romano prodi elly schlein montagne di idee

STAPPA UN PRODINO! – L’EX PREMIER RIFILA ALTRI SCHIAFFONI AL PD MULTIGENDER DELLA SCHLEIN: “UN CONSIGLIO AI DEM? NESSUNO, TANTO NON L’ASCOLTANO. ELLY? LA SENTO DUE VOLTE L’ANNO” – “L’INTEMERATA CONTRO DI ME DELLA MELONI? QUANDO HO SENTITO IL MIO NOME ALLA TV DA ATREJU MI STAVO CUCINANDO LA MINESTRA DA SOLO COME UN VECCHIETTO. E DICO: MA VI SEMBRA CHE IO POSSA CONTARE ANCORA QUALCOSA CHE DEBBA RISPONDERE A ME?” - LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO “IL DOVERE DELLA SPERANZA”, SCRITTO A QUATTRO MANI CON MASSIMO GIANNINI, A MADONNA DI CAMPIGLIO, INSIEME A SILVIA SCIORILLI BORRELLI E FRANCESCO BATTIGELLI

DAGONOTA

romano prodi a montagne di idee foto filippo fiorini

Prodi colpisce ancora. L’ex premier, che sta cercando disperatamente di costruire un contenitore per puntellare dal centro il campo largo e il Pd multigender di Elly Schlein, spara a zero sulla segretaria dem: “Un consiglio aI Dem? Nessuno, perché tanto non l’ascoltano”.

 

Prodi ha presentato il libro “Il Dovere della Speranza”, scritto a quattro mani con Massimo Giannini, a Madonna di Campiglio, insieme a Silvia Sciorilli Borrelli, giornalista del “Financial Times” e Francesco Battigelli (ex assistente di Marcello Pera).

 

L’occasione era il lancio dell’associazione Montagna di Idee, presieduta da Alessandro Spiaggiari, ma come ormai capita sempre quando c’è di mezzo Prodi, si è trasformata in un fuoco di fila sulla sinistra e sulla Meloni.

 

 

Qualche settimana fa il “Mortadella” aveva affondato il colpo sulla Ducetta: “L’establishment americano la adora perché obbedisce”, causando la reazione stizzita della premier. Replica ora Prodi, che sotto sotto gode per l’influenza che ancora gli viene attribuita: “Quando ho sentito il mio nome mi stavo cucinando la minestra in cucina da solo come un vecchietto … e dico…ma vi sembra che io possa contare ancora qualcosa che debba rispondere a me?”

 

francesco battigelli silvia sciorilli borrelli romano prodi montagne di idee 2 foto filippo fiorini

 

Ma tra una bordata contro Edi Rama (“è un gran furbo”) e una sferzata ai leader europei per la barzelletta della difesa comune, gli schiaffoni più brucianti sono quelli contro Elly: “la sento due volte l’anno”.

 

“La sinistra deve cambiare linguaggio, I voti te li devi andare a prendere uno a uno. Io andavo alle fermate degli autobus a fare campagna elettorale. se oggi vai alla fermata degli autobus non trovi nessuno. Dobbiamo parlare dei temi che interessano alle persone, quelli di cui parlano a cena: la salute, il lavoro”. Insomma: se vogliamo battere la destra, basta pippe sui diritti Lgbtq e minoranze…

 

 

Di seguito alcuni passaggi scelti del dialogo a Madonna di Campiglio+

 

Sulla sinistra:

ROMANO PRODI E ELLY SCHLEIN

Silvia Sciorilli Borrelli: “La sinistra deve smetterla di parlare solo alle minoranze e deve ricominciare a parlare alla maggioranza dei cittadini che hanno problemi comuni: il lavoro, come arrivare a fine mese, la disoccupazione e la mancanza di prospettive dei giovani, la diminuzione del potere d’acquisto e così via…altrimenti continuerà ad essere quello che è diventata: la parte politica delle élite dagli Stati Uniti all’Italia passando per la Francia.”

 

 

Romano Prodi: “Ha ragione lei. Vi sembra normale che siano solo i professori delle università a votare PD? Sono stato in America, ad Harvard e lì tutti appoggiavano Kamala Harris, poi sono uscito fuori, per la strada e votavano tutti per Trump e insomma vuol dire che c’è un problema.”

 

Francesco Battigelli: “Che consiglio darebbe al PD?”

francesco battigelli silvia sciorilli borrelli gianmarco imperiali romano prodi alessandro spiaggiari montagne di idee foto filippo fiorini

 

RP: “Nessuno perché tanto non l’ ascoltano”.

FB: “Sente la Schlein, che come lei è di Bologna?

RP: “Due volte l’anno”

 

Sulla difesa comune

FB: “Silvia, hai scritto a più riprese sulle opportunità per la difesa europea e per le aziende europee.. quali prospettive?”

