROPRIA INFRASTRUTTURA DI POTERE CHE NON SOLO SOSTIENE IL TRUMPONE, MA CONTRIBUISCE A DEFINIRNE L’IDENTITÀ, LE PRIORITÀ E LA DIREZIONE FUTURA - LA SVOLTA AUTORITARIA DI TRUMP, CHE IN SEI MESI DI PRESIDENZA HA CAPOVOLTO I PARADIGMI DELLO STATO DI DIRITTO, HA LE SUE RADICI IN UN SAGGIO IN CUI THIEL SOSTIENE APERTAMENTE CHE ‘’LIBERTÀ E DEMOCRAZIA SONO INCOMPATIBILI’’ PERCHÉ IL POTERE SI COLLOCA “OLTRE LA LEGGE” – OLTRE A INTERMINABILI TELEFONATE CON L'IDIOTA DELLA CASA BIANCA, THIEL GODE DI OTTIMI RAPPORTI CON LA POTENTE CAPOGABINETTO DEL PRESIDENTE, SUSIE WILES, E COL SEGRETARIO AL TESORO, SCOTT BESSENT, CON CUI ORDISCE LE TRAME ECONOMICHE - SE MEZZO MONDO È FINITO A GAMBE ALL’ARIA, IL FUTURO DELLA MENTE STRATEGICA DEL TRUMPISMO SEMBRA TINTO DI “VERDONI”: LE AZIONI DI PALANTIR SONO QUINTUPLICATE NEGLI ULTIMI 12 MESI, E NON SOLO GRAZIE ALLE COMMESSE DI STATO MA ANCHE PER GLI STRETTI INTERESSI CON L’INTELLIGENCE ISRAELIANA (UNO DEI MOTIVI PER CUI TRUMP NON ROMPE CON NETANYAHU...)

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - C’ERA UNA VOLTA LA LEGA DI SALVINI - GETTATO ALLE ORTICHE CIÒ CHE RESTAVA DEI TEMI PIÙ IDENTITARI DEL CARROCCIO, DECISO A RIFONDARLO NEL PARTITO NAZIONALE DELLA DESTRA, SENZA ACCORGERSI CHE LO SPAZIO ERA GIÀ OCCUPATO DALLE FALANGI DELLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, HA PERSO IL LUME DELLA RAGIONE: UNA FURIA ICONOCLASTA DI NAZIONALISMO, SOVRANISMO, IMPREGNATA DI RAZZISMO, XENOFOBIA, MASCHILISMO E VIOLENZA VERBALE - SECONDO I CALCOLI DEI SONDAGGISTI OGGI QUASI LA METÀ DEI CONSENSI DELLA LEGA (8,8%) APPARTIENE AI CAMERATI DEL GENERALISSIMO VANNACCI CHE MICA SI ACCONTENTA DI ESSERE NOMINATO VICESEGRETARIO DEL CARROCCIO: CONSAPEVOLE CHE L’ELETTORATO DI ESTREMA DESTRA, AL SURROGATO, PREFERISCE L’ORIGINALE, SI È TRASFORMATO NEL VERO AVVERSARIO ALLA LEADERSHIP DEL CAPITONE, GIÀ CAPITANO - OGGI SALVINI, STRETTO TRA L’INCUDINE DELL'EX GENERALE DELLA FOLGORE E IL MARTELLO DI MELONI, È UN ANIMALE FERITO, QUINDI PERICOLOSISSIMO, CAPACE DI TUTTO, ANCHE DI GETTARE IL BAMBINO CON L'ACQUA SPORCA...

giorgia meloni nicola fratoianni giuseppe conte elly schlein matteo ricci

DAGOREPORT – BUONE NOTIZIE! IL PRIMO SONDAGGIO SULLO STATO DI SALUTE DEI PARTITI, EFFETTUATO DOPO LA SETTIMANA DI FERRAGOSTO, REGISTRA UN CALO DI 6 PUNTI PER FRATELLI D'ITALIA RISPETTO ALLE EUROPEE 2024 (IL PARTITO DELLA MELONI, DAL 29% PASSEREBBE AL 23) - A PESARE È LA SITUAZIONE ECONOMICA DEL PAESE, DALLA PRODUTTIVITÀ CALANTE DELLE IMPRESE A UN POTERE D’ACQUISTO AZZERATO DAI SALARI DA FAME - IL TEST DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, CHE CHIAMA ALLE URNE 17 MILIONI DI CITTADINI,   POTREBBE DIVENTARE UN SEGNALE D'ALLARME, SE NON LA PRIMA SCONFITTA DELL’ARMATA BRANCAMELONI - A PARTIRE DALLE PERDITA DELLE MARCHE: IL GOVERNATORE RICANDIDATO DI FDI, FRANCESCO ACQUAROLI, È SOTTO DI DUE PUNTI RISPETTO AL CANDIDATO DEL CAMPOLARGO, IL PIDDINO MATTEO RICCI - LA POSSIBILITÀ DI UN 4-1 PER IL CENTROSINISTRA ALLE REGIONALI, MESSO INSIEME ALLA PERDITA DI CONSENSI ALL'INTERNO DELL'ELETTORATO DI FDI, MANDEREBBE IN ORBITA GLI OTOLITI DELLA DUCETTA. NEL CONTEMPO, DAREBBE UN GROSSO SUSSULTO AI PARTITI DI OPPOSIZIONE, SPINGENDOLI AD ALLEARSI PER LE POLITICHE 2027. E MAGARI FRA DUE ANNI LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" SARÀ RICORDATA SOLO COME UN INCUBO...

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - GENERALI, MEDIOBANCA, MPS, BPM: NESSUN GOVERNO HA MAI AVUTO UN POTERE SIMILE SUL SISTEMA FINANZIARIO ITALIANO - MA LA VITTORIA DI OGGI DEI CALTA-MELONI PUÒ DIVENTARE LA SCONFITTA DI DOMANI: “SENZA UN AZIONARIATO DI CONTROLLO STABILE IN GENERALI, NON BASTERÀ LA SBILENCA CONQUISTA DI MEDIOBANCA PER METTERE AL SICURO LA GESTIONE DEL RICCO RISPARMIO ITALIANO (800 MLD) CHE TUTTI VORREBBERO RAZZIARE” - L’ULTIMA, DISPERATA, SPERANZA DI NAGEL GIACE TRA I FALDONI DELLA PROCURA DI MILANO PER L'INCHIESTA SULLA TORBIDA VENDITA DEL 15% DI MPS DA PARTE DEL MEF A CALTA-MILLERI-BPM – UNA SGRADITA SORPRESA POTREBBE ARRIVARE DAGLI 8 EREDI DEL VECCHIO - PIAZZA AFFARI? SI È FATTA GLI AFFARI SUOI: METTERSI CONTRO PALAZZO CHIGI PUÒ NUOCERE ALLA SALUTE DI UNICREDIT, BENETTON, MEDIOLANUM, FERRERO, LUCCHINI, UNIPOL, ENTI PREVIDENZIALI, ETC. – L’ERRORE DI NAGEL E GLI ''ORRORI'' DI DONNET: DA NATIXIS AL NO ALLO SCAMBIO DELLA QUOTA MEDIOBANCA CON BANCA GENERALI…

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...