trump salvini

SALVINI SI RIFUGIA SOTTO IL CAPPELLONE DI TRUMP - IL LEADER DELLA LEGA SARÀ NEGLI STATI UNITI IL 16 E IL 17 GIUGNO, PER CERCARE LA SPONDA DELLA CASA BIANCA PER LE SUE BATTAGLIE IN EUROPA - POSSIBILE UN INCONTRO CON IL VICEPRESIDENTE PENCE - DAI RAPPORTI CON LA CINA AL VENEZUELA FINO A SIRIA, IRAN E AFGHANISTAN: L’ALLINEAMENTO DEL “CAPITONE” ALLA LINEA TRUMP…

Amedeo La Mattina per “la Stampa”

 

TRUMP SALVINI

Matteo Salvini prova di nuovo ad andare negli Stati Uniti per stringere rapporti di amicizia con l'Amministrazione di Donald Trump, dopo la visita nel marzo scorso di Giancarlo Giorgetti. Gli sherpa leghisti hanno fissato una data: il vicepremier atterrerà a Washington domenica 16 giugno sera e rimarrà negli Usa tutta la giornata del 17, ma ancora non è stata fissata l'agenda degli incontri.

 

Rimangono ancora due incertezze di fondo: gli eventuali impegni di politica interna e il livello dei colloqui, e quindi gli incontri che avrà. Non incontra Trump Salvini non può incontrare il presidente Trump perché il protocollo prevede colloqui solo con cariche omologhe, dello stesso livello istituzionale.

donald trump matteo salvini

 

Allora si ipotizzano incontri con il segretario alla Giustizia William Barr. Al momento non è in carica il segretario alla Homeland Security, ma c' è un Acting Secretary (Kevin K. McAleenan). Non è escluso che Salvini possa incontrare il direttore dell' Fbi, Christopher Wray. Ma l'incontro clou, in veste di vicepremier, sarebbe quello con il vice presidente americano Mike Pence. Nulla ancora di definito. Si saprà nelle prossime giornate.

 

E l' altra incognita, oltre a una eventuale crisi di governo in Italia, è l'agenda dello stesso Pence. Se fosse impossibile l' incontro il viaggio potrebbe slittare ai primi di luglio.

Quello che invece è certo è che a Washington sono ben lieti di accogliere con tutti gli onori il leader del Carroccio: lo considerano l'esponente politico europeo più vicino alle posizioni americane.

 

SALVINI TRUMPIZZATO

Rimane sempre l'ombra dei rapporti di Salvini con la Russia e dei finanziamenti che i movimenti sovranisti riceverebbero da Mosca. Ma questo aspetto, per il momento, «fino a quando non verrà provato», dicono a Washington, non toglie nulla al fatto che il governo italiano sempre più a trazione leghista (soprattutto adesso che Salvini ha ottenuto alle Europee il 34%) è considerato il miglior alleato nel Vecchio Continente. C'è infatti un costante allineamento di posizioni tra il sovranismo leghista e quello trumpista dell'America First.

 

salvini versione trump

I dossier Ma su molti e importanti dossier che Salvini si sta muovendo in direzione di Washington, prendendo le distanze da Mosca. A cominciare dalla Cina. Sono state apprezzate le critiche di Salvini all' adesione italiana alla Via della Seta voluta da Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte. Sul Venezuela, il Carroccio fin da subito con il sottosegretario agli Esteri Gugliemo Picchi ha marcato le distanze dalla Russia e si è schierato con Juan Guaidó per rovesciare il regime di Nicolas Maduro. L' allineamento tra Lega e Casa Bianca c' è sui dossier relativi alla Siria e all' Iran, ma anche sull' Afghanistan.

 

Premier in pectore Salvini con il suo viaggio negli States intende accreditarsi come il leader politico d' Italia, una sorta di premier in pectore, senza avere la fretta di rompere gli equilibri italiani e far precipitare il nostro Paese in una crisi di governo alla vigilia di una manovra economica molto delicata e di una procedura di infrazione che l' Europa intende aprire contro Roma.

SALVINI ALL INCONTRO CON TRUMP

 

Un interlocutore privilegiato degli Stati Uniti o, a seconda dei punti di vista, un cavallo di Troia nel vecchio Continente. Per diventare l' uomo di riferimento dell' amministrazione a stelle e strisce, potrebbe anche esprimersi su alcune questioni che interessano molto Trump: ancora nei giorni scorsi, ospite a Londra, il presidente americano ha ricordato il patto secondo cui tutti i Paesi Nato dovrebbero investire in Difesa il 2 per cento del Pil. Una cifra da cui l' Italia è lontana: ma chissà che anche su questo, dopo aver difeso gli F 35, Salvini non voglia dire la sua.

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?