grillo farage di battista di maio

RICORDATE IL M5S CONTRARIO ALL'EURO CHE AL PARLAMENTO UE SI ALLEÒ CON L'EUROSCETTICO NIGEL FARAGE E FLIRTAVA CON I GILET GIALLI FRANCESI? TUTTO PERDONATO. A STRASBURGO IL MOVIMENTO CINQUESTELLE VA VERSO IL GRUPPO SOCIALISTA. ADESSO SERVE L'OK DEL PD – DOPO IL CONTE BIS E L’ASSE CON I DEM, L'ACCORDO PUÒ ESSERE CHIUSO IN POCHI MESI: PONTIERI GIÀ AL LAVORO – SMERIGLIO, IL PIDDINO VICINO A ZINGARETTI: "PERÒ SERVONO CAUTELE E UNA DISCUSSIONE VERA"

Matteo Pucciarelli per “la Repubblica”

 

grillo farage

L'obiettivo è chiudere un accordo nel giro di qualche mese, ma le premesse sono più che buone affinché il M5S entri nella famiglia socialista del Parlamento europeo.

La capogruppo dei Socialisti e Democratici, la spagnola Iratxe García Pérez (Psoe), ha informalmente fatto sapere che non ci sono preclusioni all' ingresso dei 5 Stelle; ma con una postilla, cioè che l' ultima parola spetta al Pd. Se i compagni italiani daranno il via libera, allora si farà. I 145 eletti iscritti al gruppo socialista diventerebbero quindi 155, rafforzando il proprio ruolo di seconda forza europea dopo l' area centrista dei popolari.

 

Non si tratta ovviamente di una improvvisa conversione alle ragioni della socialdemocrazia da parte del Movimento, ma di sicuro da quando si è formato il Conte bis assieme a Pd e Leu anche in Europa i rapporti si sono consolidati. Non è più il M5S contrario all' euro del 2014 che una volta nel Parlamento Ue si alleò con l' euroscettico Nigel Farage e nemmeno quello che flirtava con i gilet gialli francesi del 2018.

 

di battista di maio

Oggi l' adesione al campo progressista appare chiara e i pontieri da entrambi le parti sono al lavoro da tempo. Dice Massimiliano Smeriglio (Pd), vicino a Nicola Zingaretti, che questo «è un passaggio politico fondamentale al quale però dobbiamo arrivare con la massima cautela, la discussione deve essere vera».

 

I socialisti possono esserci, insomma, ma non vogliono passare per un taxi da prendere al volo prima di metà legislatura europea, quando si rifanno le nomine nelle varie commissioni; commissioni che oggi vedono il M5S fuori da tutto perché non aderenti ad alcun gruppo, cosa assai penalizzante in Europa dal punto di vista regolamentare.

Certo l' ingresso dei 5 Stelle nei S&D avverrebbe con un gruppo distinto da quello del Pd, ognuno conserverebbe la propria identità.

 

«Non ci sono esiti preconfezionati di questo dialogo ma c' è la volontà di lavorare insieme per supportare un punto di vista progressista anche rispetto al recovery fund», ragiona il capodelegazione pd Brando Benifei. Anche Pierfrancesco Majorino dà ampi segnali di apertura: «Se c' è un' evoluzione dei 5 Stelle marcatamente europeista e verso il campo socialista e democratico la cosa per me è positiva.

ZINGARETTI

 

Ora però non facciamoci prendere dalla fretta. Dialoghiamo già spesso con diversi di loro al parlamento europeo, confrontiamoci ancora di più sui contenuti e le idee». Dopodiché il Pd vive già la propria fase pre-congressuale, con l' area ex renziana mai tenera con il M5S che tenta di riorganizzarsi, quindi è per questo che ci si va coi piedi di piombo anche in quel pezzo di partito ancorato all' idea di fronte progressista.

 

Quanto ai 5 Stelle, la loro collocazione naturale sarebbero stati i verdi, che però a dicembre hanno accolto quattro fuoriusciti di area "dibattistiana", atto considerato più di uno sgarbo visto che i rapporti di collaborazione andavano avanti da tempo. Ma lì in realtà sono entrate in gioco dinamiche geopolitiche di altro tipo: la famiglia ecologista è a forte trazione nordico-tedesca, con l' ingresso di tutti i 5 Stelle l' asse italo- francese avrebbe preso il sopravvento.

zingaretti di maio

 

Dopodiché già nella scorsa legislatura europea, la prima della storia del Movimento, nonostante il rapporto con Farage e il tentativo di ingresso nei liberaldemocratici, il M5S aveva votato in linea con i socialisti nel 71 per cento dei casi, la seconda affinità più alta dopo quella coi verdi per l' appunto (74 per cento). «La nostra delegazione adesso è convinta e compatta nella scelta di provare a percorrere questa strada in comune con i S&D», assicura il vicepresidente del Parlamento europeo Fabio Massimo Castaldo.

 

Aggiunge Laura Ferrara, anche lei 5 Stelle, che «questo percorso rafforza l' interesse nazionale in Europa dove nei prossimi mesi si dovranno prendere decisioni fondamentali come la riforma del Patto di Stabilità che dovrà assicurare più crescita e meno rigore e poi ricostruisce su basi nuove l' esperienza positiva del governo Conte, unico avamposto a Salvini e ai sovranisti. Con il Pd su lotta all' austerity, transizione ambientale, legalità e difesa dei diritti dei cittadini siamo in sintonia». Non è ancora un matrimonio quindi, ma una proposta di fidanzamento sì.

ZINGARETTI - CONTE - DI MAIO

 

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