giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano francesco cancellato

CHI HA SPIATO IL DIRETTORE DI “FANPAGE”, FRANCESCO CANCELLATO? LA RISPOSTA CE L’HANNO GLI ISRAELIANI! I VERTICI DELLA SOCIETÀ “PARAGON”, CHE PRODUCE LO SPYWARE GRAPHITE, UTILIZZATO PER “MONITORARE” IL GIORNALISTA, RIVELANO AL COPASIR DI POTER RINTRACCIARE LE ATTIVITÀ SVOLTE CON IL LORO PROGRAMMA, TRAMITE I LORO DATABASE (CHE, A DIFFERENZA DI QUANTO SI PENSAVA, SI TROVANO ANCHE IN ITALIA E NON SOLO ALL'ESTERO) - PICCOLO PROBLEMA: POSSONO ACCEDERE A QUELLE INFORMAZIONI SOLO I CLIENTI. CIOÈ LO STATO, CHE PERÒ NEGA DI AVER MESSO SOTTO CONTROLLO IL CELLULARE DEL GIORNALISTA (PROPRIO PER QUESTA RAGIONE, PARAGON HA SOSPESO I CONTRATTI CON I SERVIZI TRICOLORE)

1. PARAGON AL COPASIR: “NEI DATABASE INFO SUGLI SPIATI ITALIANI”

Estratto dell’articolo di Giacomo Salvini e Valeria Pacelli per “il Fatto quotidiano”

 

francesco cancellato

C’è una strada percorribile per sapere chi ha spiato con uno spyware israeliano il direttore di Fanpage.it, Francesco Cancellato. Ed è quella di chiedere a Paragon Solution, la società produttrice del software Graphite, utilizzato per monitorare gli attivisti della ong Mediterranea. E forse anche il giornalista.

 

L’azienda di Tel Aviv può rintracciare nei database le attività svolte con i propri sistemi. Questo avrebbero detto i rappresentanti di Paragon mercoledì al Copasir. […] in sostanza, hanno confermato che i loro clienti sono enti governativi. In Italia, come all’estero. Hanno anche spiegato che le attività svolte con il software Graphite sono rintracciabili tramite i loro database.

 

spyware Paragon

Un passaggio questo che ha fatto riflettere alcuni che lo hanno ascoltato. Soprattutto su un aspetto, ossia la segretezza delle informazioni sull’utilizzo di un software in mano ai Servizi segreti, ma del quale possono sapere molto anche soggetti privati stranieri.

 

Il punto è che, secondo quanto ricostruito dal Fatto, per evitare di portare fuori notizie riservate, in passato, sarebbe stata creata una sorta di schermatura: ogni numero intercettato corrisponderebbe a un codice e nei database della società risulterebbe solo questo e non dunque il telefonino target.

 

giorgia meloni alfredo mantovano

Solo l’intelligence dunque potrebbe rivelare all’azienda a cosa corrisponda quel numero identificativo. Con i propri database […] la società potrebbe provare a risalire a chi ha istallato il software nel cellulare di Cancellato. Ma chi può chiedere di effettuare queste ricerche, però, ha spiegato sempre Paragon, sono solo i clienti. Ossia l’Italia.

 

E qui si crea il cortocircuito: perché il governo pubblicamente e l’intelligence segretamente davanti al Copasir hanno confermato di non sapere nulla dello spyware trovato nel cellulare del giornalista. Diverso il caso degli attivisti, come il fondatore di Mediterranea Luca Casarini, ma anche David Yambio e Beppe Caccia. Nel loro caso c’è la certezza che siano stati monitorati dai Servizi segreti.

 

FRANCESCO CANCELLATO

[…] Dopo le dichiarazioni al Copasir, si scopre ora che Paragon potrebbe risolvere il mistero Cancellato. L’Italia potrebbe chiedere alla società di ricercare nei suoi database. Il che però significherebbe anche ammettere che le questioni italiane sono affari di società private di Tel Aviv.

