SARKO-MPARSE - IL NANO DELL’ELISEO, IN VISITA IN UN CANTIERE EDILE, VIENE ACCLAMATO DALLA FOLLA, MA PER ALCUNI OPERAI È TUTTA UNA MESSINSCENA: “DI SOLITO LAVORANO QUI CINQUANTA PERSONE, OGGI SIAMO IN CENTO. LI HANNO FATTI VENIRE DAGLI ALTRI CANTIERI, E CERTI NON SONO NEANCHE OPERAI” - L’AVVERSARIO HOLLANDE: “SARKO MERITEREBBE L’OSCAR” - CONTINUA IL GRANDE FILM DELLA CAMPAGNA ELETTORALE...

Stefano Montefiori per "Corriere della Sera"

«Di solito lavorano qui cinquanta persone, oggi siamo in cento», dice uno. «Li hanno fatti venire dagli altri cantieri, e certi non sono neanche operai: fornitori, capicantiere, e perfetti sconosciuti», aggiunge un altro al microfono della Radio Europe1. L'entourage di Sarkozy avrebbe organizzato bene, troppo bene, la visita in un cantiere edile di Mennecy, nel dipartimento dell'Essonne a sud di Parigi: secondo le testimonianze di alcuni operai, al bagno di folla del presidente giovedì avrebbero contribuito falsi colleghi, dei figuranti, tragicomiche comparse nel grande film della corsa all'Eliseo.

Dopo una prima precisazione piuttosto cauta - «Tutti coloro che lavorano o hanno lavorato nel cantiere, anche nel passato, hanno potuto salutare Sarkozy» - con il montare della polemica la smentita si è fatta più netta. «È ridicolo - ha dichiarato la presidenza della Repubblica - tutti i presenti erano persone coinvolte nel cantiere, invitate dall'impresa edile Immobilière 3F». La società conferma la versione dell'Eliseo, aggiungendo che «al cantiere erano presenti le 67 persone che ci lavorano quotidianamente, più i quadri delle imprese che partecipano al progetto».

Gli operai che hanno svelato il presunto inganno, anonimi ma pronti a parlare alla radio, insistono che la visita di giovedì è stata in gran parte una messinscena, visto che oltretutto in questi giorni i lavori sono fermi per il gran freddo. Lo stesso Sarkozy si sarebbe lasciato scappare, davanti a una betoniera, l'irresistibile frase «Fate presto, ne ho viste cinquanta in vita mia, e fa meno 8!».

Ma quella visita era importante, perché si inseriva nella politica di sostegno all'edilizia annunciata domenica sera da Sarkozy in diretta tv come una delle misure principali per il rilancio della crescita. Il socialista Claude Bartolone, impegnato nell'équipe dello sfidante François Hollande, ha commentato che «Sarkozy merita di vincere l'Oscar per la regia», aggiungendo che l'episodio delle comparse «la dice lunga sul suo rapporto con la verità».

L'ingranaggio dei déplacement, le visite in provincia, gira a pieno ritmo in vista del voto del 22 aprile, anche se Sarkozy continua a non essere ufficialmente candidato. Da tempo ormai il presidente si sposta più volte alla settimana per entrare in contatto con i francesi impegnati nelle attività produttive: visite alla fabbrica di oleoderivati dalla colza, all'azienda di ferri da stiro, al laboratorio di sci Rossignol, all'allevamento di vacche da latte del Gers e ai produttori di foie gras, e così via.

Il partito socialista ha creato un apposito «Osservatorio delle visite presidenziali», provocazione per segnalare che il presidente approfitterebbe del suo status e soprattutto del denaro pubblico per condurre una campagna elettorale nascosta, e senza spendere un euro dei finanziamenti ai partiti che torneranno molto utili a ridosso del voto.

Il primo gennaio, a Metz, uomini del presidente avrebbero fatto il giro delle case che davano sulla strada del corteo presidenziale per chiedere agli abitanti, sia pure con grande gentilezza, di scendere a vedere da vicino Sarkozy, «occasione che non capita tutti i giorni».

Ma gli infortuni non sono riservati al presidente in carica: dall'immagine di giovani britannici spacciati per francesi sul sito di François Bayrou, alla folla di un comizio di Sarkozy diventata popolo socialista in una foto del Ps, nessun partito sembra ossessionato dal rigore della comunicazione politica.

 

SARKOZY E I FALSI OPERAI SARKOZY E I FALSI OPERAI jpegSARKOZY E I FALSI OPERAI

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO