1. SALVIAMO IL BANANA DALLA SUA SALÒ DI PAPPONI E SMUTANDATE A CACCIA DI SOLDI 2. PRIMA L’AVVERTIMENTO DI LAVITOLA SULL’ESISTENZA DU UN MISTERIOSO “ARCHIVIO”, POI ANCHE TARANTINI HA FATTO SAPERE DELLA SUA “DIFFICILE CONDIZIONE PSICOLOGICA” 3. LA SPENDIG REVIEW DELLA PASCALE CONTRO I MARIUOLI DI PALAZZO GRAZIOLI E POI LE LESBO-BORDATE ALLA STESSA PASCALE DALLA BONEV E GLI INSULTI DI BARBARA GUERRA 4. NEI RECENTISSIMI TWEET DELLA GUERRA, MEMORIA VIVENTE DELLE “CENE ELEGANTI” DEL SULTANO, LA PASCALE È DEFINITA COME “CESSA”, “DISPERATA”, “MUNNEZZA” E “ZOCCOLA” 5. GLI ADDETTI AI LIVORI MAGLIGNANO SUL RAPPORTO ESCLUSIVO TRA LA “FIDANZATA” E LA PRIMOGENITA DI BERLUSCONI, INDICATA ANCHE PER LA SUCCESSIONE POLITICA: MARINA

Fabrizio d'Esposito per il "Fatto quotidiano"

Silvio Berlusconi è circondato. Ma non dalle forze dell'ordine. Ad assediare l'Autocrate Condannato, in queste settimane tragiche e convulse, è come un branco infinito di piranha che reclamano attenzione e antichi privilegi. In una sola parola: soldi.

E tra Arcore e Palazzo Grazioli a Roma, le residenze più frequentate, anzi battute dal Cavaliere adesso c'è anche un problema, in un certo modo connesso alla spending review "familiare" avviata dalla giovane fidanzata Francesca Pascale su fagiolini e pesce: nessuno vuole muovere danaro o fare acquisti per conto di B. Come se i suoi bigliettoni d'improvviso scottassero.

La fonte interpellata dal Fatto, un tempo vicinissima al Re Sole del centrodestra, riferisce molti episodi con cifre e nomi, soprattutto relativi a donne. E fa un esempio, citando un notissimo ex senatore del Pdl, oggi anziano e malato: "Quando Berlusconi voleva regalare una Mini alla ragazza di turno (la Mini è una griffe famosa delle cene eleganti, ndr) chiamava questo senatore e gli chiedeva di comprarla. Ecco, oggi attorno a lui sono tutti terrorizzati e nessuno vuole muoversi per paura di essere monitorato dai magistrati".

Di qui la moltiplicazione dei pizzini e degli avvertimenti recapitati al Caro Leader condannato, nel pieno di questa Salò del Terzo millennio. Il caso più clamoroso è quello di Valter Lavitola, il faccendiere dell'affaire Montecarlo-Fini oggi ai domiciliari per bancarotta ed estorsione a B.

Nell'intervista di Lavitola a Servizio Pubblico, riportata integralmente dal Fatto di ieri, l'ex socialista craxiano ammette riferendosi a se stesso, a proposito della differenza di trattamento con il pugliese Tarantini, aiutato da B.: "Forse non aiuta chi sa che non lo tradisce. Forse però lo affermo per amarezza".

Poi la rivelazione su un archivio audio segreto, dopo il teatrino del presunto memoriale da consegnare ai magistrati di Napoli: "Vengo dalla vecchia scuola socialista. Il presidente Craxi diceva sempre: ‘Conserva sempre tutto e non usare mai niente, neppure contro i nemici'". Più chiaro di così. Ma cosa conserva, Lavitola, al punto da aver seminato il panico nella corte del Cavaliere da almeno due mesi? Non solo. Fonti autorevoli raccontano che pure Tarantini vivrebbe una difficile situazione psicologica. Un altro tormento in arrivo per il Condannato?

In questo girone dantesco della Salò berlusconiana, dove invidia, lussuria e avidità sono vizi consolidati della corte, è piombata da alcuni mesi la fidanzata "ufficiale" Francesca Pascale. Ed è contro di lei, invece, che si scagliano insulti e insinuazioni di ex predilette del Cavaliere, un tempo beneficate. L'ultima offesa è dell'attrice bulgara Michelle Dragomira Bonev che ha scritto: "Francesca Pascale è lesbica, io sono molto più che una sua amica e la storia d'amore con Berlusconi è una messinscena".

Nell'uscita della Bonev colpisce soprattutto una cosa. Cioè, che in questo momento, nel giro ristrettissimo del cerchio di B., ci sono altre due versioni confezionate sulla presunta omosessualità della Pascale, napoletana di Fuorigrotta. La prima, alimentata da qualche falco caduto in disgrazia, riguarda il rapporto esclusivo tra la "fidanzata" e la primogenita di Berlusconi, indicata anche per la successione politica: Marina. L'asse tra le due, si racconta, sarebbe stato decisivo per la retromarcia all'ultimo minuto sulla fiducia al governo Letta. Altro che Alfano e le colombe di governo.

La seconda versione tira in ballo l'ex pupa Elena Morali, già fidanzata del Trota Bossi. La Morali è una delle poche che si è salvata dall'epurazione pascaliana (nel senso della Pascale, non del filosofo) e frequenta ancora Villa San Martino. E così le escluse malignano sul rapporto tra lei e "Francesca". Anche in questo caso, ovviamente, a dettare legge sono i soldi.

Gli attacchi alla "fidanzata" stanno avendo un'escalation impressionante. In origine furono Sabina Began ("Io e lui ci ameremo per sempre") e la terribile montenegrina Katarina Knezevic ("Silvio sposerà me, non la Pascale"). A loro si è aggiunta da poco Imma De Vivo, la gemella di Eleonora, coppia storica del Bunga Bunga: "Tutti sono capaci di vivere nell'agio e nel lusso. E vedo che Francesca si è calata già molto bene nella parte. Ricordo che prima delle elezioni una sera Berlusconi a noi ospiti disse: ‘Dopo il voto la lascio'".

Ma a sorprendere per durezza e volgarità sono i recentissimi tweet di Barbara Guerra. La Pascale è definita come "cessa", "disperata", "munnezza" e "zoccola". La Guerra è una memoria vivente delle serate del Condannato e i suoi ricordi potrebbero provocare altri terremoti.

Tra le ragazze delle "cene eleganti" vige da sempre una gerarchia regolata dai benefit. Il più ambito è la casa (Began e altre), poi l'auto e le rendite mensili. E per chi, da olgettina, prende 2.500 euro al mese è dura leggere delle case delle altre. Se a questo sommiamo la spending review della Pascale e la paura attorno a B., allora è impossibile immaginare un epilogo indolore per il Condannato circondato.

 

barbara guerra alessandra BARBARA GUERRA E ALESSANDRA SORCINELLI BONEV PASCALE berlu bonev pascale minetti scene saffiche dal cellulare di barbara guerrapascale e marina FRANCESCA PASCALE SILVIO BERLUSCONI E DUDU

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...