sergei lavrov felpa cccp alaska

I RUSSI, I MAESTRI DEL TROLLAGGIO – IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, SERGEI LAVROV, È ARRIVATO IN ALASKA INDOSSANDO UNA FELPA CON LA SCRITTA CCCP (URSS IN CARATTERI CIRILLICI), CHE SI VENDE ONLINE A 30 EURO – POI HA MOSTRATO OTTIMISMO PER L’INCONTRO: “LA NOSTRA POSIZIONE È CHIARA E PRECISA E LA SPIEGHEREMO. NON ATTRAVERSIAMO I PONTI PRIMA DI ARRIVARE” – MA QUAL È LA POSIZIONE DI MOSCA? SEMPRE LA SOLITA, NASCOSTA NELLA FORMULA “VANNO ELIMINATE LE CAUSE CHE HANNO GENERATO IL CONFLITTO”. CIOÈ L’UCRAINA DEVE RINUNCIARE AI TERRITORI OCCUPATI, E VA DISARMATA, PER PERMETTERE UN FUTURO NUOVO ATTACCO…

 

 

 

 

UCRAINA: LAVROV, NOSTRA POSIZIONE CHIARA E PRECISA, LA DIREMO IN ALASKA

sergei lavrov arriva in alaska con una felpa con la scritta cccp 1

(LaPresse) - Mosca dichiarerà chiaramente la sua posizione durante i colloqui russo-statunitensi in Alaska, e molto è già stato fatto in tal senso durante le visite dell'inviato speciale statunitense Steve Witkoff. Così il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, secondo quanto riporta l'agenzia Tass.

 

"Non attraversiamo i ponti prima di arrivare a loro. Sappiamo di avere argomenti e la nostra posizione è chiara e precisa. La spiegheremo", ha dichiarato in un commento al canale televisivo Rossiya-24."Molto è già stato fatto qui durante le visite di Steve Witkoff. Il presidente ne ha già parlato. Witkoff ha parlato a nome del presidente [degli Stati Uniti] Donald Trump.

 

sergei lavrov in alaska

Ci auguriamo di continuare questa utile conversazione", ha affermato il ministro.L'incontro del 15 agosto ad Anchorage sarà il primo colloquio faccia a faccia tra Putin e Trump da giugno 2021, quando Putin incontrò l'allora presidente degli Stati Uniti Joe Biden a Ginevra. Sarà anche la prima visita di un leader russo in Alaska, venduta agli Stati Uniti nel 1867 per 7,2 milioni di dollari.

 

Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha dichiarato giovedì che l'incontro tra Putin e Trump sarà aperto da un colloquio individuale, a cui, oltre ai leader, prenderanno parte solo interpreti. Secondo lui, il tema centrale dell'incontro sarà la risoluzione della crisi ucraina, ma Putin e Trump affronteranno anche "compiti più ampi per garantire la pace e la sicurezza, nonché le attuali e più urgenti questioni internazionali e regionali".

 

 

 

 

 

la felpa con scritta cccp indossata da sergei lavrov in alaska

PUTIN È PRONTO PER L'ALASKA, MA SULL'UCRAINA NON CAMBIA IDEA

Estratto dell’articolo di Micol Flammini per “il Foglio”

 

Vladimir Putin è pronto per l’Alaska. Il suo consigliere per la politica Estera Yuri Ushakov ha comunicato nel dettaglio il programma del capo del Cremlino: […] prima i due presidenti parleranno faccia a faccia, con i soli interpreti al loro fianco. Poi si riuniranno le delegazioni. Infine, Trump e Putin terranno una conferenza stampa congiunta nella base di Elmendorf-Richardson, affacciata sulla Siberia.

 

La delegazione del Cremlino sarà composta da Ushakov, dai  ministri degli Esteri Sergei Lavrov,  della Difesa Andrei  Belousov, delle Finanze Anton Siluanov e dal direttore del Fondo russo per gli investimenti all’estero Kirill Dmitriev. La formazione della delegazione è interessante: la presenza di Ushakov e di Lavrov è d’obbligo,  di Belousov è formale, mentre quella di Dmitriev e Siluanov dimostra che il Cremlino ha voglia di parlare di affari e sanzioni.

