
DAGOREPORT: SINISTR-ELLY COLTELLI! LA SCHLEIN PENSA DI IMBRIGLIARE LA MINORANZA RIFORMISTA CON UN CONGRESSO DOPO LE REGIONALI DI AUTUNNO, MA NON FA I CONTI CON LA REALTÀ DEL CORPACCIONE DEM. PIÙ DELLA METÀ DEGLI ISCRITTI AL PD, INFATTI, HA UN ORIENTAMENTO RIFORMISTA, DIVERSO DA QUELLO DELLA ATTUALE SEGRETARIA E MOLTI ESPONENTI DI PESO DEL PARTITO SONO SCHIERATI SU POSIZIONI A LEI AVVERSE, A INIZIARE DA VINCENZO DE LUCA, CHE TUONA: “NON CONSENTIREMO CHE LA CAMPANIA TORNI NELLA PALUDE NELLA QUALE ERA DIECI ANNI FA”. IL CONGRESSO PER ELLY PUÒ DIVENTARE UNA ROULETTE RUSSA IN CUI RISCHIA DI SPACCARE IL PARTITO...
DAGOREPORT
Elly Schlein smania di avere il controllo assoluto del Pd per lanciare la sua corsa a Palazzo Chigi e studia piani e strategie per imbrigliare l'ala riformista che minoranza non è.
Il piano prevede di sfangarla ai referendum, non raggiungendo il quorum sì ma con un risultato tale da garantirle un buon bottino politico. Poi testa bassa fino al congresso anticipato, da chiamare entro gennaio 2026, dopo le regionali di autunno (in cui Elly spera di vincere tutte e sei le regioni che andranno al voto).
L’obiettivo è quello di un plebiscito da un milione di voti. Ma qui Elly non fa i conti con la realtà del corpaccione dem. Più della metà degli iscritti al Pd, infatti, ha un orientamento diverso da quello della attuale segretaria, tanto è vero che alle ultime primarie gli aveva preferito il riformista Stefano Bonaccini. Altro dato che la segretaria con una fidanzata e tre passaporti non considera.
Sono schierati su posizioni a lei avverse molti esponenti di peso del partito, da Matteo Ricci nelle Marche, a Antonio Decaro in Puglia, da Graziano Delrio in Emilia-Romagna al duplex Lorenzo Guerini e Lia Quartapelle in Lombardia fino al battitore libero Vincenzo De Luca. Non sono generali senza esercito ma politici con un seguito elettorale, che portano e smuovono voti nelle rispettive realtà locali.
eugenio giani foto michele monasta
In questo scenario pieno di insidie, l'arroganza di Schlein è costretta a muoversi in punta di piedi.
In Campania, in vista delle Regionali, non c’è alcun accordo con il governatore uscente Vincenzo De Luca che ringhia contro la segretaria, sua grande nemica: “Non consentiremo che la Regione torni nella palude nella quale era dieci anni fa”.
Per Elly il congresso può diventare una roulette russa nella quale rischia di entrare da vincitrice annunciata e uscire con le pive nel sacco…
DE LUCA, "NON PERMETTERÒ CHE LA CAMPANIA RIDIVENTI UNA PALUDE"
(ANSA) - "A Roma i politici ragionano rispetto alle istituzioni come se fossero merce di scambio. Uno a me, uno a te, nessuno che stia pensando ai problemi concreti del territorio.
Per quello che mi riguarda, ribadisco ancora, noi non consentiremo che la Regione Campania torni nella palude nella quale era dieci anni fa". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca dal palco nel corso di Industria Felix, evento itinerante per le imprese. Il governatore ha rivendicato il lavoro svolto, prima del quale la Campania era "una palude - ha detto agli imprenditori - che vi vedeva in una solitudine totale, non sapevate neanche con chi diavolo parlare.
Altro che gli investimenti e i bandi a favore del rinnovamento tecnologico e del risparmio energetico, che è un'altra delle grandi emergenze che pensiamo di affrontare visto che abbiamo un 40% in più di costi dell'energia rispetto ai nostri concorrenti europei, non cinesi. Allora, noi faremo di tutto per impedire che la Campania torni ad essere una palude burocratica. E vi chiediamo ovviamente di accompagnarci in questa battaglia che serve a voi".
elly schlein manifestazione contro il remigration summit a milano foto lapresse
"A me personalmente converrebbe darmi uno standard di vita tranquillo, pensare a fare come tanti miei colleghi le cerimonie, andare in giro per il mondo, curare il sistema di relazioni.
Perché intossicarsi la vita, perché farsi scoppiare il fegato? Ma ognuno nella sua vita si dà il livello di coerenza che ha la forza di reggere. Io sono abituato a lavorare così per cambiare la realtà, per fare il mio dovere nei confronti di chi mi ha dato l'onore di governare questa Regione. Continueremo a combattere se Dio vorrà e soprattutto se avremo il vostro aiuto, nel vostro interesse", ha concluso.
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