licia ronzulli antonio tajani silvio berlusconi marta fascina

FORZA ITALIA, FORZA MARTA! - BERLUSCONI HA CONVOCATO A ARCORE, PER SABATO A PRANZO, TUTTI I MINISTRI DI FORZA ITALIA (MA NON I CAPIGRUPPO) – PARTIRA’ LA RIORGANIZZAZIONE DEL PARTITO IN VISTA DELLE EUROPEE SECONDO LA NUOVA LINEA FILO-MELONIANA DETTATA DALLA MOGLIE MORGANATICA MARTA CON LA BENEDIZIONE DI MARINA BERLUSCONI – IN ASCESA I GIOVANISSIMI DELL’AREA FASCINA ALESSANDRO SORTE, STEFANO BENIGNI, TULLIO FERRANTE - IL PROBLEMA PER IL CAV È NON UMILIARE RONZULLI E I SUOI FEDELISSIMI PER EVITARE SCISSIONI…

Estratto dell'articolo di Tommaso Labate per il “Corriere della Sera”

MARTA FASCINA SILVIO BERLUSCONI

 

«D’ora in poi cambierà il modo di stare dentro questo partito, perché davanti abbiamo un obiettivo molto importante e un anno solo per realizzarlo. Niente più atmosfere di guerra, liti personali o cose simili. 

 

(...)

 

Villa San Martino, Arcore.

 

Mancano poco più di quarantott’ore al pranzo di sabato con la delegazione dei ministri forzisti del governo Meloni e la meticolosità con cui il padrone di casa lo sta istruendo fa somigliare l’evento più a un summit di quelli che lasciano il segno che non a un’amichevole, per giunta giocata in casa. Ci tiene tantissimo, Silvio Berlusconi, al momento in cui lui e Marta Fascina si troveranno di fronte Antonio Tajani, Maria Elisabetta Alberti Casellati, Gilberto Pichetto Fratin, Anna Maria Bernini e Paolo Zangrillo. E non tanto, o non solo, perché alcuni di questi lo rivedranno in carne e ossa per la prima volta dopo parecchi mesi.

silvio berlusconi marta fascina

 

Quanto perché, avviando quel processo di riorganizzazione di Forza Italia in cui sono previste tappe anche lunghe e delicate, il Cavaliere vuole imprimere nella testa di tutti che «di liti e guerre personali non voglio più sentire parlare», come ha anticipato ai fedelissimi nelle ultime ore.

 

Berlusconi ha un obiettivo a medio termine e un itinerario per arrivarci. L’obiettivo è «raggiungere a tutti i costi il 10 per cento alle elezioni europee dell’anno prossimo», la doppia cifra per ridurre il gap da Fratelli d’Italia e sperare di guadagnare ben altro tipo di agibilità politica all’interno della maggioranza. L’itinerario per arrivarci passa dal presentarsi ai nastri di partenza di una campagna elettorale che si annuncia lunghissima senza quei venti di guerra — veri, verosimili o anche solo presunti — che agitano da mesi gli animi del gruppo dirigente forzista, a tutti i livelli.

 

marta fascina silvio marina berlusconi

La decisione di ricevere i ministri del governo parte da questo presupposto, far sentire «tutti coinvolti nel delicato processo di riorganizzazione interna»; e segnalare urbi et orbi che non esistono divisioni tra il governo e il partito — leggasi, tra l’area governativa a guida Tajani e l’ala del partito dei nuovi dirigenti legati a Fascina — perché, e il Cavaliere lo ripeterà allo sfinimento anche quando si ritroverà davanti i ministri, «siamo tutti sulla stessa barca».

 

Il riassetto interno, molto presto, prevederà un cambio nell’architrave istituzionale del partito, con la nomina di tre coordinatori di altrettante macroaree nazionali, Nord, Centro e Sud.

 

silvio berlusconi e marta fascina ascoltano il discorso di giorgia meloni

Ma già sabato qualche nuovo ingresso nell’organigramma nazionale potrebbe essere annunciato, visto che due esponenti dell’area che fa riferimento a Tajani — il vicecapogruppo vicario alla Camera Raffaele Nevi e il deputato Andrea Caroppo — sono in pole position per fare un piccolo avanzamento nel loro cursus honorum. Se così fosse, si andrebbero ad aggiungere a quel pacchetto di mischia di giovanissimi dell’area Fascina — Alessandro Sorte, Stefano Benigni, Tullio Ferrante — già promossi al rango di alti dirigenti, tanto nel partito (Sorte è coordinatore della Lombardia, Benigni il capo dei giovani azzurri), quanto nel governo (Ferrante è sottosegretario alle Infrastrutture).

 

licia ronzulli giorgio mule

La lunga marcia verso il miraggio della doppia cifra alle Europee inizia insomma sabato a pranzo. Berlusconi, Fascina, Tajani e i ministri sono i commensali, anche se non è detto che all’ultimo secondo non venga aggiunto qualche altro posto a tavola. È probabile che, trovandoseli tutti davanti, il Cavaliere torni a insistere sulla ricerca per i nomi da candidare l’anno prossimo, visto che la sua scrivania è ormai invasa da curriculum e profili di gente pronta a spendersi nella caccia grossa alle preferenze.

 

Il nome del capolista in tutte le circoscrizioni, nei desiderata dell’ex presidente del Consiglio, c’è già. Ed è lui stesso. Forse gli toccherà finanziare tutta la campagna, com’è stato per le ultime Politiche con una spesa — come ha testimoniato ieri l’agenzia Adnkronos — di oltre 42mila euro. Per le risorse della casa, in fondo, neanche troppo.

antonio tajani

Ultimi Dagoreport

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA… 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

DAGOREPORT – OCCHIO ELLY: TIRA UNA BRUTTA CORRENTE! A MILANO, LA FRONDA RIFORMISTA AFFILA LE LAME: SCARICA QUEL BUONO A NIENTE DI BONACCINI, FINITO APPESO AL NASO AD APRISCATOLE DELLA DUCETTA DEL NAZARENO – LA NUOVA CORRENTE RISPETTA IL TAFAZZISMO ETERNO DEL PD: LA SCELTA DI LORENZO GUERINI A CAPO DEL NUOVO CONTENITORE NON È STATA UNANIME (TRA I CONTRARI, PINA PICIERNO). MENTRE SALE DI TONO GIORGIO GORI, SOSTENUTO ANCHE DA BEPPE SALA – LA RESA DEI CONTI CON LA SINISTRATA ELLY UN ARRIVERÀ DOPO IL VOTO DELLE ULTIME TRE REGIONI, CHE IN CAMPANIA SI ANNUNCIA CRUCIALE DOPO CHE LA SCHLEIN HA CEDUTO A CONTE LA CANDIDATURA DI QUEL SENZAVOTI DI ROBERTO FICO - AD ALLARMARE SCHLEIN SI AGGIUNGE ANCHE UN SONDAGGIO INTERNO SECONDO CUI, IN CASO DI PRIMARIE PER IL CANDIDATO PREMIER, CONTE AVREBBE LA MEGLIO…

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…