SCHIAFFO PER SARKOZY IN VISTA DELLE ELEZIONI: INCRIMINATO IL FEDELE WOERTH PER FONDI ILLECITI DALLA MILIARDARIA BETTENCOURT AL NANOLEONE DELL’ELISEO - FRANÇOIS HOLLANDE SI SVEGLIA E CAPISCE CHE STARE SENZA MARINE LE PEN “SAREBBE UN PROBLEMA” PER LUI E UN FAVORE PER SARKÒ - LA MERKEL-CRUDELIA CULON PIACE AI TEDESCHI - L’EX PRESIDENTE MALDIVIANO PRONTO PER “L’ISOLA DEI FAMOSI”: “SALVATEMI DAL COLPO DI STATO”…

1- FONDI ILLECITI, INCRIMINATO IL FEDELE WOERTH - SCHIAFFO PER SARKOZY IN VISTA DELLE ELEZIONI
Da "la Repubblica" - A meno di tre mesi dalle presidenziali del 22 aprile un nuova tegola colpisce in pieno Nicolas Sarkozy, già in difficoltà nei sondaggi. L´ex ministro Éric Woerth, fedelissimo del presidente francese uscente, è stato formalmente incriminato dalla magistratura di Bordeaux per il suo ruolo nello scandalo Bettencourt, l´erede dell´impero dei cosmetici L´Oreal. Woerth è sospettato di aver ottenuto da quest´ultima fondi illegali per il finanziamento della campagna di Sarkozy nel 2007.

2- HOLLANDE DIFENDE LA LE PEN CONTRO SARKO
Da "Libero" - Alla fine anche uno come François Hollande l'ha capito: fare la guerra ai nemici di Sarkozy, suo avversario alle presidenziali del 22 aprile, non è il massimo della strategia. E così il candidato socialista ha dichiarato alla tv France 2 che l'assenza di Marine Le Pen alle elezioni «sarebbe un problema». La leader del Front National rischia di restare fuori perché molti dei 500 «grandi elettori» che presentavano la lista di suo padre - in maggioranza vicini all'Ump di Sarkozy - non se la sentono più di farlo.

Per le pesanti pressioni di Nicolas e dei suoi accoliti che minacciano di chiudere loro il flusso di finanziamenti (stiamo parlando di sindaci di provincia e piccoli deputati neogollisti col cuore però più à droite). Finora i socialisti erano schierati col presidente, forse per vedere trombati i loro concorrenti della extrême gauche.

Ora Hollande cambia rotta e si esprime a favore di una modifica della regola che impone a ogni candidato di avere il sostegno minimo di 500 eletti per poter entrare formalmente in lizza (su cui Marine Le Pen ha scelto di presentare ricorso) ma solo «al momento opportuno».

«Non è questo il momento di porre questa questione, bisognava farlo diversi mesi fa», ha dichiarato. Brutte notizie per Sarkozy anche dal fronte giudiziario: Eric Woerth, suo ex ministro del Lavoro, è stato sentito ieri dai giudici di Bordeaux incaricati di far luce sullo scandalo legato a Liliane Bettencourt, l'anziana miliardaria erede dell'Oreal, e dei finanziamenti illegali alla campagna di Sarkò.

3- LA MERKEL-CRUDELIA PIACE AI TEDESCHI
Enzo Piergianni per "Libero" - Il pugno duro di Angela Merkel con i partner europei piace ai tedeschi, la cui fiducia nell'euro negli ultimi quattro mesi è risa- lita dal 41 al 53 per cento della popolazione. Lo segnala l'ultimo sondaggio dell'Istituto Forsa che assegna all'Unione democristiana (Cdu-Csu) della cancelliera il 38 per cento delle intenzioni di voto, il 2% in più di prima del vertice UE che ha recepito il rigido patto fiscale sollecitato dalla Merkel.

«Angela trascina in alto il suo partito», spiega l'Istituto Forsa. Non cambia nulla però nei rapporti di forza con l'opposizione perché la crescita di consensi per «la cancelliera di ferro» proviene in gran parte dall'elettorato del partito liberale che governa con Cdu-Csu e ristagna due punti sotto lo sbarramento elettorale del 5 per cento.

