trump biden

STURM UND TRUMP: “NON CONCEDO LA VITTORIA, BIDEN ILLEGITTIMO” - "THE DONALD" CHIEDE AL SUO NUMERO DUE MIKE PENCE DI NON RATIFICARE LA NOMINA E CONTINUA A SOSTENERE LA TEORIA DEI BROGLI: “FERMEREMO IL FURTO” - MA IL VICEPRESIDENTE, CHE VORREBBE CANDIDARSI NEL 2024, LO GELA. ANCHE PERCHE' IN BASE ALLA LEGGE...

Massimo Gaggi per corriere.it

 

Oggi il Congresso recepisce il voto degli Stati dell’Unione e certifica la vittoria di Joe Biden: è il giorno del giudizio per Donald Trump, ma anche per il suo vice, Mike Pence che, dopo aver servito fedelmente per quattro anni il presidente, dovrà ufficializzare la sua sconfitta alle elezioni del 3 novembre.

trump biden

 

Quello che la Costituzione affida al vicepresidente, in quanto leader del Senato, è un compito puramente notarile — deve solo prendere atto della volontà espressa dagli Stati — ma Trump lo ha fatto diventare un momento politico essenziale sostenendo nel suo ultimo comizio di lunedì sera in Georgia, e poi nei suoi tweet, che Pence avrebbe «il potere di rifiutare di riconoscere collegi di Grandi elettori scelti in modo fraudolento». Ma tutti i tribunali ai quali si è rivolta la campagna elettorale di Trump hanno respinto la tesi delle «elezioni rubate», non avendo trovato tracce di furti.

 

trump

Ieri, in un tesissimo colloquio durante il tradizionale pranzo che ogni martedì il presidente ha col suo vice, Pence lo ha avvertito di non avere, in base alla legge, il potere di bloccare la certificazione congressuale dell’elezione di Biden. «Questo avrà per te serie conseguenze politiche», lo ha brutalmente ammonito Trump. Il significato è chiaro: Pence vorrebbe candidarsi alla Casa Bianca nel 2024 e la sua carta migliore per spuntarla è la fedeltà che l’ex governatore dell’Indiana ha mostrato a Trump nei 4 anni passati al suo fianco. Pence ha imparato a farcire tutti i suoi discorsi con riferimenti continui alla saggezza di Trump presentando ogni volta le sue decisioni come provvidenziali.

 

Un lavoro che oggi sarà distrutto: se il vicepresidente si rifiutasse di ratificare la vittoria di Biden farebbe contento Trump, ma rinnegherebbe tutta la sua storia politica, violerebbe la Costituzione e si metterebbe contro i leader storici del suo partito. Rispettando la Costituzione farà infuriare il presidente e diventerà un traditore agli occhi dei numerosissimi fan del presidente che anche da ex continuerà ad avere grande influenza sul mondo conservatore.

donald trump discorso save america davanti alla casa bianca

 

A un certo punto era circolata anche l’ipotesi di un forfait di Pence che potrebbe non presentarsi oggi in Senato accusando un malore. Ma sarebbe un’uscita di scena meschina e non risolutiva: verrebbe sostituito da Chuck Grassley, il senatore più anziano, che si è già detto pronto a rimpiazzarlo, chiarendo che per lui Biden è il nuovo, legittimo presidente. Pence, che dopo il voto del 3 novembre ha fatto di tutto per girare alla larga dalla Casa Bianca e dal presidente furioso, oggi berrà l’amaro calice fino in fondo. Forse cercherà di indorare la pillola menzionando le accuse del presidente sul «voto rubato» e facendo suoi alcuni dubbi, ma ratificherà comunque la nomina di Biden.

 

mike pence al congresso certifica la vittoria di biden

Trump tuttavia non si mostra rassegnato a cedere il passo e nel pomeriggio ha parlato ai suoi sostenitori radunatisi non lontano dalla casa Bianca per la manifestazione «Save America»: «Non ci arrenderemo mai, «Non ci arrenderemo mai, non concederemo mai» la vittoria: Donald Trump ha esordito così davanti ad alcune migliaia di fan radunatisi nel parco a sud della Casa Bianca per la manifestazione `Save America´ contro i brogli. «Fermeremo il furto» dei voti, ha detto, usando lo slogan «stop the steal». Trump ha di nuovo definito Biden «presidente illegittimo» aggiungendo «Non possiamo permetterlo» anche perché, sempre sue parole «ci hanno rubato i ballottaggi in Georgia» .

migliaia di supporter di trump a washington mike pencedonald trump

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