matteo renzi giuseppe conte alfonso bonafede

SULL’ORLO DI UNA CRISI DI RENZI – SALVANDO BONAFEDE IL SENATORE SEMPLICE DI RIGNANO OTTIENE CIÒ CHE VOLEVA. O LO OTTERRÀ: INNANZITUTTO IL RICONOSCIMENTO POLITICO, POI LA CORREZIONE DELLA RIFORMA DELLA PRESCRIZIONE E IL PIANO CHOC SBLOCCA-CANTIERI – MA SOPRATTUTTO, POTERE: PER ORA COMMISSIONI (BILANCIO A MARATTIN) E QUALCHE SOTTOSEGRETARIO, MA PIÙ AVANTI ANCHE AGCOM E ANAS

1 – LA VERA POSTA IN GIOCO PRESCRIZIONE E POTERE

Marcello Sorgi per “la Stampa”

 

matteo renzi nicola morra sfiducia bonafede

Renzi ha salvato Bonafede (e Conte). Alla fine, la previsione della vigilia è stata rispettata. E a chi continua a chiedersi dove porti la strategia dello "stop and go" del leader di Italia viva, si può rispondere che nell' immediato l' effetto è stato convincere/costringere il ministro di Giustizia a rimettere mano alla riforma del processo penale e alla correzione dell' abolizione della prescrizione, un punto fin qui irrinunciabile per i 5 stelle.

 

renzi bonafede conte

E in prospettiva, ottenere da Conte l' agognato sblocco dei cantieri (frenato anche in questo caso da resistenze pentastellate) e l' adozione di un sistema degli appalti più snello e più simile a quello della ricostruzione del ponte di Genova. Dietro questi risultati politici, che Renzi considera indispensabili per marcare l' identità del suo partito, c' è in corso anche una trattativa che va da una redistribuzione delle presidenze delle commissioni parlamentari in scadenza, con Marattin che potrebbe approdare alla nevralgica postazione della Bilancio, a un eventuale rafforzamento della pattuglia di Iv al governo (Migliore sottosegretario alla Giustizia).

MATTEO RENZI BONAFEDE STAI SERENO BY ANNETTA BAUSETTI

 

maria elena boschi luigi marattin

Trattativa negata dagli interessati, e complicata da condurre per le difficoltà di rimettere le mani su una compagine ministeriale che resta traballante e per la contrarietà, non solo dei 5 stelle, ma anche del Pd, a riconoscere un peso maggiore al partito nato dalla scissione dal Nazareno. Naturalmente si può discutere se era proprio il caso di tenere il governo appeso a un filo, come ha fatto Renzi, per centrare questi obiettivi, la maggior parte dei quali rimane tuttavia legato a trattative ancora da portare a termine.

 

MARIA ELENA BOSCHI E MATTEO RENZI

Ma nella situazione data, con spazi di movimento limitati dall' emergenza virus che continua, è innegabile che l' ex-premier e leader del Pd sia riuscito a fare politica e a spostare l' asse politico del governo più vicino alle istanze programmatiche di Italia viva. D' altra parte, Renzi è il primo a sapere che una crisi in questo momento non è possibile e che le mozioni di sfiducia, specie quelle individuali, si risolvono quasi sempre in un rafforzamento del ministro interessato e del governo.Ai suoi tempi, infatti, Renzi, i ministri li faceva dimettere prima che fossero sfiduciati.

 

marattin boschi

 

2 - CONTE OFFRE AI RENZIANI AGCOM E ANAS

Estratto dell’articolo di Alberto Gentili per “il Messaggero”

 

RAFFAELLA PAITA

(…) La tregua nella maggioranza si fonda anche sull'impegno di Conte, dei 5Stelle, del Pd e di Leu a «riconoscere dignità politica» ai renziani. Traduzione: a Italia viva potrebbe andare la presidenza dell'Agcom e dell'Anas quando sarà. E a giugno, mese in cui alla Camera scadranno le presidenze della commissioni, con ogni probabilità Luigi Marattin guiderà la commissione Bilancio, Raffaella Paita quella dei Trasporti e Lucia Annibali la Giustizia. Non è escluso che una presidenza possa andare anche a Maria Elena Boschi, attuale capogruppo. Per lei si parla degli Affari costituzionali, visto che è stata ministro delle riforme.

