giuseppe conte luigi di maio nicola zingaretti

SPOSTATI CONTE, FACCI VEDERE IL PD CHE SI SCANNA - ''ORMAI SIAMO ZERBINI DEL M5S''. DAL CONTAGIO DI ZINGARETTI, I DEM SONO SPARITI DALLA SCENA POLITICA, OCCUPATA DAL PREMIER, E ULTIMAMENTE DA DI MAIO CHE OGNI SERA SI FA IMMORTALARE DAI TG MENTRE IN AEROPORTO SCARICA MASCHERINE DEI SUOI AMICI CINESI, E NEL FRATTEMPO HA INFILATO LA FARNESINA NELLA REGIA DEI PRESTITI ALLE IMPRESE

NICOLA ZINGARETTI DOPO IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS

Laura Cesaretti per “il Giornale

 

«Il Pd è una pentola in ebollizione». L' ennesimo, estenuante braccio di ferro nella maggioranza, che ha portato a un lunghissimo slittamento del decreto liquidità, annunciato lunedì come svolta epocale e «poderosa» da Conte ma arrivato alla firma del Quirinale solo nella notte di mercoledì, lascia uno strascico di veleni tra dem e Cinque Stelle, e dentro lo stesso Pd.

 

Nel gruppi parlamentari, descritti dall' interno come «pentola in ebollizione», si respira esasperazione. «Qui il governo si scordi di far passare quel decreto in modo indolore», avvertono a Montecitorio. I punti critici sono molti, due su tutti: il cedimento a Di Maio, che è riuscito ad imporre una doppia regia Economia-Farnesina sulla distribuzione dei prestiti alle imprese, e quello «alle banche».

LUIGI DI MAIO SCARICA MASCHERINE

 

Spiega chi ha seguito la formazione del testo: «La linea di faglia è a Via XX Settembre, e rischia di scoppiare. Il tema è il totale dominio della burocrazia del ministero che marcia di conserva con Abi rischiamo misure che fanno un favore alle banche, anzichè inondare di liquidità il mercato».

 

Le proteste interne si riversano sui Cinque Stelle e su Conte, certo, ma anche sul segretario Zingaretti «appiattito sul premier più dei grillini», sul capo delegazione dem al governo Franceschini («Non esiste, non parla da settimane, non partecipa alle trattative».

LUIGI DI MAIO SCARICA MASCHERINE

«Franceschini? Rivolgiamoci a 'Chi l' ha Visto'», sono le battute che si scambiano sulle chat interne i parlamentari), sul ministro dell' Economia Roberto Gualtieri. «Siamo diventati lo zerbino dei Cinque Stelle, ci beviamo ogni cosa: glu glu glu...», si sfoga una deputata.

 

«Stiamo attivamente agevolando il ritorno in campo di Di Maio, che vuole riprendersi il controllo del partito». Il forsennato protagonismo del ministro degli Esteri, che passa le sue giornate all' aeroporto di Pratica di Mare ad accogliere «aiuti esteri» che si vanta di aver ottenuto, e che tutte le sere si fa intervistare mentre scarica alacremente pacchi di mascherine cinesi dai compiacenti Tg della Rai, sta irritando persino il sonnolento Nazareno, che anche per questo sta minacciando una resa dei conti con i vertici di Viale Mazzini.

 

Persino il pacatissimo capogruppo alla Camera, Graziano Delrio, manda messaggi poco concilianti al governo, che si barrica dietro il «comitato scientifico» per proseguire la paralisi del lockdown che sta stremando il sistema produttivo. E rilancia con forza l' ipotesi di una «cabina di regia» che Conte (sempre atterrito dall' ombra di Draghi) teme come commissariamento.

roberto gualtieri si congratula con giuseppe conte per l'informativa sul mes

 

Com' è in effetti nelle intenzioni di molti, preoccupati dalla debolezza di un esecutivo incapace, si teme, di affrontare una durissima ripresa. «Pianifichiamo una transizione a rischio controllato, che è poi l' unica possibile. Ma facciamolo subito», dice in un colloquio con Il Foglio Delrio, che propone «un coinvolgimento delle migliori intelligenze del Paese in un progetto di pianificazione prudente ma determinata della riapertura».

 

E a Conte, nascosto dietro il parere degli scienziati, dice: «I consigli dei virologi ed epidemiologi sono preziosissimi», ma ora «è arrivato il momento di ascoltare anche le istanze dei sindacati, degli imprenditori, degli economisti» che dicono che «si deve lavorare tutti insieme, sapendo che i diritti, come lavoro e salute, si rafforzano quando sono contemperati tra loro». Pertanto, prosegue il capogruppo dem, «un Paese come l' Italia non può rassegnarsi all' idea che non si possa rimettere in moto il suo sistema produttivo con tutte le accortezze del caso, differenziando tra regioni e regioni, per classi di età e per categorie d' impianti», come chiedono le Confindustrie del Nord.

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)