renato brunetta mara carfagna mariastella gelmini silvio berlusconi matteo salvini

"SCORZA" ITALIA ALLA RESA DEI CONTI - BERLUSCONI È INCAZZATO CON MARIASTELLA GELMINI E STA VALUTANDO DI “SFIDUCIARLA” DOPO GLI ATTACCHI SULLA LINEA TROPPO PRO-PUTIN DEL “BANANA”. PER ORA L’HANNO CONVINTO AD ABBOZZARE, MA LO SCONTRO TRA I MINISTRI SUPER-DRAGHIANI E L’ALA SALVINIANA GUIDATA DA LICIA RONZULLI CONTINUA SUL DDL CONCORRENZA - L’IPOTESI DI UNA LISTA UNICA CON LA LEGA ALLE AMMINISTRATIVE, PER TENTARE DI ANNACQUARE IL PROBABILE EXPLOIT DELLA MELONI, E IL NODO DELLA LEADERSHIP DELLA COALIZIONE

Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

maria stella gelmini silvio berlusconi

Si aspetta delle scuse, vuole un chiarimento. Ora è Berlusconi a pretendere che la Gelmini faccia un passo indietro riguardo gli attacchi lanciati sulla guerra. Domenica aveva ipotizzato di sfiduciarla', di rendere pubblica la distanza con il responsabile degli Affari regionali. Durante un pranzo a Napoli con i capigruppo, i big azzurri e diversi dirigenti locali di Forza Italia era andato giù durissimo. «Vuole uscire dal partito? Così si mette fuori da FI ma anche dal governo», il ragionamento.

 

MARTA FASCINA E SILVIO BERLUSCONI DA SORBILLO A NAPOLI

Sono intervenuti tutti i dirigenti per invitarlo a non alzare polveroni e così a rispondere agli affondi del ministro ci hanno pensato il coordinatore Tajani e i presidenti dei gruppi di Camera e Senato, Barelli e Bernini. Ma il caso è lungi dall'essere chiuso, anche se si è deciso di abbassare i toni. Il ministro è concentrato nella sua attività di governo, sta preparando la Conferenza Stato-Regioni e l'approdo nell'Aula della Camera della legge a sostegno dei comuni montani.

 

I FILO-PUTINIANI SALVINI, BERLUSCONI E GRILLO - BY ELLEKAPPA

Ma dietro le quinte va in scena un altro braccio di ferro. Sul ddl concorrenza si stanno replicando le fibrillazioni sulla riforma del catasto con i vertici che hanno rimproverato in passato i governisti di non rappresentare al meglio le istanze di Forza Italia.

 

I RITARDI

I ministri insistono affinché si raggiunga subito un accordo e che non ci siano ritardi rispetto alle scadenze fissate dal presidente del Consiglio per non perdere i fondi del Pnrr. Ma FI e Lega tengono il punto: «Nessun ordine da Bruxelles e Draghi eviti diktat, occorre tutelare la specificità italiana», sul tema dei balneari, concedendo vere garanzie non solo ai comuni per completare i bandi di gara ma anche agli imprenditori che hanno investito nel settore.

matteo salvini al matrimonio berlusconi fascina 4

 

Insomma, il clima è da campagna elettorale con il centrodestra di governo che teme di lasciare spazio a Fratelli d'Italia nelle urne. Berlusconi e Salvini sono intenzionati a spegnere il fuoco delle polemiche con l'esecutivo ma spingono affinché si scavalli la data del 12 giugno sui nodi in Parlamento per non pagare pegno alle amministrative.

 

Non è un caso che Salvini ieri al Consiglio federale della Lega abbia chiesto a tutti, governatori inclusi, di metterci la faccia sui referendum sulla giustizia e sulle comunali.

E che il Cavaliere si sia irritato non solo per l'attacco della Gelmini sulla linea riguardo la guerra in Ucraina ma per il fatto che l'affondo è arrivato proprio durante la kermesse di Napoli con l'obiettivo di danneggiare la sua immagine e il rilancio del partito.

