BUNGA BUNGA FOREVER - IMANE FADIL: “RUBY E BERLUSCONI IN FOTO COMPROMETTENTI DI NATURA SESSUALE. LUI CON LA TESTA SUL VENTRE RUBY” - DICE CHE L’INTERMEDIARIO SIRIANO DEL BANANA CHE LA PAGAVA ERA “UN UOMO DEI SERVIZI SEGRETI” - LE DUE “SANTA MARIA GODETTI” COSTITUITESI PARTI CIVILI NON FANNO UNA BELLA FIGURA - CHIARA: “ARCORE? PENSAVO FOSSE UN BAR. NON SAPEVO CHE BERLUSCONI FOSSE IL PREMIER”. E AMBRA HA DOVUTO AMMETTERE DI AVER FATTO SESSO A PAGAMENTO CON UN UOMO DI 70 ANNI…

1 - RUBY: IMANE, MAROCCHINA E BERLUSCONI IN FOTO COMPROMETTENTI
(ANSA) - Ha parlato di foto in cui Silvio Berlusconi e Ruby sono in atteggiamenti compromettenti "di natura sessuale" Imane Fadil, una delle 'pentite' del bunga-bunga sentita come testimone al processo in corso a Milano a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. La giovane marocchina ha raccontato in aula di una cena di circa un mese fa a cui era andata con la sorella. "Al dolce si presenta un amico di un amico - ha spiegato -, un tale Gigi, che si presentò come il fidanzato di Michelle Conceicao".

Imane ha proseguito dicendo che l'uomo le avrebbe riferito che la brasiliana aveva delle foto di Ruby "e che lui le aveva viste. Ricordo che mi disse - ha continuato la teste - erano di natura sessuale e che alcune ritraevano Berlusconi con la testa appoggiata sul ventre di Ruby". La testimone, durante l'esame e il controesame, è ritornata a parlare delle serate ad Arcore, fornendo dettagli su quel che accadeva (Iris Berardi che si strusciava e si era travestita da 'Ronaldinho'), delle avances che avrebbe ricevuto da Fede e che, per averlo respinto, non riuscì a firmare il contratto con Mediaset che le sarebbe stato promesso. Inoltre ha parlato dei suoi rapporti con l'uomo siriano che, come ha più volte spiegato, l'avrebbe contattata nella primavera del 2011 proponendole un incontro ad Arcore "per avere dei soldi".

Al termine del controesame da parte delle difese, il pm Antonio Sangermano ha fatto ancora alcune domande alla Fadil su "quelle foto di cui lei oggi ha parlato per la prima volta". La ragazza ha spiegato che quello che le disse "Gigi, ex fidanzato della Conceicao" era "l'ulteriore conferma di quel che mi aveva già raccontato su quelle foto la Faggioli (Barbara, una delle ragazze presenti alle feste ad Arcore, ndr)". Gigi, ha aggiunto la modella marocchina, "mi descrisse tre foto e io ne ricordo una in particolare quella che, a detta di Gigi, ritraeva Berlusconi con la testa appoggiata sul ventre di Ruby". Il pm: "Dove teneva le foto la Conceicao?".

Lei: "Sul cellulare, penso". Ancora Sangermano: "Perché Conceicao aveva quelle foto?". Fadil: "Gigi disse che Conceicao prese quelle foto di nascosto quando Ruby uscì di casa, lei si prese le foto e andò via e ci fu anche un litigio tra loro per quelle foto". Fadil, rispondendo sempre al pm, ha chiarito anche il contenuto di diverse telefonate che ebbe con Emilio Fede, dopo che aveva partecipato ad alcune serate ad Arcore. "Quando Fede le diceva al telefono 'avete fatto?' che cosa intendeva?", ha chiesto il magistrato e lei ha risposto: "Si riferiva ai soldi, intendeva 'hai avuto i soldi da Berlusconi?', perché lui aveva paralato con l'ex premier dei miei problemi e sapeva che io andavo spesso alle feste".


2 - FADIL,INTERMEDIARIO BERLUSCONI FORSE 'UOMO DEI SERVIZI'

(ANSA) - "Io ho supposto che fosse dei servizi segreti". Così Imane Fadil, la modella marocchina parte civile nel processo sul caso Ruby che vede imputati Fede, Mora e Minetti, ha parlato oggi in aula del siriano che, nella primavera dello scorso anno, "mi disse che dovevo andare a Arcore e mettermi d'accordo con l'onorevole Berlusconi per avere dei soldi". Oggi, rispondendo ad alcune domande del pm di Milano Antonio Sangermano, la ragazza è tornata su quanto aveva già raccontato nella scorsa udienza riguardo a una presunta offerta di denaro da un 'intermediario' siriano per eventuali dichiarazioni reticenti nel processo.

"Mi disse che dovevo andare ad Arcore per avere dei soldi da Berlusconi", ha spiegato oggi la giovane, in maniera ancora più esplicita rispetto a quanto aveva già detto in due udienze (una del processo all'ex premier) e a verbale al pm in sede di indagini integrative. Il pm poi si è 'concentrato' sul ruolo e sul "lavoro" svolto dal siriano, Saed Ghanaym, facendo una serie di domande alla Fadil: "Saed le ha mai parlato di contatti con apparati di sicurezza?". Fadil: "Ebbi il dubbio io e gli chiesi che lavoro facesse e lui non mi rispose mai". Sangermano: "Lei ha supposto che lavorasse per i servizi?". Fadil: "Sì, io l'ho supposto".

