andrea delmastro delle vedove

RIUSCIRÀ IL GOVERNO A RISOLVERE IL SOVRAFFOLLAMENTO DELLE CARCERI? IL SOTTOSEGRETARIO ALLA GIUSTIZIA DELMASTRO VUOLE SPOSTARE I DETENUTI TOSSICODIPEDENTI DALLA GALERA ALLE COMUNITÀ DI RECUPERO – SU OLTRE 56 MILA PERSONE DETENUTE 20 MILA HANNO PROBLEMI LEGATI ALLA DROGA – DALLA MANCANZA DI FONDI, ALL’ASSENZA DI SPAZI ADATTI PER I DETENUTI NELLE CLINICHE, TUTTI I NODI DEL PIANO DI DELMASTRO

Estratto dell’articolo di Grazia Longo per “la Stampa”

 

ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE

Risolvere il sovraffollamento carcerario italiano spostando i detenuti tossicodipendenti in strutture e comunità protette a loro dedicate. È questa l'idea lanciata dal sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, in un'intervista al Messaggero e ribadita ieri al termine di una visita al carcere di Marassi, a Genova.

 

Un'iniziativa condivisa dal governo, e soprattutto dal ministro Carlo Nordio, che nasce dall'intenzione «sempre rivendicata da Giorgia Meloni di raggiungere non solo la certezza della pena ma anche un'offerta di maggiori garanzie ai cittadini». […]

ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE 1

 

Delmastro ribadisce che «le carceri italiane sono ampiamente sovraffollate. Secondo gli ultimi dati, risalenti allo scorso febbraio, a fronte di una capienza regolare di 51.285, i detenuti sono 56.319. E di questi, stando alla relazione annuale al Parlamento, il 30% sono tossicodipendenti».

 

Secondo i dati forniti dal Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria), aggiornati al 28 febbraio, dei 56.319 detenuti 2.425 sono donne e 17.650 gli stranieri. I tossicodipendenti sono 20.700 di cui 7.258 sono stranieri e le donne sono 586. La dipendenza dalla droga incide anche sui suicidi, basti pensare che, su 84 casi di detenuti che si sono tolti la vita nel 2022, il 60 per cento aveva problemi con la tossicodipendenza.

 

andrea delmastro

Il progetto di Delmastro e Nordio potrebbe vedere la luce a medio termine: a maggio dovrebbero essere previsti disegni di legge con misura urgente e potrebbe rientravi il piano dei detenuti tossicodipendenti trasferiti in strutture ad hoc. Ma ci sono ancora vari problemi da risolvere, a partire da quello della copertura economica. […]».

 

[…] Aldo Di Giacomo, segretario generale Spp (Sindacato polizia penitenziaria) pur approvando l'iniziativa di Delmastro punta l'attenzione «sulla carenza di comunità esterne sufficienti ad accogliere i detenuti. Si rischia di fare un po' come con i detenuti malati psichiatrici: con la chiusura degli ospedali psichiatrici non tutti possono essere seguiti in maniera adeguata.

INFORMATIVA DI CARLO NORDIO ALLA CAMERA SUL CASO COSPITO

 

E inoltre c'è la questione della volontà di guarire dalla tossicodipendenza: su quasi 21 mila detenuti che hanno problemi con la droga, solo 8 mila vogliono realmente curarsi. Quindi il problema rimane aperto. Per non parlare, infine, dell'aspetto della copertura finanziaria per ora non consolidata».

Ultimi Dagoreport

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...