matteo salvini mara carfagna

PER CHI SUONA LA CAMPANIA? - SALVINI VUOLE VINCERE A CASA DI LUIGI DI MAIO MA NON HA CANDIDATI SPENDIBILI E APRE AL NOME DI MARA CARFAGNA - ERA GIRATO IL NOME DEL DIRETTORE DEL TG2 GENNARO SANGIULIANO POI SI ERA PARLATO DELL'EX GOVERNATORE CALDORO MA LA LEGA VUOLE “UN NOME DA BATTAGLIA” - SALVINI: “VOGLIAMO OFFRIRE AI CAMPANI L'OPPORTUNITÀ DI LIBERARSI DEI TRE MOSCHETTIERI SFIGATI, DI MAIO, DE LUCA E DE MAGISTRIS”

berlusconi salvini

Amedeo La Mattina per “la Stampa”

 

Matteo Salvini già pensa alla Campania, dove si voterà in primavera. Ma ha un problema che, per la verità, vorrebbero avere gli altri leader di partito: la lunga fila di persone che bussano alla sua porta. Ma questa è anche la terra della camorra e degli specialisti nel giro di tutte le parrocchie politiche. Allora l'ex ministro dell' Interno ha pensato di portarsi a Napoli lo "sceriffo" di Cantù, il suo fedelissimo Nicola Molteni, l'ex sottosegretario che al Viminale aveva l'importante delega alla pubblica sicurezza.

 

MARA CARFAGNA

Un altro "lumbard" a controllare l'impetuosa crescita del Carroccio al Sud, dopo Raffaele Volpi diventato presidente del Copasir e Stefano Candiani spedito in Sicilia, anche lui ex sottosegretario del ministero dell'Interno. Non si fida dei leghisti locali? Salvini spiega che i coordinatori non li sceglie «in base all' appartenenza etnica» e non sono dei «commissari».

 

«Avevo bisogno - ammette il capo della Lega - di qualcuno che abbia esperienza nella lotta alla criminalità e non sia legato al territorio. Giusto aprire le porte, ma quelli che hanno problemi con la giustizia e hanno cambiato 18 casacche stiano lontani dalle nostre sedi. Chi si vuole candidare con noi deve combattere la camorra che è una merda da estirpare». Poi indica i nemici da battere: «Noi vogliamo offrire ai campani l' opportunità di liberarsi dei tre moschettieri sfigati, Di Maio, De Luca e De Magistris».

di maio de luca

 

Non è tuttavia la Campania il primo pensiero di Salvini. In testa ha solo la vittoria in Emilia-Romagna dove andrà ogni settimana. «Perché se vinciamo lì cambia il mondo». Ma il segretario leghista è consapevole di quanto sia difficile battere il governatore uscente Bonaccini con la sua candidata Borgonzoni. E allora ha deciso di moltiplicare gli sforzi sulla sua immagine. Così nella sua agenda crescono gli appuntamenti emiliani e romagnoli. In quella Regione ci tornerà venerdì e sabato, tappa centrale Ferrara accanto al suo sindaco Alan Fabbri.

 

Salvini ha nel mirino il suo vecchio sodale Di Maio, pregusta la soddisfazione di sconfiggerlo nella sua terra, di scavalcare i 5 Stelle. «Se ci sono grillini che si sentono delusi e traditi, sono ben venuti. Manderemo De Luca ai giardinetti e daremo il reddito di cittadinanza a Di Maio e De Magistris».

 

gennara sangiuliano

Ma Salvini non ha un candidato che faccia questo macello campano. La scelta spetta a Forza Italia e Berlusconi non ha idea di chi indicare, anche perché in questa Regione ha il grande problema che si chiama Mara Carfagna.

 

Era girato il nome del direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano ma lui ha altri programmi per il futuro. Si era parlato dell' ex governatore Caldoro ma Salvini vuole «un nome da battaglia». Che ancora non c'è. Tuttavia è paradossale che, se Berlusconi dovesse fare il nome di Carfagna, la Lega non direbbe di no. Dice Cantalamessa, l'uomo di riferimento che farà da apripista a Molteni in Campania: «Mara è una persona affidabile, onesta, capace, di livello politico, ma sul suo nome il problema è tutto interno a Fi». Il paradosso è che Carfagna è a capo di quell' ala forzista che critica aspramente l' appiattimento di Berlusconi a Salvini.

CALDORO CON LA BENDA SULL OCCHIO

 

Salvini non ha solo il problema del candidato giusto, ma anche quello di un pezzo importante di elettorato di centrodestra che si è materializzato ieri al cinema Metropolitan. Sono quei campani che hanno chiesto all' ex ministro dell' Interno di pronunciare due parole se vuole il loro voto: condono edilizio. «Quelle parole - gli ha detto una signora - che Berlusconi ha avuto il coraggio di dire qui a Napoli».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)