matteo salvini roberto speranza

SI SALVINI CHI PUO’ - "TENERE CHIUSO DOPO PASQUA È SEQUESTRO DI PERSONA. CHIEDO UN INCONTRO A DRAGHI SULLE RIAPERTURE" - IL LEADER LEGHISTA BOMBARDA SPERANZA: "MI E’ SEMBRATO DI PARLARE CON UNA PARETE. CONTINUA A DIRE "ROSSO, ROSSO". SARÀ UN RIFLESSO CONDIZIONATO INDOTTO DALLA SUA STORIA. LA SINISTRA OSSESSIONATA DALLA SALVINITE” – LA GIUSTIZIA, IL NO ALLA LEGGE ZAN. E ALLA MELONI DICE CHE…

Da huffingtonpost.it

 

STAY HUNGARY, STAY FOOLISH - SALVINI E ORBAN BY CARLI

 “Tenere chiuso dopo Pasqua anche se la scienza dovesse dire che si può riaprire è sequestro di persona. Chiederò un incontro a Draghi sulle riaperture”. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, sottolineando come “ci  rimettiamo ai dati scientifici. Quello che abbiamo chiesto al governo Draghi è che dopo Pasqua in base ai dati scientifici occorre riaprire dove si può riaprire, non è possibile che se Speranza vede rosso, se Franceschini vede rosso sia tutto rosso. In quelle città occorre riaprire non c’è Speranza che tenga”.

 

SALVINI CON I RISTORATORI

L’ex ministro dell’Interno interviene nella trasmissione “Aria Pulita” di 7Gold e rassicura sul suo rapporto con il presidente del Consiglio, ma ammette che ci siano divergenze con alcuni della squadra: “Con Draghi ho ottimo rapporto che è una persona concreta e pragmatica, con qualche ministro è più complicato. Quando l’ideologia prevale sulla scienza è più difficile”. Inevitabile non pensare al ministro della Salute Roberto Speranza, citato anche dallo stesso Salvini: “Speranza dice ’nessuno soffi sull’inquietudine’? Qualcuno per motivi ideologici vuole tenere tutto chiuso, sono stufo di scelte politiche sulla pelle degli italiani”, si sfoga. “Io mi fido della scienza”, ha continuato, “A che titolo un ministro può dire teniamo tutto chiuso al di là dei dati scientifici?”.

 

Sulla sua visita a Budapest, poi, replica come “abbiamo parlato di vaccini, di

SALVINI CON I RISTORATORI mateusz morawiecki viktor orban matteo salvini

aziende e di lavoro”, smontando le critiche sulla possibilità di un progetto populismo della destra in Europa. “C’e’ qualcuno che vede populisti, razzisti, fascisti e nazisti anche dove non ci sono, la politica in questo momento dovrebbe badare al sodo, alla salute, al lavoro, quelli che rompono le palle col razzismo, il populismo e il fascismo non hanno capito un fico secco”, ha concluso.

 

 

 

 

«PARLERÒ CON DRAGHI DEL RITORNO ALLA VITA SINISTRA OSSESSIONATA DALLA SALVINITE»

matteo salvini

Marco Cremonesi per il Corriere della Sera

 

«Per il Covid, c'è il vaccino. Purtroppo, per la salvinite no. E loro sono ossessionati, non pensano ad altro... Il problema? Non è il Covid, è Salvini».

 

Il segretario leghista parla della raffica di reazioni provocate nella politica italiana dal suo incontro con i premier di Ungheria e Polonia, Orbán e Morawiecki. Perdoni: non era del tutto imprevedibile...

roberto speranza

«Perdoni lei: un atteggiamento del genere denota ignoranza, provincialismo e soprattutto razzismo da parte della sinistra. Ho incontrato i primi ministri di due Paesi amici dell'Italia, con uno scambio commerciale e relazioni culturali ed economiche importantissime. La Polonia è un Paese Nato fondamentale, un argine alle ambizioni russe. Ma non va bene. Se parlo con Israele non va bene, con i polacchi non va bene, con gli Stati Uniti neanche. Mi hanno attaccato anche quando ho incontrato i ministri di San Marino. Sono ignoranti e razzisti».

matteo salvini mateusz morawiecki viktor orban

Che sfogo, segretario. Ce l'ha con il ministro Speranza? Con il segretario del Pd Letta?

«Ma lei ha visto anche ieri? Tutta la sinistra all'attacco di Salvini, c'è chi ci ha descritto come "armata delle tenebre". Non lo dico per me, ma di certo c'è una campagna di odio politico e personale che in un momento così delicato non aiuta».

 

SALVINI CON I RISTORATORI

Beh, lei è andato a Budapest per costruire la futura destra europea. Perché si stupisce delle reazioni a sinistra?

«Io dico che se lo spirito del Pd è questo, significa che se ne fregano del richiamo del presidente Mattarella. Mi creda, tutto mi terrebbe lontano dalla sinistra, ma l'amore per questo Paese fa premio su tutto. Anche gli attacchi sono seccanti, il problema vero è che l'ideologia del ministro Speranza comincia a essere preoccupante».

