donald trump kamala harris robert f. kennedy

SVALVOLATI ON THE ROAD PER TRUMP – IL TYCOON PUNTA ALL’ELETTORATO COMPLOTTARO E NO-VAX E CERCA DI ARRUOLARE ROBERT F. KENNEDY, CANDIDATO COME INDIPENDENTE - TRUMP, CON L’ADDIO DI JOE BIDEN, DEVE RIDIMENSIONARE LA SUA STRATEGIA ELETTORALE: NON POTENDO PIÙ BATTERE SULLA RETORICA DEL VECCHIO RIMBAMBITO, PUNTERÀ A DELEGITTIMARE KAMALA, CON UNA CAMPAGNA DI INSULTI COME FECE CON HILLARY CLINTON – IL DILEMMA DEL DIBATTITO: FARLO O NON FARLO?

1. LA TELEFONATA TRA LO SVALVOLATO ROBERT F. KENNEDY E TRUMP, SPIATTELLATA ONLINE

Estratto del Dagoreport del 18 luglio 2024

 

robert kennedy jr (4)

[…] Il candidato svalvolone no-vax, Robert F. Kennedy jr, ha avuto una lunga chiaccherata telefonica con Donald Trump, che, da gran furbone, se l’è intortato: ha riconosciuto la legittimità dei suoi dubbi sui vaccini, ha criticato la gestione della pandemia da parte di Biden e ha promesso, una volta eletto, di rivedere la normativa sui vaccini.

 

A quel punto, tra il lusco e il brusco, gli ha anche proposto di chiamarsi fuori dalla competizione elettorale e di passare direttamente con lui. L’erede della dinastia maledetta ha chiesto tempo per rifletterci fino a quando il figlio non ha pubblicato il video della telefonata tra i due, creando un certo malumore in Trump, che sperava di tenere un basso profilo.

 

donald trump alla convention repubblicana di milwaukee

2. «INTESA» CON IL NIPOTE DI KENNEDY?

Estratto dell’articolo di E. C. per il “Corriere della Sera”

 

Dieci giorni fa Robert F. Kennedy Jr. avrebbe avuto dei colloqui con l’ex presidente Donald Trump. Sul tavolo la proposta di sostenere la campagna di The Donald in cambio di un incarico di rilievo, in una sua eventuale seconda amministrazione, in cui si potesse occupare di temi legati alle questioni mediche e sanitarie.

 

robert kennedy jr - foto pubblicata da vanity fair

È quanto rivela il Washington Post. I due, però, non sono arrivati a un accordo in quanto lo staff di Trump non si sarebbe convinto della possibilità di promettere un posto di alto livello al nipote di John F. Kennedy per ricevere un endorsement.

 

Il confronto tra il candidato indipendente alle presidenziali e il tycoon sarebbe iniziato poche ore dopo l’attentato di Butler. Il giorno successivo all’attacco, tra l’altro, Trump aveva chiesto per lui la protezione del Secret Service, poi arrivata per decisione di Biden. Robert Kennedy aveva salutato l’iniziativa del collega con fiducia, sperando in un futuro di «unità» […].

 

attentato a donald trump foto di evan vucci 4

E da quel momento le voci su una possibile collaborazione tra i due […] si sono moltiplicate. L’avvocato ambientalista è finito più volte nella bufera per […] le sue dure posizioni No Vax […]. E per le sue stravaganti posizioni è in parte apprezzato anche dall’ala più estrema dei repubblicani.

 

I due leader, però, nel corso degli anni non si sono risparmiati critiche e attacchi. Con l’ex inquilino della Casa Bianca che l’ha definito un «democratico infiltrato». […] «Ora sono l’unico in grado di battere Trump», ha detto dopo il passo indietro di Joe. A conferma del fatto che, al momento, le loro strade restano divise.

 

MEME SULL ATTENTATO A DONALD TRUMP

3. INSULTI PER DELEGITTIMARE. CONTRO HARRIS, TRUMP RISPOLVERA LA STRATEGIA ANTI-HILLARY

Estratto da www.repubblica.it

 

Fino a domenica mattina i repubblicani sentivano la vittoria in tasca. Da domenica pomeriggio un po’ meno. Si è dissolto il feticcio del “rimbambito”, del candidato più vecchio della campagna Joe Biden, quello delle gaffe, le amnesie, il passo lento e incerto, per fare posto a una donna più giovane di oltre vent’anni. Il presidente ha 81 anni, Kamala Harris 59.

 

KAMALA HARRIS 11

Il fattore genere non è marginale quando c’è di mezzo Donald Turmp. La discesa in campo di Harris ha generato inquietudine nel circolo trumpiano e va oltre i sondaggi per ora positivi che premiano il tycoon: i numeri lo danno in vantaggio negli Stati chiave, Harris non ha il carisma e l’esperienza di Biden, viene da tre anni di anonimato, ma è una donna, come Hillary Clinton nel 2016, e questo ha un peso.

 

KAMALA HARRIS - HILLARY CLINTON

Finora il tycoon […] dalle donne ha ottenuto solo guai. La scrittrice Jean Carroll, che lo aveva accusato di aver abusato di lei negli anni ’90, ha vinto due cause in tribunale per diffamazione e ottenuto un risarcimento di oltre 80 milioni di dollari.

