berlusconi salvini

SALVINI ALLE AMMINISTRATIVE LANCIA L'OPA SU “FORZA ITALIA” - DA TREVISO A SIENA, IL CARROCCIO FA EN PLEIN DI CANDIDATI - E SI MUOVE ANCHE AL SUD. IN PUGLIA IL PARTITO DI SALVINI HA GIÀ MESSO IN CAMPO PROPRI NOMI SIA A BRINDISI CHE A BARLETTA MENTRE I FORZISTI ANCORA TENTENNANO

Alessandro Di Matteo per “la Stampa”

 

MATTEO SALVINI E ELISA ISOARDI VANNO A PALAZZO GRAZIOLI DA BERLUSCONI

È l'effetto "4 marzo", sicuramente, ma non solo: nella partite delle candidature per le amministrative la Lega sta giocando da protagonista, nel centrodestra, sfruttando anche un lavoro di radicamento portato avanti in questi anni da Matteo Salvini. È il Carroccio, spesso a imporre candidati o a dettare condizioni, anche in zone ben al di fuori dalla "Padania".

 

Una situazione che, inevitabilmente, crea malumori in Forza Italia, spesso costretta a inseguire un alleato sempre più ingombrante. Un dirigente berlusconiano lo fa capire chiaramente: «La Lega detta la linea sui candidati? Eh, ne avrei di cose da dire, ma preferisco evitare...».

 

BERLUSCONI ED IL SUDORE DI SALVINI

Il 29 aprile si voterà per la regione Friuli e tra fine maggio e inizio giugno sarà la volta di circa 800 comuni. In Friuli il centrodestra punta alla vittoria, dopo gli anni di governo Pd con Debora Serracchiani, ma il candidato è appunto un uomo della Lega, Massimiliano Fedriga, capogruppo alla Camera durante i 5 anni passati. Una scelta che si spiega facilmente: il partito di Salvini ha preso il 25,8% alle politiche di un mese fa, contro il 6,7% del 2013. Lo stesso accade per il comune di Udine, dove il "front runner" del centrodestra è il leghista Pietro Fontanini.

 

berlusconi salvini meloni fitto

Partita ancora aperta in Veneto: la Lega ha ovviamente il candidato di sindaco a Treviso, roccaforte dello "sceriffo" Giancarlo Gentilini che, in accordo con Luca Zaia, ha puntato su Mario Conte. Ma la situazione è ancora da definire a Vicenza, che pure toccherebbe a Fi secondo gli equilibri della coalizione: già lo scorso gennaio Forza Italia ha lanciato il nome di Fabio Mantovani, presidente del consiglio dell' ordine degli avvocati.

 

«Lo abbiamo fatto condividendo metodo e nome con la Lega», assicura il commissario regionale di Fi Adriano Paroli. Ma di fatto ancora non c'è un' intesa di tutta la coalizione, Fdi non ha ancora dato il suo ok e proprio stasera ci sarà una riunione per trovare una quadra. «Mantovani è persona integerrima e rappresenta un' apertura. Fdi si è impegnata a convergere». Dopodiché «per l'unità della coalizione è possibile fare anche ragionamenti diversi». Uno stallo di cui ha cercato di approfittare la Lega già nei giorni scorsi provando a suggerire un proprio nome. Mossa per ora stoppata, ma si vedrà nelle prossime ore come andrà a finire.

 

berlusconi salvini meloni

Anche in Toscana il partito di Salvini è attivissimo. A Pisa il centrodestra è unito su Michele Conti, ma la candidatura è stata presentata su iniziativa di Lega e Fdi e accettata da Forza Italia solo successivamente. E la Lega ha già presentato un proprio nome anche a Siena e a Massa, due città in cui l' intesa va ancora trovata.

 

Spiega Deborah Bergamini, parlamentare di Fi eletta nel collegio di Massa: «E' chiaro che c' è una grande effervescenza della Lega, dopo le politiche. Il punto è che in Toscana c' è la possibilità di strappare città per noi impensabili fino a poco tempo fa, a cominciare da Siena, ma anche Massa e Pisa. A condizione che non ci siano partite diverse, magari per consentire un avere un consigliere comunale in più spaccando il centrodestra. A Massa il candidato in pectore di Fi è Stefano Benedetti, che ha detto di essere pronto a un passo indietro per l' unità del centrodestra. Tutti dobbiamo lavorare per l' unità».

BERLUSCONI SALVINI

 

E la Lega si muove anche al Sud. In Puglia il partito di Salvini ha già messo in campo propri nomi sia a Brindisi (Massimo Ciullo) che a Barletta (Flavio Basile) mentre Fi ancora tentenna, e medita anche di chiedere le primarie per il candidato alle comunali di Bari del prossimo anno. Dice Francesco Paolo Sisto, di Forza Italia: «Noi riproporremo il modello della coalizione delle politiche, non ci sarà nessuna possibilità di separazione in casa. Posso dire che avremo candidati condivisi».

 

Il Carroccio prova ad ottenere anche il candidato sindaco di Viterbo e, addirittura, sfida - almeno per ora - il centrodestra a Catania: Fi e Fdi hanno messo in campo l' europarlamentare Pogliese, ma per ora la Lega si muove per conto proprio, con Angelo Attaguile. Dice Stefania Prestigiacomo: «Noi puntiamo su Pogliese. Capisco il momento, il desiderio di allargare la rappresentanza anche in Mezzogiorno, ma confido nel senso di responsabilità. Possiamo vincere, dividerci sarebbe assurdo».

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...