1. SDOGANATO AD AGOSTO IN QUEL DI CAPALBIO DAL TELE-GURU CARLO FRECCERO, VENERDÌ 8 NOVEMBRE È TOCCATO A PAOLO MIELI METTERE IL SUGGELLO CON CUI L’INTELLIGHENZIA DI SINISTRA HA TRASFORMATO BISIGNANI DA ICONA DAL MALE (VI RICORDATE “REPUBBLICA”, “CORRIERE” E “IL FATTO”? ‘’FACCENDIERE IMPRESENTABILE’’, ‘’PIDUISTA’’, ‘’BURATTINAIO DA EVITARE AL TELEFONO’’), A TESTIMONE DI FATTI E MISFATTI DEL NOSTRO TEMPO 2. COSÌ A PESCHIERA DEL GARDA, DAVANTI AGLI OLTRE QUATTROCENTO ASSOCIATI DELL’ASSOCIAZIONE CAMEO, È ANDATO IN SCENA LO SPETTACOLO CON CUI MIELI, PRESIDENTE DELLA RCS LIBRI, HA CELEBRATO L’ELOGIO DELL’UOMO CHE SUSSURRA AI POTENTI 3. E BISI NE HA BUTTATA LÌ UN’ALTRA DELLE SUE: “SE SI VA AVANTI CON QUESTO GOVERNO DI SCAPPATI DI CASA, A MARZO ARRIVERÀ A ROMA LA TROIKA ECONOMICA, E SARAN DOLORI”

DAGOREPORT

Cose mai viste. Compreso un menù in suo onore dove campeggiavano i "Risi e Bisi", riso e piselli, uno dei piatti forti della cucina veneta. E lui, il Bisi, alias Luigi Bisignani, che posa con il cuoco per una foto che andrà ad arricchire la collezione di celebrities in bella mostra su una parete del ristorante.

Sdoganato ad agosto in quel di Capalbio dal guru televisivo Carlo Freccero, venerdì 8 novembre è toccato a Paolo Mieli mettere il suggello con cui l'intellighenzia di sinistra ha trasformato Bisignani (Luigi nella prima repubblica, Gigi nella seconda), da icona dal male a fine testimone di fatti e misfatti del nostro tempo.

Così a Peschiera del Garda, davanti agli oltre quattrocento associati dell'associazione Cameo, animata dall'ex direttore generale della Rai ora commissario all'autorithy per gli Appalti Alfredo Meocci, un democristiano della prima repubblica approdato poi all'Udc come fedelissimo di Cesa, è andato in scena lo spettacolo con cui il presidente della Rcs libri ha celebrato l'elogio dell'uomo che sussurra e della sua fortunata fatica letteraria scritta a quattro mani con Paolo Madron, indicato da Mieli che la sa lunga come l'abile e discreto regista di tutta l'operazione.

Per l'ex direttore del Corriere il saggio dell'anno, arrivato a sfiorare le 140 mila copie, è un libro che durerà nel tempo, un manuale indispensabile per gli storici che tra vent'anni volessero farsi un'idea di come funzionavano potere e poteri al tempo della prima e della Seconda Repubblica. Un volume su cui, da editore con molta invidia per il concorrente Chiarelettere che l'ha editato, bisogna riflettere.

E non importa se Mieli, da abilissimo annusatore del vento che tira, ci creda fino in fondo. Le sue parole sono miele per il gongolante Bisignani che da faccendiere, piduista e piquattrista, ora gira l'Italia (il carnet di appuntamenti è densissimo fino alla fine dell'anno) fregiandosi dell'etichetta di politologo con una spiccata dote a prevedere quel che succede nei palazzi della Politica.

Così che ad ogni incontro, la pagina 45 de ‘'L'uomo che sussurra ai potenti'' è diventata infatti un richiamo obbligato. Ovvero un passaggio del libro in cui si preconizzava l'esplosione dei contrasti all'interno di Pdl e Pd sull'azione del governo, e la probabile alleanza tra Enrico Letta e il suo vice premier Angelino Alfano per la formazione di un nuovo soggetto centrista.
E a Peschiera, nel bel mezzo della presentazione, ne ha buttata lì un'altra delle sue. "Se si va avanti con questo governo di scappati di casa, a marzo arriverà a Roma la troika economica, e saran dolori".

Serata divertente, tutta giocata tra la memoria del passato e le attese di un futuro incerto , animata da un Meocci in vena di rivalutazione della vecchia Dc contro il nuovismo generazionale imperante, lui che fu uno dei giovani pupilli di Mariano Rumor. E da uno Stefano Lorenzetto feroce nell'incalzare Bisignani sui silenzi e i buchi neri del suon mentore Giulio Andreotti (per Gigi toccargli il Presidente equivale a insultargli la mamma), in primis nella gestione del caso Moro, dove il Divo fu uno degli alfieri della posizione di intransigenza con cui lo scudocrociato si oppose ad ogni trattativa per la liberazione del suo leader. Ma che invece non ebbe nessuna remora, da cattolico fervente qual era, ad avallare la legge sull'aborto.

Una fortuna, perché dopo tanti complimenti che rischiavano di addormentare tutto, si è cominciato a menar di sciabola. Come quando Mieli, ma non poteva essere diversamente, ha manifestato tutto il suo dissenso sul non certo lusinghiero giudizio che nel libro Bisignani ha riservato a Ferruccio de Bortoli. "Molto migliore di quel che appare" ha ribattuto a colui che ha dipinto il direttore del Corriere come un pusillanime sempre pronto ad assecondare i poteri dominanti.

E che di fronte ai rilievi di Mieli non ha replicato, anche perché nel frattempo si era accorto che seduta in prima fila c'era Noris Morano, regina delle pierre milanesi e amica di lunga data di De Bortoli. Solo una questione di cortesia insomma, o trattandosi di una signora di galanteria.

Alla fine, sull'onda dei ricordi, Lorenzetto ha raccontato dell'errore di Enzo Biagi, il quale riteneva Maurizio Costanzo e non Bisignani - come lo ebbe poi a definire Silvio Berlusconi - l'uomo più potente d'Italia, ringraziando l'amico e compagno di studi Meocci di avergli aperto gli occhi sulle diaboliche abilità del sussurratore. Incomparabili a quelle del baffuto presentatore.

E Mieli ha tuonato contro le collusioni e l'opacità che permea i legami di potere, una zona grigia dove politica e finanza, scelte e denari rispondono a logiche di clan e cordate. "Possibile" si è chiesto "che, come scritto nel libro, sulla nomina del generale Gallitelli a capo dei Carabinieri ci abbia messo lo zampino anche la Mediobanca allora guidata da Cesare Geronzi?". "Mi meraviglio che ti meravigli" la replica del sornione Bisignani.

Ma l'ultima provocazione è di Madron che, mentre si è fatta una certa e in sala si diffonde un profumino di risi e bisi che annuncia il buffet, lascia un po' tutti di stucco. Rivolgendosi ai giovani in sala il coautore de ‘'L'Uomo che sussurra ai potenti'' sentenzia: "Leggete questo libro, studiatelo attentamente. E poi comportatevi nella vita esattamente all'opposto di quel che vi è descritto".

 

 

BISI E MIELI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BISIGNANIMIELI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BISIGNANIBISIGNANII PRESENTI ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BISIGNANIMADRON ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BISIGNANINORIS MORANO, LA PRIMA A SINISTRA) ALLA PRESENTAZIONE DLE LIBRO DI BISIGNANIBISIGNANILORENZETTO ALLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI BISIGNANI

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