 

donald trump vladimir putin

Gli Stati Uniti hanno temporaneamente sospeso le sanzioni russe sulle transazioni necessarie a organizzare il vertice. L’esenzione scadrà il 20 agosto, ed è stato un modo per agevolare l’incontro, sul quale il presidente americano ha già detto che esiste il 25 per cento di possibilità che andrà male.

 

Trump è ottimista,  sui confini è sicuro che “sarà un dare e avere”, mentre per il quotidiano britannico Telegraph gli Stati Uniti sono pronti a mettere a disposizione della Russia le proprie risorse naturali e di offrire la fine delle sanzioni, anche sull’aviazione,  pur di avere un accordo.

 

PUTIN E WITKOFF AL CREMLINO

Il segretario americano al Tesoro Scott Bessent sta  valutando compromessi economici da offrire alla Russia per accelerare i negoziati, ma nell’immediato […] Trump ha già in mente due successi da intascarsi: ottenere un cessate il fuoco in Ucraina e il via libera per organizzare un vertice a tre, in cui far sedere allo stesso tavolo Putin e Zelensky. Tutti e due gli obiettivi auspicati dal presidente americano hanno un grado di complessità molto alto.

 

[…] In teoria un’intesa esiste, è sul tavolo, e il Cremlino ha già avuto modo di farsene un’idea durante la visita di Steve Witkoff a Mosca la scorsa settimana. L’inviato speciale di Trump ha portato con sé una proposta, di cui finora sono usciti dettagli spifferati o immaginati.

 

DONALD TRUMP E VLADIMIR PUTIN AL VERTICE APEC IN VIETNAM DEL 2017

Per Putin il vertice è un colpo positivo, soprattutto alla sua immagine internazionale e, al di là della necessità di uscire dall’isolamento economico, qualcosa della proposta di Witkoff deve essergli piaciuto davvero per accettare un vertice organizzato in tempi così rapidi. Il capo del Cremlino verrà accolto in una base americana, stringerà la mano a Trump, e questi due  elementi hanno il potere di normalizzarlo.

 

I due obiettivi che si è posto Trump scontentano però una parte consistente dell’opinione pubblica russa. La guerra di Putin contro l’Ucraina è diventata una guerra della Russia tutta contro l’Ucraina, con una parte di commentatori molto seguiti e ascoltati che non vogliono la fine della guerra.

 

la situazione in ucraina alla vigilia del vertice in alaska 1

Aleksandr Dugin, il filosofo di estrema destra al quale spesso viene attribuita un’influenza sul capo del Cremlino molto maggiore rispetto alla realtà, ha commentato: “Il vero successo sarebbe se Trump e Putin non menzionassero neppure l’Ucraina. Ci sono tante cose importanti di cui parlare”.

 

Oltre a Dugin, anche i corrispondenti militari russi sono contrari a un cessate il fuoco.  I corrispondenti militari russi  accompagnano l’esercito e sostengono le sue azioni, sono dei propagandisti, spesso scontenti delle decisioni di Putin sul campo di battaglia. La Komsomolskaya Pravda, uno dei giornali più interni al potere russo e, secondo la testata di inchiesta The Insider, il più letto da Putin, ha pubblicato l’opinione di Aleksandr Kots, […] che dice: “Non facciamoci illusioni, la guerra non finirà venerdì”.

 

DONA AL TRUMP - MEME SU VOLODYMYR ZELENSKY BY EMILIANO CARLI

Kots spiega che questo è un momento propizio per la Russia sul campo di battaglia e fermarsi  vorrebbe dire ripetere lo stesso errore del 2014: lasciare agli ucraini e agli europei il tempo per riarmarsi.

 

[…] Putin è soddisfatto del suo vertice con Trump, gli piace definirlo “bilaterale”, sottolineando che è una questione tra  Russia e   Stati Uniti, ma prima di partire per il suo viaggio di otto ore verso Anchorage (quello di Trump durerà leggermente meno) ha ripetuto che la posizione di Mosca  non è cambiata  e devono essere eliminate le cause che hanno generato il conflitto. Questa è la formula russa per dire che l’Ucraina deve essere disarmata  per un futuro  attacco. I russi, invece, continueranno a vivere nell’idea di uno stato di assedio permanente.