SSB: “Se gli stati europei non superano l’idea che ciascuno deve prevalere sul vicino, per quanto riguarda le aziende della Difesa l’Europa continuerà ad avere un’industria frammentata e poco competitiva, schiacciata tra Cina e Stati Uniti. Del resto è un discorso difficile e coinvolge una riflessione profonda sulla sovranità nazionale di cui la Difesa e l’Esercito sono la massima espressione. E sapete tutti quanti è complicato il dibattito sull’esercito europeo …”

 

 

silvia sciorilli borrelli romano prodi montagne di idee foto filippo fiorini

RP: “Eh si… Il Consiglio europeo ha discusso per due giorni se finanziare l’esercito europeo ma non come farlo. E allora rimane un’idea campata per aria. I tedeschi hanno aumentato la spesa sulla difesa dallo scoppio della guerra in Ucraina di molto, ma i francesi sono gli unici ad avere l’arma nucleare. E secondo voi i tedeschi accetterebbero mai di pagare per un esercito dove chi decide è chi ha l’arma nucleare, ovvero i francesi?”

 

Su Meloni

FB: “Cosa ha pensato quando ha sentito quello che la presidente Meloni ha detto ad Atreju?”

RP: “Quando ho sentito il mio nome alla TV da Atreju mi stavo cucinando la minestra in cucina da solo come un vecchietto. E dico: ma vi sembra che io possa contare ancora qualcosa che debba rispondere a me?”

 

francesco battigelli silvia sciorilli borrelli romano prodi montagne di idee 1 foto filippo fiorini

FB: “Però intanto il governo va avanti e continua ad avere legittimazione tra gli elettori…”

SSB: “Ma per forza, Meloni parla di quello che la gente vuol sentir parlare. L’immigrazione è un esempio concreto e guardate la storia dei centri in Albania…”

RP: “Edi Rama è un gran furbo e strizza l’occhio all’Europa, alla Turchia, ma vi sembra una cosa logica o normale che si vadano a mettere dei centri in Albania anziché per esempio sull’Aspromonte? Ma non sarebbe più logico e meno costoso anziché mandare la polizia in vacanza in Albania?”

 

FB: “Cosa deve fare la sinistra?”

RP: “Come ha detto Silvia si deve cambiare linguaggio. Io andavo alle fermate degli autobus a fare campagna elettorale, se ci vai oggi non trovi nessuno. I voti te li devi andare a prendere uno a uno.

ROMANO PRODI GIORGIA MELONI - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE

 

Sono andato nei licei e la maggioranza dei ragazzi neanche sapevano che si sarebbe votato per le elezioni europee. Occorre tornare a parlare con la gente, per prendere i voti. Serve lo spirito di appartenenza, dobbiamo fare qualcosa, dobbiamo parlare dei temi che interessano alle persone, quelli di cui parlano a cena: la salute, il lavoro, la pace…”

ROMANO PRODI ELLY SCHLEINil pubblico di montagne di idee foto filippo fiorinifrancesco battigelli silvia sciorilli borrelli romano prodi montagne di idee foto filippo fiorinifrancesco battigelli silvia sciorilli borrelli romano prodi montagne di idee foto filippo fiorinifrancesco battigelli silvia sciorilli borrelli romano prodi montagne di idee foto filippo fiorinielly schlein ai funerali della moglie di romano prodi flavia franzoniil dovere della speranza a montagne di idee foto filippo fioriniromano prodi e la candidatura di elly schlein vignetta by rolli per il giornalone la stampa

romano prodi e la candidatura di elly schlein vignetta by rolli per il giornalone la stampa ursula von der leyen giorgia meloni romano prodi meme by edoardo baraldi ROMANO PRODI GIORGIA MELONI - IMMAGINE CREATA CON L INTELLIGENZA ARTIFICIALE prodi schlein

Ultimi Dagoreport

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

francesco milleri andrea orcel carlo messina nagel donnet generali caltagirone

DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA LITIGIOSA DINASTIA DEL VECCHIO? RISPETTO ALLO SPARTITO CHE LO VEDE DA ANNI AL GUINZAGLIO DI UN CALTAGIRONE SEMPRE PIÙ POSSEDUTO DAL SOGNO ALLUCINATORIO DI CONQUISTARE GENERALI, IL CEO DI DELFIN HA CAMBIATO PAROLE E MUSICA - INTERPELLATO SULL’OPS LANCIATA DA MEDIOBANCA SU BANCA GENERALI, MILLERI HA SORPRESO TUTTI RILASCIANDO ESPLICITI SEGNALI DI APERTURA AL “NEMICO” ALBERTO NAGEL: “ALCUNE COSE LE HA FATTE… LUI STA CERCANDO DI CAMBIARE IL RUOLO DI MEDIOBANCA, C’È DA APPREZZARLO… SE QUESTA È UN’OPERAZIONE CHE PORTA VALORE, ALLORA CI VEDRÀ SICURAMENTE A FAVORE” – UN SEGNALE DI DISPONIBILITÀ, QUELLO DI MILLERI, CHE SI AGGIUNGE AGLI APPLAUSI DELL’ALTRO ALLEATO DI CALTARICCONE, IL CEO DI MPS, FRANCESCO LOVAGLIO - AL PARI DELLA DIVERSITÀ DI INTERESSI BANCARI CHE DIVIDE LEGA E FRATELLI D’ITALIA (SI VEDA L’OPS DI UNICREDIT SU BPM), UNA DIFFORMITÀ DI OBIETTIVI ECONOMICI POTREBBE BENISSIMO STARCI ANCHE TRA GLI EREDI DELLA FAMIGLIA DEL VECCHIO RISPETTO AL PIANO DEI “CALTAGIRONESI’’ DEI PALAZZI ROMANI…

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO