incontro governo opposizione salario minimo

SALARIO MINIMO, ASTUZIA MASSIMA - PER TOGLIERE LA CASTAGNA DAL FUOCO, LA DUCETTA HA TROVATO UNA ISTITUZIONE TERZA, CNEL, GUIDATO DALL’EX FORZISTA RENATO BRUNETTA, PER MEDIARE UNA SOLUZIONE CON L’OPPOSIZIONE (RENZI ASSENTE PER CONTINUARE A STRIZZARE L’OCCHIO A FORZA ITALIA. MA FINO A IERI ERA PRO SALARIO MINIMO)

1 - SALARIO, CONFRONTO PER 2 MESI LA FREDDEZZA DELLE OPPOSIZIONI

Adriana Logroscino,Monica Guerzoni per il “Corriere della Sera”

 

INCONTRO TRA GOVERNO OPPOSIZIONE SUL SALARIO MINIMO

Il governo «butta la palla in tribuna», secondo le opposizioni compatte nel ritenere non risolutivo il vertice a Palazzo Chigi sul salario minimo, al quale, sostengono, il governo «non ha presentato una controproposta». […] La presidente del Consiglio che quel vertice lo ha convocato, però, quella controproposta ritiene di averla fatta e la rivendica: «Lavorare insieme, nei prossimi sessanta giorni, per fare un ragionamento collettivo su lavoro povero e salari bassi» prima della prossima legge di Bilancio.

 

schlein meloni

Perché «il contrasto al lavoro povero ci interessa ma la materia è ampia e va affrontata nella sua complessità e individuando le coperture». Il vertice nella Sala Verde di Palazzo Chigi, il secondo di Meloni con la minoranza dopo quello di maggio sulle riforme, inizia puntuale alle 17 e dura circa due ore. Non mancano le occasioni per qualche battuta e scambi informali, soprattutto nell’area fumatori durante le inevitabili pause sigaretta bipartisan. Ma il timing è rigido. Nei primi trenta minuti la premier introduce il tema e ribadisce tutti i dubbi sulla proposta di un salario minimo di 9 euro per legge.

 

schlein meloni

Poi incalza i leader delle opposizioni, una domanda via l’altra. Seduti di fronte a lei ci sono Calenda, Richetti, Catalfo, Conte, Fratoianni, Mari, Zanella, Evi, Magi, Schlein e Guerra che rispondono e puntualizzano a turno, in ordine alfabetico. A dir poco sorpresi per lo stile di un vertice che tanto somiglia a un question time parlamentare, ma al contrario. A essere interrogata non è la premier, sono i suoi ospiti. «Una situazione un po’ assurda, si era già discusso in commissione», commenta Magi.

 

giuseppe conte in versione barbie

«Presidente, non ha letto bene la nostra proposta», è per due ore il mantra con cui i «big» del centrosinistra provano a smontare la strategia dichiarata dalla premier. Eccola: lavorare a una proposta condivisa che coinvolga il Cnel, il Consiglio nazionale dell’Economia e del Lavoro presieduto dall’ex ministro Renato Brunetta per «individuare una soluzione che secondo me non può essere il salario minimo».

 

E avrà lo scopo di «garantire salari adeguati, una delle nostre principali priorità». La leader di FdI ha interrotto le vacanze in Puglia, iniziate lunedì nella massima riservatezza e destinate a finire tra una decina di giorni. La masseria a quattro stelle in Val d’Itria è la stessa delle scorse estati, tra i filari di ulivi della campagna di Ceglie Messapica. Sei suite di categoria luxury, ma in stile rural chic , un trullo a tre coni, la piscina a forma di cuore e una chiesetta. Ospiti fissi, oltre alla premier con la figlia Ginevra e il compagno Andrea Giambruno, la sorella Arianna con il marito-ministro-cognato Francesco Lollobrigida.

riccardo magi al quirinale

 

[…]Appena conclusi i lavori, i leader delle opposizioni si riuniscono per mantenere quella coesione che ha caratterizzato la battaglia sul salario minimo fin qui. La lettura del vertice appena concluso, sopratutto a sinistra, è che Meloni si sia trovata per la prima volta in seria difficoltà, costretta a inseguire le opposizioni su un tema «sentito dai tre quarti degli italiani» e sul quale il governo subisce l’attivismo degli avversari. La linea che viene messa a punto dalle opposizioni, quindi, è che il vertice è stato pressoché inutile. «Una palla gettata in tribuna», come dice Conte che era arrivato a Palazzo Chigi pronto ad affrontare ogni obiezione di merito alla proposta sul salario minimo. […]

 

renato brunetta foto di bacco

2 - I LEADER «STRAPPATI» DALLE FERIE, LE BATTUTE CON MAGI E FRATOIANNI (E L’EVOCAZIONE DI BRUNETTA)

Estratto dell’articolo di Marco Cremonesi per il “Corriere della Sera”

 

«Comunque, rispetto ai tempi di Conte con il Pd e di Mario Draghi, almeno adesso il governo ascolta le opposizioni e dialoga…». Matteo Salvini ha appena chiuso il collegamento con il summit governo-opposizioni sul salario minimo e così commenta. […]

Il summit ha strappato dalle vacanze praticamente tutti i leader di partito, ma c’è anche il tempo per riderci sopra, come quando Riccardo Magi viene scherzosamente accusato dalla premier di essere appena tornato: «Mi sembra che anche lei sia appena tornata…».

 

ELLY SCHLEIN GIUSEPPE CONTE

Addirittura, lei e Nicola Fratoianni sono tornati insieme — meglio, sullo stesso aereo — dalla Puglia: «Adesso scriverete che sostengo il governo…» ride il segretario di Sinistra italiana. Dopo che Meloni solleva una decina di punti sulle criticità della proposta di salario minimo delle opposizioni, gli esponenti della minoranza intervengono in ordine alfabetico.

 

E solo al suo «secondo giro» la premier propone di passare la palla al Cnel guidato da Renato Brunetta. Della Vedova scuote la testa: «Un tempo si parlava di chiudere il Cnel, oggi mi sembra che si parli di chiudere il Parlamento…». Mentre per Fratoianni «noi siamo le opposizioni, non le parti sociali». […] Però, appunto, il clima è in qualche modo cambiato e Carlo Calenda lo annota: «Certo, è stato un incontro ancora interlocutorio. Ma personalmente sono soddisfatto. Non mi aspettavo che Meloni arrivasse e dicesse ok firmo la vostra proposta. Però, nessuno ha sbattuto la porta». […]

renato brunetta giorgia meloni

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