 

Però, lei con il ministro ha parlato. Vi siete incontrati. Non è servito a nulla?

SALVINI CON LA BANDIERA CATALANA

«Per iniziare, voglio esprimergli la mia più totale e convinta solidarietà per le minacce di morte che ha ricevuto, la vicinanza umana e politica non è in discussione. Detto questo: sulle riaperture mi è sembrato di parlare con una parete. Gli ho detto che l'Italia è lunga, sono 8 mila comuni, che si apre solo dove i contagi e il sistema ospedaliero non sono sotto pressione. Lui mi ha detto che no, ad aprile la scienza non vale. Ma attenzione: dopo il Covid dovremo fronteggiare un'altra emergenza...».

 

Di che cosa parla?

«Dopo il Covid ci sarà un'altra ondata epidemica, quella psicologica e psichiatrica. Continuano a dirmi che chiusure come quelle che stiamo attraversando stiano creando problemi giganteschi ad adulti e bambini. Che un ministro della Salute lo sottovaluti... Non va bene».

 

Perciò, lei ha chiesto un incontro con il premier Draghi.

ENRICO LETTA E MATTEO SALVINI

«Certo, appunto per parlare di ritorno alla vita. Ma l'asse con Draghi è ferreo, lui dice che si riaprirà sulla base della scienza e dei dati medici. E io sono d'accordo. Ma siccome ci sono intere regioni in cui la situazione per fortuna è più tranquilla, aggiungo che il riaprire in questi territori non è un capriccio di Salvini, ma la risposta a un'emergenza economica drammatica. Speranza però continua a dire "rosso, rosso, rosso...". Sarà un riflesso condizionato indotto dalla sua storia».

 

Ha letto? Vittorio Feltri le ha chiesto chi glielo abbia «fatto fare di trascinare la forte Lega nel mucchio selvaggio di questa maggioranza?». Con l'invito a «mandare al diavolo i compari dell'esecutivo».

salvini europeista meme 6

«Ma figuriamoci, non mi conosce... Io bado al sodo, lavoro per fare cose, Anche con i 5 Stelle mi dicevano di non fare niente. Io mi permetto di ricordare Quota 100, la flat tax fino a 65 mila euro, il blocco degli sbarchi e l'azzeramento dell'immigrazione, la legge sulla legittima difesa...

 

Se qualcuno pensa di farmi perdere la pazienza con lo stillicidio delle dichiarazioni, sbaglia di grosso. I miei obiettivi, entrando al governo, erano salute, riapertura e tasse. E questo stiamo facendo. Pensi all'impulso dato dal commissario Figliuolo alle vaccinazioni».

 

La accusano anche di boicottare l'approvazione della legge Zan contro l'omofobia. Hanno torto?

«Guardi, la nostra posizione è chiarissima: ognuno è libero di fare l'amore con chi vuole, amare chi vuole e vivere con chi vuole. E chi discrimina o aggredisce e picchia per strada qualcuno, che sia etero, che sia omo o sia trans, è un delinquente. Punto. Che va punito come la legge già prevede.

 

matteo salvini 2

Non serve una nuova legge, soprattutto in un momento in cui ci dovremmo occupare dell'epidemia e della ripartenza». E allora perché non approvare la legge in fretta e poi dedicarsi ad altro? «Politici e cantanti possono dire quel che vogliono: non mi convinceranno. Semmai, lavoro per rendere più veloci e meno costose le adozioni le migliaia di coppie che attendono».

 

Ma che cosa c'è di sbagliato nella legge Zan?

«Noi crediamo che la legge sull'omofobia possa introdurre una discriminazione: se io dico che ritengo che l'utero in affitto è una barbarie, se dico che sono contrario alle adozioni gay, rischio il processo. E mi creda: di processi ne ho già abbastanza. Ho udienze già fissate per tutti i prossimi sabati di aprile. Tanto per parlare di giustizia...».

Perché ne parla?

«Perché l'Ue contesta alla Polonia la sua riforma della giustizia. Posso dirlo? Qui abbiamo una giustizia alla Palamara e non mi pare che vada granché bene... Ma tanto, di riforma della Giustizia questo governo non parlerà».

GIANCARLO GIORGETTI E MATTEO SALVINI

 

Torniamo alla rifondazione della destra europea. Giorgia Meloni ha fatto presente che «non è all'ordine del giorno né uno scioglimento né una fusione» degli attuali euro gruppi.

SALVINI

«A maggio ci sarà un incontro, allargato, a Varsavia. Poi, in Italia. Questo è il progetto per il gruppo europeo più importante, per riunire in un'unica famiglia le anime oggi divise. Se ognuno fa un passo verso l'altro, possiamo creare un polo alternativo ai socialisti. Che, anche a Roma, si occupano soprattutto di poltrone. Alcuni ministeri sono circoli del Pd».

salvini

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...