Nell'opposizione sono stazionari l'Spd (27 per cento) e la Linke (7 per cento). I verdi scendono al 13 per cento (-2) e il nuovo partito dei Pirati, finora rappresentato solo nel parlamento regionale di Berlino, mantiene un sorprendente consenso del 7 per cento su scala nazionale. Lo stesso sondaggio rivela che «il tedesco» Mario Monti in Germania ha un gradimento del 60% contro il 40% di Nicolas Sarkozy.

MALDIVE: APPELLO TV EX PRESIDENTE NASHEED, SALVATE IL MIO PAESE

(Adnkronos) - L'ex presidente, che ha lanciato un appello alla comunita' internazionale per ristabilire la democrazia nel suo Paese, ha parlato da un luogo imprecisato con il canale tv Times Now. Nasheed, che si e' detto preoccupato per la sua sorte e quella della sua famiglia e ha chiesto ai suoi sostenitori di mantenere la calma, ha raccontato che l'azione di forza con la quale e' stato spodestato e' stata lanciata da un ristretto gruppo di ufficiali di polizia.

L'ex presidente ha inoltre riferito di essere stato picchiato, ieri, dopo essere stato arrestato dalla polizia. Secondo Nasheed, che chiede che sia aperta un'inchiesta sulle violenze di ieri, finora circa 250 manifestanti sarebbero stati arrestati dalla polizia.

L'ex presidente maldiviano costretto alle dimissioni si e' rivolto alla comunita' internazionale perche' intervenga a difesa "della democrazia". Vogliamo che i leader internazionali intervengano sul "governo illegale" che ha preso il potere, che mandino "persone sul terreno per mantenere la pace", ha detto Nasheed.

L'ex presidente ha confermato di essere stato aggredito e picchiato dalla polizia durante la manifestazione di ieri a Male'. Gli agenti "hanno tentato di trascinarmi via", ha affermato, spiegando di essere poi riuscito a "sgusciare via" nella confusione, ma che altri suoi compagni di partito sono stati seriamente feriti. Nasheed, che ha definito "oltraggioso" l'ordine di cattura nei suoi confonti ha denunciato l'arresto di 250 persone a Male'.

La polizia delle Maldive ha intanto confermato di aver ricevuto un mandato d'arresto nei confronti di Nasheed e dell'ex ministro della Difesa . "Per motivi di sicurezza non possiamo rivelare su quali accuse si basi il mandato", ha detto all'agenzia stampa cinese Xinhua il portavoce della polizia Abdul Mannan Yoosuf.

 

sarkozy Liliane Bettencourt Eric WOERTH ANGELA MERKEL MOHAMED NASHEEDVIOLENZE ALLE MALDIVE

Ultimi Dagoreport

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…

giorgia meloni incontra george simion e mateusz morawiecki nella sede di fratelli d italia sergio mattarella frank walter steinmeier friedrich merz

DAGOREPORT –LA CAMALEONTE MELONI NON SI SMENTISCE MAI E CONTINUA A METTERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE: IERI HA INCONTRATO NELLA SEDE DI FDI IN VIA DELLA SCROFA L’EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO, GEORGE SIMION, CHE DOMENICA POTREBBE DIVENTARE IL NUOVO PRESIDENTE ROMENO. UN VERTICE CHE IN MOLTE CANCELLERIE EUROPEE È STATO VISTO COME UN’INGERENZA – SABATO, INVECE, LA DUCETTA DEI DUE MONDI INDOSSERÀ LA GRISAGLIA PER PROVARE A INTORTARE IL TEDESCO FRIEDRICH MERZ, A ROMA PER LA MESSA DI INIZIO DEL PONTIFICATO DI PAPA LEONE XIV, CHE E' GIÀ IRRITATO CON L’ITALIA PER LA POSIZIONE INCERTA SUL RIARMO EUROPEO E SULL’AZIONE DEI "VOLENTEROSI" A DIFESA DELL'UCRAINA - MENO MALE CHE A CURARE I RAPPORTI PER TENERE AGGANCIATA L'ITALIA A BRUXELLES E A BERLINO CI PENSANO MATTARELLA E IL SUO OMOLOGO STEINMEIER NELLA SPERANZA CHE LA MELONI COMPRENDA CHE IL SUO CAMALEONTICO EQUILIBRISMO E' ORMAI GIUNTO AL CAPOLINEA (TRUMP SE NE FOTTE DEL GOVERNO DI ROMA...)