SCIOLTA CINICA: FUORI L’UDC DI CASINI, ARRIVA LA ROTTURA FINALE MONTI-MONTEZEMOLO

1. SC: ASTENSIONE ROMANO CERTIFICA ROTTURA CON MONTEZEMOLO
(AGI) - Andrea Romano si e' astenuto dalla votazione sull'organigramma disegnato da Mario Monti. Un gesto che "ha fatto rumore", come spiega uno dei partecipanti all'assemblea degli eletti di Scelta Civica di oggi. Think tank o laboratorio di idee. Le definizioni con cui gli esponenti di Scelta Cviica continuano ad indicare Italia Futura lasciano largo spazio alle interpretazioni. In realta', pero', i montiani sono ben consapevoli che il viaggio con Luca Cordero di Montezemolo e' finito.

Italia Futura torna alle origini, a quella associazione che, con Carlo Calenda nell'esecutivo a guida Letta-Alfano, si appresta a diventare un movimento di lotta e di governo. Cosi' lo descrive un deputato di Scelta Civica al termine di una assemblea che ha visto confermati Andrea Olivero e Benedetto Della Vedova rispettivamente nel ruolo di coordinatore e portavoce nazionale, con Alberto Bombassei vice presidente vicario e Pietro Ichino responsabile del programma. Inevitabili i malumori tra chi si aspettava un incarico nell'organigramma disegnato da Mario Monti in persona.

A chi era presente non e' sfuggito il "muso lungo" di Andrea Romano - "ma non l'ho mai visto sorridente", aggiunge la stessa fonte - gia' responsabile di Italia Futura e oggi deputato a cui il consiglio di presidenza della 'creatura' di Montezemolo ha tagliato i ponti alle spalle. L'incompatibilita' tra il ruolo di parlamentare e quello di iscritto all'associazione, per chi guarda dall'interno le dinamiche del partito, nasconde la volonta' del Patron Ferrari di mantenere le mani libere per poter decidere, al momento opportuno, con chi schierarsi, a seconda delle convenienze.


2. MONTI SCEGLIE SQUADRA E GELA CAV,ACCORDO?SARA' OMONIMIA CONFERMA OLIVERO, BOMBASSEI VICARIO, DELLA VEDOVA PORTAVOCE
Milena Di Mauro per l'ANSA

''Ho letto su 'Repubblica' che Berlusconi avrebbe detto di aver chiuso un accordo con Mario Monti e che insieme saremmo al 40 per cento. A meno che non si tratti di omonimia, non ho notizia di questa cosa''. Con il solito humour inglese, Mario Monti ha subito sgombrato il campo dalla polpetta avvelenata che lo vorrebbe protagonista di un patto segreto di alleanza con Silvio Berlusconi.

Tranquillizzati i parlamentari di Scelta Civica sul punto, l'ex premier ha pero' dovuto far digerire loro il nuovo organigramma e soprattutto la conferma di Andrea Olivero a coordinatore di Scelta Civica, scelta 'temperata' dal ruolo forte assunto dallo stesso Professore come presidente, affiancato dal Portavoce politico Benedetto della Vedova, dal vicepresidente vicario Alberto Bombassei e dai tre vicepresidenti Luciano Cimmino, Milena Santerini e Maria Paola Merloni.

Di Olivero erano infatti in molti a chiedere la testa, a partire dal montezemoliano Andrea Romano (che non ha voluto essere inserito nel nuovo organigramma nel ruolo per lui pensato da Monti, quello di trait-d'union con il mondo dei think tank come Italia Futura), da Irene Tinagli e Pietro Ichino (alla fine pero' soddisfatto della nuova governance, che lo vede responsabile del Programma).

Monti - che ha nominato Andrea Causin responsabile della organizzazione, uno dei tasselli piu' delicati per la formazione del nuovo partito - ha messo a tacere i malumori, annunciando che entro 15 giorni partiranno le adesioni territoriali. Senza fare menzione del rapporto con l'Udc e di quello con Montezemolo (ormai piuttosto evanescente) su Olivero e' stato irremovibile.

''Le critiche che fate alla debolezza della sua azione in Scelta Civica - ha messo tutti a tacere - dovreste farle a me, perche' prima di assumere la presidenza l'ho lasciato di fatto da solo come coordinatore politico''. ''Quando si fanno le nomine c'e' sempre qualcuno piu' soddisfatto e qualcuno meno - ha detto Olivero lasciando la sede la sede del partito sorridente, dopo la riconferma -. Ma il tasso di soddisfazione ben distribuito fa capire che sono state fatte scelte sagge''.

In realta' i malumori non sono stati pochi, tanto che l'organigramma di Monti (il Professore aveva chiesto 'mani libere' prima di partire per Singapore, nella Assemblea che lo ha acclamato presidente) e' passato con l'astensione di Andrea Romano, Edoardo Nesi, Antimo Cesaro.

L'ex premier (che ha scelto per il settore finanziario Gianfranco Librandi e Gregorio Gitti per gli Enti Locali e aspetti legali) ha anche invitato Della Vedova ''nella qualita' di portavoce politico'' ad avvalersi ''di un eccellente narratore come Edoardo Nesi'', di ''un esperto della comunicazione come Mario Marazziti'', dell'esperienza della sua storica portavoce ''Betti Olivi, che prestera' la sua collaborazione a titolo gratuito'', del lavoro dell'economista Irene Tinagli e di quello di ''Stefano Quintarelli, massimo esperto nazionale ed europeo di rete e social network'', oltre a quello di ''Maurizio Rossi, che ha esperienza nell'editoria tradizionale e ha saputo dimostrare che si puo' risolvere il problema del conflitto di interessi in quel campo''.

 

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