pnrr recovery raffaele fitto giorgia meloni matteo salvini

SCAZZO DI RIPRESA E RESILIENZA – MATTEO SALVINI DISERTA LA CABINA DI REGIA SUL PNRR DI OGGI: IL “CAPITONE”, UFFICIALMENTE, AVEVA IMPEGNI GIÀ PROGRAMMATI, MA LA VERITÀ È CHE È IRRITATO PER I TAGLI AI “SUOI” PROGETTI – GLI INVESTIMENTI AL PALO HANNO RAGGIUNTO 28,7 MILIARDI. E INTANTO, DALL’UE DEVONO ANCORA STACCARE L’ASSEGNO DELLA TERZA TRANCHE DA 18 MILIARDI, CHE SONO FONDAMENTALI IN VISTA DELLA MANOVRA

Estratto dell’articolo di Paolo Baroni per “La Stampa”

 

RAFFAELE FITTO MATTEO SALVINI

Il governo conta di incassare a breve i 18 miliardi della terza tranche del Pnnr e nel giro di 40 giorni spera di ottenere l'ok anche sui 16,5 miliardi della quarta. Per poterla incassare entro l'anno e non creare però altri problemi al bilancio dello i tempi sono molto stretti. Al Mef, già alle prese con una legge di bilancio al momento in larga parte non finanziata, incrociano le dita.

 

L'ok della Commissione Ue alla revisione degli impegni legati alla quarta rata, intanto, consente al governo di rimediare in parte ai ritardi che si sono accumulati sino ad oggi ed evitare possibili sorprese in futuro legate al rischio di non concludere per tempo tutte le opere messe in programma.

 

raffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 7

Per fare il punto della situazione il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha convocato per oggi pomeriggio alle 18 a Palazzo Chigi la Cabina di regia Pnrr […]

 

Oltre ad un aggiornamento sulla procedura di pagamento della terza rata, l'incontro servirà a verificare obiettivi e traguardi connessi alla quarta rata ed il conseguimento di quelli connessi alla quinta rata con la previsione di ridurre da 69 a 55 gli obiettivi da conseguire a fine anno modificandone poi 16.

 

Oltre a stralciare le piccole opere dei comuni e gli interventi contro il dissesto idrogeologico tra le altre misure viene fatto slittare il termine di 30 giorni dei pagamenti di tutta la Pa e l'estensione della banda larga alle isole minori.

 

IL PIANO DI RIPRESA DEL PNRR

Dopo il colpo di spugna su 15,9 miliardi di progetti deciso a fine luglio per mettere in sicurezza l'incasso della quarta rata non sono mancate le polemiche e le frizioni. Ma ancora sabato Fitto ha assicurato che «sul Pnrr il governo è compatto». E' un dato di fatto che però il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini diserterà l'incontro di oggi.

 

La motivazione ufficiale sono i tanti impegni già fissati da tempo a Milano dietro cui però traspare ancora la forte irritazione per i tagli che ha dovuto subire sui suoi progetti.

Stando al monitoraggio effettuato da […] Openpolis a pochi giorni dalla conclusione del terzo trimestre i ritardi nell'attuazione del Pnrr sono aumentati.

 

il pnrr rimodulato dal governo meloni - la stampa

L'attuazione delle riforme in base agli ultimi dati, infatti, […] è arrivata al 74% contro l'81,48% previsto. Per quanto riguarda invece gli investimenti va molto peggio: al termine del terzo trimestre avremmo infatti dovuto sfiorare il 50% dei fondi impegnati (49,23% per la precisione), mentre ci si è fermati al 34,22, ovvero 15 punti sotto. Che riferiti al totale dei finanziamenti a disposizione (221,5 miliardi tra Pnrr e fondo complementare) corrispondono a circa 28,7 miliardi di investimenti non fatti. A riconferma che il piano aveva certamente bisogno di una messa a punto.

 

All'appello, in particolare, mancano 8,16 miliardi di spese nel campo delle Infrastrutture e trasporti (fermi al 28,4% dei 68,84 maliardi previsti, contro un obiettivo del 41%); a seguire risultano 6,54 miliardi spesi in meno sul capitolo imprese e lavoro (raggiunto il 47,48% dell'obiettivo anziché il 65,2); 5,75 miliardi su scuola, università e ricerca, che anziché il 46,26% dei 29,59 miliardi a disposizione ne ha investiti solamente il 26,82%; 5 sulla transizione ecologica (in ritardo di 14 punti su una disponibilità di 35,64 miliardi); 2,42 sulla salute che su 18,01 miliardi di fondi ne ha investito il 37,43% anziché il 50,9%; 2,28 sull'inclusione sociale (investito il 37,28% anziché il 56,33) e 2 sulla digitalizzazione, ferma al 41,16% contro un obiettivo del 53,89.

raffaele fitto presenta le modifiche al pnrr 6

 

Altro dato che segnala sempre Openpolis è la forte penalizzazione del Sud e delle città alla luce della revisione della quarta rata. L'esecutivo ha giustificato la scelta con la frammentazione delle misure, i ritardi, i limiti dei progetti in essere. Il risultato è che definanziando i programmi su resilienza, rigenerazione urbana, aree verdi ed efficienza energetica dei comuni vengono congelati ben 42.786 progetti, in larga parte già avviati, per un controvalore di 12,7 miliardi.

 

SALVINI MELONI FITTO 1

Le «perdite» più pesanti riguardano le grandi città con Roma che si vede sottrarre 229,5 milioni di euro, Milano 168,7, Genova 146,6 e Napoli 142,1. Nel complesso il Sud perde 5,6 miliardi contro i 4,1 del Nord ed i 2,3 del Centro. […]

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...