LA STRATEGIA DELLA TENSIONE DEGLI 007 UCRAINI - L'ATTENTATO AL GENERALE RUSSO FANIL SARVAROV, LA CUI AUTO È STATA FATTA SALTARE IN ARIA CON IL TRITOLO, È UN MONITO A PUTIN E AI SUOI SGHERRI. I SERVIZI DI KIEV RIESCONO A COLPIRE ANCHE A MOSCA -DOPO L'ANNESSIONE DELLA CRIMEA, NEL 2014, L'INTELLIGENCE DI KIEV HA COSTRUITO UNA RAGNATELA DI CONTATTI DEGLI OPPOSITORI DI MAD-VLAD: TRA LORO ANCHE JIHADISTI, MAFIOSI E CONTRABBANDIERI CHE VENGONO USATI PER FAR FUORI GLI ALTI PAPAVERI DELL'AMMINISTRAZIONE RUSSA - LE AZIONI DI HACKERAGGIO E GLI ATTENTATI CHE HANNO FATTO SALTARE IN ARIA IL PONTE DI KERCH E HANNO PORTATO ALLA MORTE DARJA DUGINA, FIGLIA DELL’IDEOLOGO DEL NUOVO IMPERIALISMO...
Russian Generals continue exploding back home in Russia, with another today in Moscow. Major General Fanil Sarvarov died this morning at 7am when his car exploded.
— SPRAVDI — Stratcom Centre (@StratcomCentre) December 22, 2025
Responsible for many atrocities, Sarvarov participated in operations during the invasion of Georgia, Chechnya,… pic.twitter.com/iFIewnnNDY
Estratto dell'articolo di Gianluca di Feo per www.repubblica.it
IL GENERALE RUSSO FANIL SARVAROV
Colpire il cuore del potere di Vladimir Putin, che si tratti di petroliere, raffinerie, generali o altri simboli dell’autorità del nuovo Zar che si propaganda come invincibile. L’escalation di attacchi messi a segno dall’intelligence ucraina continua ad alzare il livello della sfida, con una sequela di azioni clamorose scatenata da quando sono iniziati i negoziati di pace indiretti tra Mosca e Kiev mediati dagli Stati Uniti e da alcuni governi europei.
Una parte di questi raid, in particolare quelli contro l’Oro Nero del Cremlino, sembrano essere stati benedetti dalla Casa Bianca come strumento di pressione sulle trattative. Washington invece ha sempre preso nettamente le distanze dalle esecuzioni di ufficiali e influencer del nazionalismo russo, a partire dalla bomba letale dell’agosto 2022 contro Darja Dugina, figlia dell’ideologo del nuovo imperialismo.
La competizione tra i due servizi segreti ucraini, quello militare Gur e quello civile Sbu, è sempre stata serrata: una lotta che cerca tramite i raid temerari di aumentare anche il prestigio e l’influenza interna. In questo momento a Kiev crescono le quotazioni del generale Kyrylo Budanov, il glaciale comandante degli 007 delle forze armate che molti indicano come erede di Andrey Yermak nel ruolo di uomo forte della cerchia del presidente Zelensky.
ATTENTATO IN CUI È MORTO IL GENERALE RUSSO FANIL SARVAROV A MOSCA
Ma sono gli agenti del rivale Vasyl Maljuk, che ha partecipato direttamente ad alcuni degli incontri diplomatici per fermare il conflitto, a rivendicare l’ultima raffica di assalti sul mare e sul terreno.
Il loro stile non ha nulla di convenzionale e si ispira al modello israeliano: Budanov ostenta sulla scrivania il volume “Alzati e uccidi per primo” di Ronen Bergman che descrive la storia degli omicidi mirati compiuti dallo Stato ebraico.
Lo si capisce dal piano che nell’aprile 2023 è servito per assassinare Vladlen Tatarsky, alias di Maksim Fomin: il blogger che esaltava sui social la Wagner ed Evgenj Prigozin – ancora allineato al Cremlino – è stato ucciso con un ordigno nascosto in una statuetta a sua immagine e somiglianza, consegnata in un pub di San Pietroburgo da una fan, forse ignara della missione.
Budanov è esile; ha uno sguardo affilato e sembra il “Dottor Sottile” dello spionaggio. Malyuk invece è tutto muscoli: lo chiamano il “Mastino”, come il cane che gli sta al fianco nel murales dipinto a Kiev. [...]
ATTENTATO IN CUI È MORTO IL GENERALE RUSSO FANIL SARVAROV A MOSCA
Allo stesso modo l’Sbu era riuscito a far importare da società di copertura l’esplosivo usato nell’ottobre 2022 per far saltare in aria il viadotto di Kerch che collega Russia e Crimea: l’infrastruttura voluta da Putin che concretizza l’annessione della penisola ucraina occupata nel 2014.
C’è la convinzione che dal 2014 le spie ucraine abbiano costruito una ragnatela di contatti tra le comunità etniche ostili a Mosca e gli oppositori di Putin. Sono pronti ad allearsi con il diavolo, fedeli all’antico proverbio “il nemico del mio nemico è mio amico”. Hanno stretto rapporti con i terroristi jihadisti che dal Sahel alla Siria combattono i russi sotto le bandiere di Isis e Al Qaeda.
Hanno chiamato a raccolta gli esuli ceceni, daghestani, georgiani che hanno messo a disposizione i loro referenti rimasti in territorio russo. Non disdegnerebbero neppure di venire a patti con contrabbandieri e mafiosi, agevolandone i traffici per ottenere supporto nelle periferie di Mosca e San Pietroburgo.
Questo movimento nell’ombra negli ultimi mesi si è data una firma, in modo da creare un fantasma che si aggira per la Russia: “Black Spark”, la Scintilla Nera. Sono misteriosi militanti che incendiano oleodotti, cabine elettriche, ripetitori telefonici, antenne satellitari, scambi ferroviari, auto di ufficiali in tante città diverse. [...]
L’omicidio del generale Fanil Sarvarov dimostra la capacità di muoversi indisturbati nella capitale russa. C’è il forte sospetto che la preparazione degli agguati oltre che ad agenti sul campo possa contare su un’altra raccolta di informazioni: la penetrazione cyber nei computer e nelle telecamere di sorveglianza.
Sarebbero riusciti infatti a ottenere gli indirizzi delle abitazioni di figure con incarichi di altissimo rilievo come Igor Kirillov, il comandante dei soldati-scienziati che sviluppano armi chimiche e batteriologiche, impegnati nel realizzare gas tossici come il Novichock usato dal Cremlino per avvelenare gli oppositori all’estero ma anche nel distillare il vaccino Sputnik contro il Covid. [...]
Avrebbero pianificato le trappole esplosive disponendo di informazioni che sembrano prese dall’hackeraggio degli apparati di sorveglianza, che il regime ha installato ovunque nelle metropoli per vigilare sulla popolazione. I tecnici informatici del generale Malyuk lo hanno fatto pure la scorsa settimana:
sono entrati nelle telecamere dell’ammiragliato della flotta del Mar Nero, usandole per spiare la base navale di Novorossiysk e pilotare un drone subacqueo che ha gravemente danneggiato un sottomarino lanciamissili. Un contrappasso fenomenale: mutano gli strumenti della repressione putiniana nell’arma per assestare colpi devastanti al Cremlino.
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