BERLUSCONI CARFAGNA GELMINI

 

Da qui la tentazione di sfiduciarla con la tesi che non rappresenta più il partito che l'ha portata al governo. «Gli italiani non capiscono queste liti. Un conto è polemizzare sulla Lombardia, un altro è accusarmi di ambiguità», il refrain. «Quelle di Gelmini sono state dichiarazioni intempestive», rilancia Barelli.

 

«Nessun Vietnam, nessun caos in Fi», osserva Tajani che annuncia l'arrivo di due o tre parlamentari. «Tutti tornino a lavorare sul territorio. Basta con pretestuose polemiche», l'invito di Cattaneo.

 

GIORGIA MELONI NELLO MUSUMECI

Frena anche Salvini: «Lascio a Forza Italia le sue discussioni. Io ho solo enorme affetto e rispetto per Berlusconi». Il rischio però è che dopo le amministrative si arrivi ad una vera e propria spaccatura.

 

Sullo sfondo c'è sempre l'ipotesi che il Cavaliere e l'ex ministro dell'Interno diano vita ad una lista unica alle Politiche, ma in ogni caso dopo l'estate si scatenerà la battaglia sulle candidature. Improbabile che si possano rivedere scene tipo Che fai mi cacci? di finiana memoria ma il tam tam nel partito azzurro è che ci sarà un vero e proprio repulisti, con Gelmini difficilmente ricandidata.

mariastella gelmini silvio berlusconi

 

La linea rossa è quella del sostegno aperto al fondatore del partito, chi la oltrepassa la tesi dei berlusconiani - è da considerarsi fuori. Perché dall'altra parte della barricata per il momento c'è la Meloni che questa la preoccupazione che cresce con l'avvicinarsi del 12 giugno potrebbe fare un exploit e massimizzare il consenso che emerge dai sondaggi.

 

Sarà proprio dopo le amministrative che nel centrodestra si giocherà la vera partita e la prova del nove sarà il caso Sicilia, con la Meloni che insiste sulla riconferma di Musumeci.

SALVINI MELONI BERLUSCONI

Non c'è solo la distanza tra Salvini e Meloni, ma anche tra quest' ultima e il Cavaliere.

 

Perché il presidente azzurro ritiene al pari del Capitano leghista che non possa essere la presidente di Fdi ad andare a palazzo Chigi. Il vero nodo dunque è la leadership, da qui l'obiettivo di Salvini da una parte e di Berlusconi dall'altra di evitare dissensi interni. Il segretario del partito di via Bellerio ieri è stato chiaro con i suoi: «Ci giochiamo tutto, ora è il momento di lavorare compatti».

GIORGIA MELONI NELLO MUSUMECI SILVIO BERLUSCONI A NAPOLI

 

Ultimi Dagoreport

mantovano belloni almasri ursula von der leyen bjoern seibert gianni caravelli

BELLONI, UN ERRORE DOPO L’ALTRO. QUANDO SBATTÈ LA PORTA DEL DIS, ESSENDO ENTRATA IN CONFLITTO CON IL CAPO DELL’AISE, GIANNI CARAVELLI, COLPEVOLE DI NON FARE RIFERIMENTO A LEI MA AL SOTTOSEGRETARIO ALFREDO MANTOVANO, SCELSE IL MOMENTO MENO OPPORTUNO: L’ESPLOSIONE DEL CASO ALMASRI - DOPO LO SCHIAFFO A MANTOVANO, ORA HA MOLLATO UNA SBERLA A URSULA, DECIDENDO DI FARE LE VALIGIE ANZITEMPO NEL MOMENTO DI DEBOLEZZA MASSIMA DI VON DER LEYEN: LA QUESTIONE DEI DAZI E LA MOZIONE DI SFIDUCIA DEGLI EUROPARLAMENTARI DI ULTRA-DESTRA - E OGGI BELLONI SI RITROVA, COME DICONO IN CERTI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ‘’SENZA I CRISMI’’ DI AFFIDABILITÀ PER ASPIRARE A UNA PRESIDENZA IN QUALCHE PARTECIPATA DI STATO, DOVE URGE UNA PRESENZA FEMMINILE, COME L’ENI...