Nelle scorse settimane, e nell'ambito delle indagini integrative su questo episodio denunciato in aula dalla Fadil, i pm milanesi avevano chiesto proprio al siriano se avesse "rapporti con apparati pubblici di sicurezza". E lui aveva risposto: "Non mi ricordo".

Al pm che ha domandato oggi alla modella marocchina perché avesse deciso di parlare solo in queste udienze della vicenda del siriano e non nell'agosto 2011, quando presentò una memoria in Procura e venne sentita a verbale, la ragazza ha risposto: "A un certo punto mi sono sentita in dovere di farlo. Prima avevo paura di parlare, ma anche di non parlare". Sangermano le ha chiesto anche se "avesse coltivato pure l'idea di prendere dei soldi da quella presunta trattativa" con l'intermediario e Imane ha replicato: "di pensieri ne ho avuti tanti, ma se avessi fatto così sarebbe stato illegale".


3 - RUBY: CHIARA, ARCORE? PENSAVO FOSSE UN BAR - TESTE, NON SAPEVO CHE BERLUSCONI FOSSE PRESIDENTE CONSIGLIO
(ANSA) - "Mi vergogno a dirlo, ma non sapevo cosa fosse Arcore, per me poteva essere un bar qualunque". Lo ha detto Chiara Danese, una delle ragazze che si é costituita parte civile al processo sul caso Ruby a carico di Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, durante la sua deposizione in aula. La ragazza, insieme ad Ambra Battilana anche lei parte civile, nell'agosto del 2010 venne invitata solo per una sera ad una delle feste 'hard' nella residenza dell'ex capo del governo, da cui se ne andò "scioccata" per lo spettacolo a cui, a suo dire, aveva assistito.

La giovane, rispondendo alla domanda del pm Antonio Sangermano, se quella sera, al termine delle selezioni per Miss Italia quando venne invitata a "festeggiaré" il successo di Ambra, sapeva di andare ad Arcore, lei ha risposto: "Io non sapevo nulla", ma fu pronunciata la parola Arcore? "Si", ha replicato la giovane, "ma mi vergogno a dirlo, non sapevo cosa fosse, per me poteva essere un bar qualunque". E quando il pm ha chiesto se sapeva che Berlusconi era presidente del Consiglio, Chiara ha affermato: "no, veramente non mi sono mai interessata di politica".

Riguardo alla sua deposizione, Chiara Danese - che ad un certo punto si è commossa ricordando lo stato di salute del padre - ha più o meno ripetuto quanto aveva già dichiarato nel processo gemello, cioé quello a carico di Silvio Berlusconi, raccontando della serata trascorsa a Villa San Martino, che si era conclusa, dopo balletti 'hot' e 'gioco' erotico con la statua di Priapo da parte di altre ospiti, con lo spogliarello integrale di Nicole Minetti.

L'unico giallo che è emerso in aula è quello di un Sms di ringraziamento a Emilio Fede (che le aveva portate alla festa) partito dal suo cellulare. Chiara ha sostenuto che lo aveva inviato Daniele Salemi (collaboratore di Lele Mora), che le aveva preso il telefonino, mentre la riaccompagnava a casa a Gravellona Toce durante la notte. Per l'avvocato Gaetano Pecorella, uno dei difensori di Fede, quell'sms non può averlo inviato Salemi per una questione di discrepanza di orario. Il processo è stato aggiornato al prossimo 6 luglio, quando si concluderà il controesame di Chiara Danese e verranno sentiti altri testimoni.

4 - RUBY:PM ALBA, ARCHIVIARE DENUNCIA AMBRA CONTRO SUO EX 70ENNE
(ANSA) - La Procura di Alba (Cuneo) ha chiesto l'archiviazione della denuncia presentata dall'ex miss Piemonte Ambra Battilana, una delle parti civili a al processo sul caso Ruby a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti nei confronti di un commerciante d'auto 70enne con cui la giovane, quando era minorenne, aveva avuto rapporti sessuali a pagamento e, come aveva affermato nell'esposto, in alcuni casi non consenzienti.

La denuncia, insieme all'istanza di archiviazione, è stata acquisita agli atti del processo dal Tribunale che si è riservato di risentire Ambra in quanto, durante la sua deposizione, avvenuta nelle scorse udienze, aveva negato di aver mai avuto rapporti sessuali a pagamento. Come è emerso in aula la ragazza, una delle 'pentite del bunga bunga', nel dicembre 2010 aveva presentato a Milano la denuncia, la quale venne trasmessa per competenza ad Alba (Cuneo).

Nell'istanza di archiviazione, peraltro, la Magistratura piemontese spiega che la giovane, già nota alle cronache come miss Piemonte, non si è mai presentata, rendendo impossibile così qualsiasi tipo di accertamento. Tale atteggiamento inoltre ha fatto supporre che non avesse più interesse per il procedimento giudiziario da lei avviato a carico dell'anziano con cui aveva avuto "rapporti sessuali a pagamento", in alcuni casi anche con costrizione.

 

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