lucia annibali

 

IL RISIKO

C'è poi il nodo del rimpasto. Conte al pari del Pd su questo fronte frena, accetterebbe «al massimo qualche piccolo ritocco». E questo perché teme, come dice Loredana De Petris «che si apra una voragine da cui poi sarebbe difficile uscire». E' però anche vero, come fanno notare i renziani, che Italia Viva ha 17 senatori e appena 3 posti nel governo, mentre il Pd ha 35 senatori e 35 poltrone nell'esecutivo. «Dunque un riequilibrio è necessario».

 

giuseppe conte alfonso bonafede 1

Ad aiutare Renzi potrebbero essere i tormenti del Movimento. Sono ben tre le ministre grilline su cui piovono critiche anche dai 5Stelle: la prima è Lucia Azzolina (Scuola), ma non entusiasma neppure le performance di Paola Pisano (Innovazione) impantanata nel varo dell'app anti-virus e di Nunzia Catalfo (Lavoro), considerata «poco brillante e incisiva».

 

Al Nazareno, dove si escludono staffette per permettere l'ingresso nel governo dei dem Andrea Orlando, Maurizio Martina, Graziano Delrio, però scommettono che «è molto probabile che tutto resterà com'è. Al massimo ai renziani andrà un posto da sottosegretario». Si parla di Gennaro Migliore alla Giustizia, per marcare da vicino Bonafede. E del coordinatore Ettore Rosato sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi. Ipotesi, quest'ultima, che incontra la contrarietà di Conte che vuole mantenere il controllo diretto sugli 007.

 

marattin boschi

3 - IL LEADER DI IV INFINE «ARRETRA» E PARTE LA TRATTATIVA SUI CAPI DELLE COMMISSIONI

Estratto dell’articolo di Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”

 

Adesso che è andata a finire come era (ampiamente) previsto, nei palazzi della politica ci si interroga sui motivi che hanno spinto Matteo Renzi a tirare la corda per poi allentarla. E ci si chiede quali concessioni gli abbia fatto Giuseppe Conte, che l' altro ieri, a Palazzo Chigi, ha visto Maria Elena Boschi.

 

michele anzaldi

«Intanto - ragiona il leader di Italia viva con i suoi - se non era per noi la maggioranza andava sotto e il governo Conte andava a casa. Si è dimostrato che siamo decisivi. E questo è un ottimo risultato politico». Ed è quello a cui in realtà mirava Renzi, che aveva già deciso da qualche giorno di non affossare il Guardasigilli. Qualcuno dei suoi invece avrebbe voluto andare fino in fondo. Dice Michele Anzaldi: «Non sono d' accordo, ma mi adeguo». E lo stesso Renzi ammetteva ieri con qualche amico: «So che andrò all' inferno perché ho salvato Bonafede».

 

boschi renzi

Ma anche le trattative aperte tramite Boschi, che conosce Conte da prima che entrambi finissero in politica, hanno prodotto i loro frutti. Tanto che l' altro ieri sera, dopo l' incontro a Palazzo Chigi, la capogruppo di Iv diceva a Renzi: «Non si può dire che Conte non ci abbia dato niente». E l' ex premier ha assentito. Il presidente del Consiglio ha dato innanzitutto rassicurazioni sul discorso che avrebbe fatto Alfonso Bonafede.

 

GIAN DOMENICO CAIAZZA

Rassicurazioni non generiche, visto che quell' intervento lo hanno elaborato in tandem. E il Guardasigilli ha concesso la commissione ministeriale per verificare gli effetti della riforma della prescrizione, in cui Iv vorrebbe veder inserito Giandomenico Caiazza, presidente dell' Unione delle Camere penali. Non solo, il ministro della Giustizia ha promesso che da ora in poi non farà più per conto suo, ma si confronterà con le forze della maggioranza. (…) «Quando c’ero io al governo – ha detto ai suoi – queste cose le avremmo fatte in tre giorni, ora ci impiego tre mesi, ma comunque ottengo il risultato, statene certi» (…)

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…