giorgia meloni ursula von der leyen elly schlein

FLASH! - AVVISATE MELONI: IL VOTO DI FRATELLI D'ITALIA NON DOVREBBE SERVIRE NEL VOTO DI SFIDUCIA PRESENTATA DA 76 EURODEPUTATI DI ESTREMA DESTRA NEI CONFRONTI DELLA COMMISSIONE E DI URSULA VON DER LEYEN - LA TAFAZZIANA MINACCIA DI ASTENSIONE DEL GRUPPO PSE DEI SOCIALISTI EUROPEI (PD COMPRESO) SAREBBE RIENTRATA: IL LORO VOTO A FAVORE DELLA SFIDUCIA A URSULA SAREBBE STATO COPERTO DALLA CAMALEONTE MELONI, IN MANOVRA PER "DEMOCRISTIANIZZARSI" COL PPE, SPOSTANDO COSI' A DESTRA LA MAGGIORANZA DELLA COMMISSIONE... 

giorgia meloni vacanza vacanze

DAGOREPORT - ALLEGRIA! DOPO TRE ANNI DI MELONI, GLI ITALIANI SONO SENZA SOLDI PER ANDARE IN VACANZA! - L'OMBRELLONE DELL’ESTATE 2025 SI È CAPOVOLTO E DEI VOLTEGGI INTERNAZIONALI DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, LA “GGENTE” SI INTERESSA QUANTO UN GATTO ALLA MATEMATICA: NIENTE. SI INCAZZA ED INIZIA A PENSARE AL PROSSIMO PARTITO DA VOTARE SOLO QUANDO APRE IL PORTAFOGLIO E LO TROVA VUOTO: DOVE E' FINITO IL “DIRITTO” AL RISTORANTE “ON THE BEACH” E ALL’ALBERGO “ON THE ROCKS”? - A DARE NOTIZIA CHE LE TASCHE DEGLI ITALIANI VERDEGGIANO È “IL TEMPO”, UNO DEI PORTABANDIERA DI CARTA DEL GOVERNO MELONI: ‘’CAUSA CRISI, PREZZI ALLE STELLE, NEANCHE UN ITALIANO SU DUE ANDRÀ IN VACANZA E DI QUESTI, OLTRE IL 50%, OPTERÀ PER UN SOGGIORNO RIDOTTO DI 3-5 GIORNI, CERCANDO MAGARI OSPITALITÀ PRESSO AMICI E PARENTI...” - MA PER L'ARMATA BRANCA-MELONI, IL PEGGIO DEVE ARRIVARE. UN PRIMO SEGNALE È STATO IL PING-PONG SULL’AUMENTO, RIENTRATO, DEI PEDAGGI, MENTRE INTANTO STANNO BUSSANDO ALLA PORTA I DAZI TRUMPIANI. NEL 2026 INFINE FINIRA' LA PACCHIA MILIARDARIA DEL PNRR - UN PRIMO E IMPORTANTISSIMO TEST PER RENDERSI CONTO DELL’UMORE NERO DEGLI ITALIANI SARÀ LA CHIAMATA ALLE URNE PER LE REGIONALI D’AUTUNNO. SE LA MELONI SI BECCA UNA SBERLA SU 4 REGIONI SU 5, TUTTI I CAZZI VERRANNO AL PETTINE...

giorgia meloni merz zelensky starmer ursula von der leyen macron

FLASH – ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE DELL’UCRAINA, PREVISTA A ROMA L’11 LUGLIO, IL PRIMO MINISTRO BRITANNICO, KEIR STARMER, E IL PRESIDENTE FRANCESE, EMMANUEL MACRON, NON CI SARANNO. I DUE HANNO FATTO IN MODO DI FAR COINCIDERE UNA RIUNIONE DEI "VOLENTEROSI" PRO-KIEV LO STESSO GIORNO – ALL’EVENTO PARTECIPERANNO INVECE IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ, E URSULA VON DER LEYEN. A CONFERMA DEL RIPOSIZIONAMENTO CENTRISTA DI GIORGIA MELONI CON GRADUALE AVVICINAMENTO DI GIORGIA MELONI AL PPE...

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…