 

2. PARAGON, I SERVER IN ITALIA “SI PUÒ SAPERE CHI SPIAVA”

Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco e Giuliano Foschini per “la Repubblica”

https://www.repubblica.it/cronaca/2025/04/11/news/paragon_server_italia-424120741/

 

luca casarini

[…] Paragon, hanno spiegato, non ha mai venduto il suo software ad attori “non statali”. All’estero come in Italia. La sospensione del contratto è arrivata dopo le notizie di stampa che raccontavano l’uso «fuori dalla policy» nei confronti, cioè, di attivisti e di giornalisti.

 

Una sospensione che per il momento resta tale: il contratto è sospeso almeno fino al termine di quella che l’azienda ha chiamato una “due diligence” ma che in realtà è una vera indagine che il Copasir sta compiendo e che si concluderà nelle prossime settimane con la relazione al parlamento.

 

La questione gira attorno alle intercettazioni effettuate sugli attivisti di Mediterranea e sul giornalista Francesco Cancellato, direttore di Fanpage. Se infatti […] è provato che sono state effettuate, con tutte le autorizzazioni del caso, intercettazioni preventive, in un lavoro di contrasto sull’immigrazione clandestina,su Luca Casarini e altri esponenti dell’Ong, resta il caso Cancellato.

 

LO SPIONAGGIO SUI GIORNALISTI - VIGNETTA BY ELLEKAPPA

Governo e Servizi hanno negato di aver mai ascoltato il direttore di Fanpage. Paragon ieri ha escluso che possano averlo fatto agenzie private perché il software non era e non poteva essere loro in uso.

 

Chi allora? È una domanda che si stanno ponendo anche le procure che indagano sulla vicenda Paragon. La direzione nazionale antimafia ha preso il coordinamento delle indagini nate dalle denunce degli “spiati” in tutta Italia (Roma, Napoli, Bologna, Palermo e Venezia). Ci sono state già diverse riunioni nelle quali si è fatto un punto e ci si è divisi i compiti su come muoversi. Da quanto risulta a Repubblica, sono in attesa di ricevere alcuni elementi e, a stretto giro, si procederà con delle richieste di rogatorie per ottenere i dati da Paragon. Potrebbero però non essere necessarie.

 

GIOVANNI CARAVELLI - FOTO LAPRESSE

In un primo momento si era detto che i server della società fossero soltanto all’estero (è uno dei motivi per cui le procure non avrebbero potuto utilizzare il software) e, dunque, da fuori Italia devono arrivare le informazioni per ricostruire una vicenda complessa.

 

In realtà la società ha spiegato che la risposta può arrivare anche dall’Italia: i database vengono dati anche a chi acquista il servizio (costosissimo: 30 milioni di euro vale il contratto firmato con i Servizi ha scritto Il Fatto quotidiano) e dunque per sapere chi ha spiato Francesco Cancellato potrebbe bastare chiedere alla nostra intelligence.

 

BEPPE CACCIA

Non è scontato però che la risposta possa arrivare. Perché i Servizi hanno sempre negato che Cancellato sia stato un target. E, proprio al Copasir, sono state sollevate una serie di distinguo tra le attività fatte sul telefono di Cancellato e quelle di Casarini e gli altri di Mediterranea.

 

Su tutto questo proverà a fare un po’ di chiarezza anche il Comitato per la sicurezza che nel giro di due settimane dovrebbe consegnare al Parlamento la relazione in cui si fa il punto sulle audizioni e si indicano anche le strade da intraprendere per regolamentare un sistema – quello dei captatori informatici – che invece al momento è assai deregolamentato. È l’obiettivo che si è posto anche Giovanni Melillo, il numero uno della Dna, non a caso, ha assunto il coordinamento delle diverse indagini.

francesco cancellatoBEPPE CACCIA LUCA CASARINI don Mattia Ferrari e luca casarini

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