santori

“SANTORI COME SANSONE: TAGLIA LA ZAZZERA E DIVENTA MOLLE COME UN FICO” - "LIBERO" FA A PEZZI IL ‘RE SARDINA’: “MARTEDÌ SERA DA FLORIS SI È POTUTO ASSISTERE IN DIRETTA AL SUO CROLLO FRA SILENZI, BALBETTII, FRASI SCONCLUSIONATE E METAFORE INCOMPRENSIBILI, IN UNA MAL RIUSCITA IMITAZIONE DI BERSANI… - ATTACCA SALVINI ACCUSANDOLO DI SPARGERE ODIO, MA È IL LEADER DI UN MOVIMENTO CHE VIVE SOLO DI ANTAGONISMO. TANT'È CHE SE GLI CHIEDI PER CHI VOTA, BALBETTA” - VIDEO

santori

 

Pietro Senaldi per “Libero quotidiano”

 

Santori come Sansone, taglia la zazzera, perde la parlantina e diventa molle come un fico. Martedì sera da Floris si è potuto assistere in diretta al crollo di re Sardina, che alternava in tv silenzi a balbettii, frasi sconclusionate e metafore incomprensibili, in una mal riuscita imitazione di Bersani e della sua mucca in corridoio.

 

A stenderlo sono bastate due o tre domande banali sull' attualità. Mattia non aveva con sé da leggere il compitino scritto chissà da chi con il quale è solito arringare la folla in piazza ed è andato in tilt, spalancando gli occhioni come un cerbiatto impaurito.

 

santori

«Sono stufo che tutti mi domandino sempre e solo di Salvini e del Pd» ha esordito il tapino alla ricerca di guai. Subito accontentato, gli è stato chiesto per quale partito voterà, quesito pertinente da porre a un tribuno che porta decine di migliaia di persone in piazza parlando di politica.

 

Ma re Sardina ha strabuzzato gli occhi stupefatto, come se qualcuno indagasse sulla sua vita privata, e si è pervicacemente rifiutato di rispondere.

 

«Non mi va di dirlo», ha partorito dopo una lunga scena muta, legittimando il dubbio che sia il primo a provare imbarazzo per le proprie opinioni o che abbia chissà quale mandante da nascondere.

 

santori

PROGRAMMI MISTERIOSI Tabula rasa anche di fronte alla richiesta su cosa i pesciolini rossi pensino riguardo all' abolizione della prescrizione, argomento che ammorba gli italiani da mesi. Imbarazzo e nebbia, neanche gli fosse stato richiesto di illustrare la formula della relatività di Einstein.

 

Ma Santori e compagni non si curano dei vili quesiti per esperti, fanno politica però si occupano di filosofia, non di pratica. L' ordine di scuderia è riempire l' aria di frasi retoriche e non scendere mai nel dettaglio; anche perché, quando lo fanno, le sardine prendono dei granchi epocali. Come su Bibbiano, dove il movimento sostiene che la città e la comunità sono martirizzate da Salvini, che strumentalizzerebbe l' inchiesta per attaccare il Pd.

 

La realtà dice invece che ci sono bimbi restituiti ai genitori ai quali erano stati ingiustamente tolti e 26 indagati, tutto frutto del modello di amministrazione e assistenza sociale emiliana che Mattia e i suoi amici difendono dalla brutalità del centrodestra.

 

SUL VIALE DEL TRAMONTO Ma è nel vedere le altre sardine che si capisce perché Mattia è il capobranco. Da Floris ne erano schierate quattro. Una studentessa al primo anno di università, due disoccupati di solide ambizioni e fragili prospettive, uno dei quali proveniente da quella ricca Emilia, dove a detta della sinistra trova occupazione qualsiasi fesso, e una ragazza che per lavoro prepara cocktail. Una specie di barzelletta per chi da mesi tuona contro il Papeete e i mohito di Salvini. La giovane fauna ittica non è nuova. Sarebbe naif, se non fosse tanto arrogante nel criticare i guidatori pur non avendo idea di dove andare e nell' esibire la propria inconsistenza come fosse un vanto anziché una colpa.

mattia santori

 

Insomma, nulla di nuovo sotto il cielo e neppure nel mare magnum della sinistra. Santori, malgrado i suoi 32 anni - è coetaneo di Di Maio - ancora fa comizi nelle scuole e ha il look e il piglio del rappresentante d' istituto, come un capetto della Figc di prima del crollo del Muro. Il fatto che riesca a riunire così tanta gente in piazza, a prescindere da come andrà il voto di domenica, è una pessima notizia per il popolo di sinistra, che non trova nessuno di meglio da cui farsi rappresentare.

SANTORI

 

Il movimento ittico è nato vecchio e sta già diventando stucchevole. È giovane certo, ma questo è un difetto, perché interpreta i tempi attuali, che sono decrepiti e vuoti. Rispetto a quello che erano i giovani di sinistra un tempo, Mattia è il nulla. Non è in grado di parlare di niente, ha un' ideologia prêt-à-porter imparata da social, centri sociali e tv e non coltivata sui libri. Attacca Salvini accusandolo di spargere odio, ma è il leader di un movimento che vive solo di antagonismo e che non porta nulla se non la forza oppositiva. Tant' è che se gli chiedi per chi vota, balbetta.

MATTIA SANTORImattia santori a piazza san giovannimattia santori sardina in chiefmattia santori

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…