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ROSICATE, GENTE, ROSICATE - SCANZI A DAGOSPIA: “NON E' MERAVIGLIOSO IL ROSICAMENTO DEI RENZINI? LA COSA CHE TROVO PIÙ SUBLIME È QUESTO MANTRA SECONDO CUI, VISTO CHE IL SÌ HA PRESO IL 40% DEI VOTI, LORO HANNO VINTO. ECCO LE SETTE RAGIONI PER CUI E’ UNA BISCHERATA. PS: RENZI E LA BOSCHI NON AVEVANO DETTO CHE, SE AVESSERO PERSO, AVREBBERO ABBANDONATO LA POLITICA? MANTENERE ALMENO UNA PROMESSA, NO?”

Lettera di Andrea Scanzi a Dagospia

 

Sms di Andrea Scanzi a Matteo RenziSms di Andrea Scanzi a Matteo Renzi

Caro Dago, stanno accadendo cose sublimi. Non trovi che il loro rosicamento dei renzini sia meraviglioso? L'hanno presa proprio bene. Ho pure visto Rondolino che, su RaiTre, veniva zimbellato con agio da Gasparri. Ora: se ti fai zimbellare perfino da Gasparri, vuol dire che sei proprio alla canna del gas. Cioè sei Rondolino.

 

La cosa che trovo più sublime è questo mantra renzino secondo cui, visto che il sì ha preso il 40% dei voti, loro hanno vinto. Boh, gliel'avrà consigliato Jim Messina. E' qualcosa di stupendo: la versione aggiornata della volpe e dell'uva. Ovviamente dire che Renzi ha vinto è una cazzata monumentale. E infatti la stanno dicendo Lotti, Picierno e Chicco Testa (che "classe dirigente" ignorante e arrogante, mamma mia). Mi permetto di riassumere perché questa "tesi" sia da ritenersi una bischerata deluxe.

 

ANDREA SCANZI IN FUTBOLANDREA SCANZI IN FUTBOL

1. Il “sì” non era su Renzi, ma su una riforma orrenda (infatti l’hanno firmata Boschi e Verdini).

 

2. Il “sì” non è solo di Renzi: è anche di Alfano (va be’), di Casini (va be’), di un elettore su quattro berlusconiano, un elettore su cinque leghista, un elettore su dieci grillino. Questi ultimi dati sono dell'Istituto Cattaneo, non della Meli. Quindi tenderei a fidarmi.

 

3. Se fai la tara alla percentuale del “sì”, arrivi più o meno a un 30% abbondante di voti: esattamente quel che dicono da mesi i sondaggi quando parlano del Pd. Dov’è la novità?

RENZI BOSCHIRENZI BOSCHI

 

4. Se i voti nei referendum equivalessero a consensi elettorali, Pannella dopo l’aborto sarebbe diventato Presidente del Consiglio, della Repubblica e della Galassia.

 

5. Se i voti nei referendum equivalessero a consensi elettorali, Cameron sarebbe ancora Cameron, visto che sulla Brexit prese il 48%. Invece (grazie pure lui a Jim Messina) oggi è anzitempo un disoccupato politico.

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6. Renzi fino a sei mesi fa credeva di vincere in ciabatte. Poi gli è presa paura, infatti ha cominciato ad andare in tivù contro tutti (oddio, contro tutti no: contro di me, o Di Battista, o Di Maio, non c’è mai andato. E neanche contro di te. Chissà perché). Domenica era ancora convinto di vincere, o di giocarsela sul filo di lana. Invece ne è uscito tritato, nonostante tutta o quasi l’informazione fosse dalla sua. Una mattanza inaudita. Tradotto: “vinto un cazzo, Matteo”. Stacce (cit).

 

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7. Renzi e renziani sono vecchi anche in questo: quando perdono, prima fingono di accettare la sconfitta (magari con un discorso frignone) e poi dicono: “Sì, ma in fondo abbiamo vinto”. Faceva così anche Fanfani. Ma lo faceva parecchio meglio. Che palle, ‘sti renziani. Noiosi come un brano qualsiasi di Vecchioni.

 

8. Renzi non è votato neanche sotto tortura dai giovani, e senza il voto dei giovani al massimo vai a cena con Marchionne, Il Volo, Bottura, Cerasa, la D’Amico e Baricco. Più difficilmente vai a Palazzo Chigi.

 

9. Renzi è sfanculato da sud e province, e senza il loro voto Palazzo Chigi lo vedi giusto su Google Maps. A margine, chi sta dicendo che il Sud e le province sono “ignoranti” perché hanno votato no, deve vergognarsi di quel che dice. E in generale di essere nato.

 

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10. Renzi, nel 2014, era il politico più amato dagli elettori: ora è il più odiato. Ha raggiunto in neanche tre anni quello che il suo maestro Silvio ha ottenuto in venti. Più che una carriera politica, la sua è una eiaculazione precoce di antipatia ributtante e contagiosa. Bravo Matteo: mille di questi giorni.

 

P.S. Ma soprattutto: lui e la Boschi non avevano detto che, se avessero perso, avrebbero abbandonato per sempre la politica? Mantenere almeno una promessa su mille, no?

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