 

La pornostar Stormy Daniels e l’ex coniglietta di Playboy Karen McDougal lo hanno inchiodato nel processo in cui è stato condannato per aver tentato di nascondere uno scandalo sessuale. La procuratrice generale di New York Letitia James lo ha fatto condannare a più di 350 milioni di dollari per frode finanziaria. Un’altra, Fani Willis, lo ha incriminato in Georgia per aver tentato di sovvertire il risultato delle presidenziali del 2020.

 

supporter di trump con la benda all orecchio

Poi ci sarebbe Melania Trump. Quando giovedì è salita sul palco ad abbracciare il marito dopo il discorso di investitura alla convention Repubblicana, lui […] ha provato a darle un bacio sulle labbra, ma lei ha scansato il viso, porgendogli la guancia.

 

Con Harris sarà la sfida tra la giudice e il condannato, tra l’ennesima donna e il tycoon. Lui punterà a delegittimarla, condurrà contro di lei una campagna di insulti come fece con Hillary. La accuserà di aver nascosto il declino mentale di Biden. Ma forse non li vedremo mai nello stesso posto alla stessa ora.

 

L’unica possibilità sarebbe il 10 settembre, giorno in cui è in programma l’ultimo duello televisivo, a meno di due mesi dal voto. «Il mio dibattito con il corrotto Biden - ha scritto Trump su Truth - il peggior presidente della storia, è stato programmato alla Abc delle fake news. Ora che Joe, senza sorpresa, ha abbandonato la corsa, penso che il dibattito, con qualsiasi radicale di sinistra verrà scelto, si debba svolgere sulla Fox». Se non sarà accontentato, il tycoon potrebbe cancellare la sua partecipazione.

 

Trump sostiene che battere Harris sarà più facile rispetto a Biden, ma sa anche che sarà più difficile farlo davanti a milioni di americani, rispetto al duello di fine giugno con il presidente. Ieri per Trump il risveglio è stato ancora più amaro.

 

LE COPERTINE DI TIME PRIMA E DOPO L ANNUNCIO DEL RITIRO DI JOE BIDEN

«Era tutto preparato», ha commentato, guardando in tv le immagini di una raggiante Harris parlare dal South Lawn della Casa Bianca, circondata dagli atleti universitari campioni Ncaa. In prima fila molte donne. Giovani, bianche, nere, sorridenti. E al centro lei, la potenziale avversaria nella corsa alla Casa Bianca. Era un appuntamento in agenda da settimane ma coinciso con il primo intervento pubblico di Harris lanciata verso la nomination. Se il presidente non avesse preso il Covid ci sarebbe stato lui. Ma questa ipotesi non vale per Trump e il suo cerchio magico. “Credete davvero che Biden abbia preso il Covid?”», aveva chiesto domenica il tycoon su Truth.

 

KAMALA HARRIS

Gli 81 milioni di dollari donati alla campagna di Harris nelle ultime ventiquattr’ore gli hanno fatto passare l’ultimo sorriso, anche perché di fatto la convention repubblicana è stata impostate per demolire un avversario evaporato tre giorni dopo. «Abbiamo speso tutti questi soldi per attaccare uno che si è ritirato […]adesso dobbiamo ricominciare tutto da zero»”. E, per giunta, contro una donna.

robert kennedy jr con la madre etheldonald trump alla convention repubblicana di milwaukee donald trump e hulk hogan

Ultimi Dagoreport

benjamin netanyahu giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – CORRI A CASA IN TUTTA FRETTA, C’È UN CAMALEONTE CHE TI ASPETTA: QUELLA SIGNORINA ALLA FIAMMA CHE VUOLE MANTENERE UN RAPPORTO CON L’EUROPA MA NELLO STESSO TEMPO, TEMENDO DI ESSERE SCAVALCATA A DESTRA DA SALVINI, SBATTE GLI OCCHIONI A TRUMP. LA STESSA CHE IMPLORA LA FINE DELLA TRAGEDIA DI GAZA MA L’ITALIA CONTINUA A FORNIRE ARMI A ISRAELE (SECONDO PAESE DOPO GLI USA DOPO LA DECISIONE DI MERZ DI FERMARE L’INVIO DI ARMI A NETANYAHU) - A UNA DOMANDA SULL'EXPORT MILITARE ITALIANO VERSO ISRAELE, CROSETTO IN PARLAMENTO HA DETTO: "ABBIAMO ADOTTATO UN APPROCCIO CAUTO, EQUILIBRATO E PARTICOLARMENTE RESTRITTIVO". RISULTATO? NESSUNO È PIÙ IN GRADO DI SAPERE CON ESATTEZZA COSA L’ITALIA VENDE O ACQUISTA DA ISRAELE – TRA LA DISCORDANZA DELLE DICHIARAZIONI UFFICIALI E LA TRACCIABILITÀ REALE DELLE FORNITURE BELLICHE A NETANYAHU, C’È DI MEZZO LO SPORT PREFERITO DEL GOVERNO MELONI: IL SALTO TRIPLO DELLA VERITÀ… - VIDEO

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...