donald trump dazi tariffe born to tariff

SE LO FA TRUMP, PERCHÉ NON POSSONO FARLO L’IRAN, LA RUSSIA O LA CINA? – LE MATTANE DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO SONO IL MIGLIOR ASSIST PER GLI AUTOCRATI DI TUTTO IL MONDO - SERGIO FABBRINI: “IL NAZIONALISMO DI UN PAESE GRANDE COME L’AMERICA GIUSTIFICA IL NAZIONALISMO DEI PAESI MENO-GRANDI COME L’IRAN, PER I QUALI TUTTO SARÀ LECITO PER PROTEGGERSI” – “VIOLARE NORME ED ACCORDI INTERNAZIONALI, RENDENDO ILLEGITTIMO IL PROPRIO COMPORTAMENTO, LEGITTIMA I REGIMI AUTORITARI A FARE LO STESSO…” – CI PENSERANNO GLI ELETTORI A FAR FUORI IL TYCOON: IL 51% DEGLI AMERICANI DISAPPROVA IL SUO OPERATO

Estratto dell'articolo di Sergio Fabbrini per “il Sole 24 Ore”

 

[…] Trump continua a beneficiare del sostegno dei suoi elettori più convinti (i cosiddetti MAGA voters), ma si sta riducendo quello degli elettori in generale. Secondo un sondaggio di Economist/You Gov del 5-8 aprile, quel sostegno è passato dal 49 per cento (all’inizio del febbraio scorso) al 43 per cento (due mesi dopo), con più della metà degli elettori (51 per cento) che disapprova la sua job’s performance.

 

Come spiegare una politica presidenziale così contraddittoria? Per alcuni osservatori, la causa va ricercata nella persona del presidente, incapace di ascoltare e ignaro della complessità (per non parlare della sua volgarità personale). Certamente la personalità di Trump conta, ma i suoi difetti sono ingigantiti da almeno due fattori.

 

In primo luogo, dall’organizzazione della Presidenza. Trump si è circondato di incompetenti e sicofanti, il cui merito è la loro lealtà assoluta nei suoi confronti. Persone di questo tipo non possono metterne in discussione le scelte. Chi potrebbe farlo (come il segretario al Tesoro, Scott Bessent), parla poco perché avviluppato da conflitti d’interesse.

 

Vi sono poi i miliardari suoi amici che, avendo avuto successo negli affari, pensano di sapere mediare nei conflitti in Medio-Oriente o in Ucraina. Come se non bastasse, attraverso Elon Musk e il suo DOGE (Department of Government Efficiency), interi apparati di competenze […] sono stati smantellati.

 

In una presidenza simile, quando si verificano divergenze, gli argomenti lasciano il posto agli insulti. Si pensi al conflitto tra Elon Musk (che, peraltro, non ha nessun ruolo formale) e Peter Navarro (consigliere del presidente per il commercio) relativo ai dazi. Il conflitto è finito con il secondo che ha accusato Musk «di non essere un imprenditore ma un assemblatore» e con il primo che ha accusato Navarro «di essere più stupido di un accumulo di mattoni».

 

In realtà, Musk non vuole i dazi in nome di mercati aperti e deregolati che favoriscono le sue imprese (una deregolazione che vuole imporre anche al mercato europeo), mentre Navarro mira a proteggere l’economia tradizionale con la sua politica iper-protezionistica (economia che verrebbe invece penalizzata per gli effetti inflazionistici di quest’ultima).

 

Ma di tutto ciò non si discute. Una presidenza simile non può che magnificare i difetti di Trump.

 

In secondo luogo, la contraddittorietà di Trump è accentuata anche dai suoi “istinti culturali”.

 

Le sue decisioni e dichiarazioni allontanano gli amici, ma non conquistano i nemici. Il suo (ingiustificato e imperdonabile) maltrattamento pubblico del presidente ucraino Zelens’kyj non ha convinto Putin ad accettare una tregua, ma ha convinto molti leader europei a non fidarsi più dell’America.

 

L’apertura di una guerra commerciale contro gli alleati asiatici di quest’ultima fa il gioco della Cina, non già di chi la vuole contenere. Violare norme ed accordi internazionali, come quelli dell’Organizzazione mondiale dei commerci (Omc), rendendo illegittimo il proprio comportamento, legittima i regimi autoritari a fare lo stesso.

 

Alzare i dazi verso tutti i Paesi, attraverso relazioni bilaterali di forza, suscita reazioni nazionaliste diffuse, non solo nel commercio. Se si impone il nazionalismo di America First, allora anche altri Paesi ricorreranno al loro nazionalismo per difendersi (come ha fatto il Canada o il Messico).

 

Sul piano della sicurezza, il nazionalismo di un Paese grande come l’America giustifica il nazionalismo dei Paesi meno-grandi come l’Iran, per i quali tutto sarà lecito per proteggersi.

 

Proprio per evitare il ripetersi delle degenerazioni nazionaliste si è costruito, nel secondo dopo-guerra, su iniziativa americana, un ordine internazionale basato su regole e istituzioni multilaterali.

 

Gli istinti culturali di Trump, perché condivisi dalla sua Presidenza, mettono in discussione quell’ordine internazionale senza che ci sia una discussione. Insomma, Trump è un “sistema”, organizzativo e culturale, non solo un presidente. I nostri leader farebbero bene a parlargli in nome del “sistema” europeo, se non vogliono essere sbeffeggiati di essere andati a Washington D.C. per “baciargli il sedere”.

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...