la situazione in ucraina alla vigilia del vertice in alaskaZELENSKY E TRUMP AL VERTICE NATO DELL'AJA VIGNETTA ELLEKAPPA - TRUMP E LA PACE IN UCRAINADISARMANTE E DISARMATO - TRUMP E ZELENSKY - VIGNETTA BY GIANNELLIDONALD TRUMP - VOLODYMYR ZELENSKY - TERRE RARE UCRAINA MINERALI sergei lavrov arriva in alaska con una felpa con la scritta cccpsergei lavrov arriva in alaska con una felpa con la scritta cccp

 

Ultimi Dagoreport

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”

flavio cattaneo ignazio la russa giorgia meloni carlo calenda matteo salvini

DAGOREPORT - IL CONTESTO IN CUI È ESPLOSO LO SCONTRO-CON-SCAZZO TRA CARLO CALENDA, E L’AD DI ENEL, FLAVIO CATTANEO, HA COLPITO GLI HABITUÉ DEI PALAZZI ROMANI - IL DURO SCAMBIO NON È AVVENUTO IN UN TALK DE LA7, BENSÌ A UN GALLONATISSIMO CONVEGNO DI COLDIRETTI, LA FILO-GOVERNATIVA ASSOCIAZIONE CHE RAGGRUPPA 1,6 MILIONI DI IMPRENDITORI AGRICOLI (LA PRIMA USCITA PUBBLICA DI MELONI PREMIER FU A UN CONVEGNO COLDIRETTI) - L’INVITO AL CALENDA FURIOSO, DA MESI SMANIOSO DI ROMPERE LE OSSA A CATTANEO, È STATO “LETTO” NEI PALAZZI ROMANI COME UN SEGNO DI “DISTACCO” TRA LA STATISTA DELLA SGARBATELLA E L’AD DI ENEL, IL CUI MANDATO SCADE LA PROSSIMA PRIMAVERA DEL 2026 – E QUANDO IN UN SUCCESSIVO TWEET CALENDA COINVOLGE I GRAN MENTORI DELL'INARRESTABILE CARRIERA DI CATTANEO, LA RUSSA E SALVINI, SI ENTRA IN QUEL LUNGO E SOTTERRANEO CONFLITTO DI POTERE CHE FECE SBOTTARE ‘GNAZIO: “GIORGIA VUOLE CONTROLLARE TUTTO: PALAZZO CHIGI, IL SUO PARTITO, QUELLI DEGLI ALTRI, MA È IMPOSSIBILE’’ -  ORA IL DESTINO CINICO E BARO VUOLE CHE SUL CAPOCCIONE DI CATTANEO, OLTRE ALLA MANGANELLATA DI CALENDA, SIA ARRIVATO UNO SGRADITO OSPITE, UN NON IDENTIFICATO SPYWARE CHE L’HA SPIATO NOTTE E DÌ... - VIDEO - LA VIGNETTA ANTI-CALENDA DI "OSHO": "A PROPOSITO DE UTILI, VOLEMO PARLA' DELL'UTILITÀ DI AZIONE?"

chiara appendino roberto fico giuseppe conte vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - GENTILE CHIARA APPENDINO, È CONSAPEVOLE CHE IN POLITICA, COME NELLA VITA, ‘’NON SI PUÒ AVERE LA SIRINGA PIENA E LA MOGLIE IN OVERDOSE”? MA E' DAVVERO CONVINTA CHE, CON UN M5S “PIÙ AUTONOMO DAL PD”, IL PARTITO DI CONTE SAREBBE RIUSCITO A SVENTOLARE LE CANDIDATURE DI TRIDICO IN CALABRIA E DI FICO IN CAMPANIA, DOVE NEL 2020 M5S HA PRESO IL 9,9% MENTRE DE LUCA INTASCÒ IL 69,4%? – OGGI LA VITTORIA DI FICO, FINO A IERI DATA PER SICURA, STA TROVANDO UNA STRADA ACCIDENTATA - A SALVARE LA BARACCA CI DOVRÀ PENSARE LO SCERIFFO DI SALERNO – COME ELLY, CHE DOPO AVERLO DISPREZZATO, E' SCESA A MITI CONSIGLI, ANCHE FICO DEVE ACCETTARE LE “PRIORITÀ” DI DE LUCA OPPURE VERRÀ ABBANDONATO AL SUO DESTINO DI PERDENTE, FACENDO FELICE IL CANDIDATO DI FRATELLI D’ITALIA, EDMONDO CIRIELLI...

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO