sergio mattarella

MATTARELLA BIS, PLEASE! – IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO BRUNO TABACCI: “SI COMINCIA A VOTARE AL BUIO. NON POTREMO CONSENTIRCI UN ROSARIO DI VOTAZIONI SENZA PAGAR PEDAGGIO. ALLORA TUTTI I PARTITI DOVRANNO LANCIARE UN APPELLO A SERGIO MATTARELLA E BISOGNERÀ CHIEDERGLI UN ULTERIORE SACRIFICIO" – E SE IL PRESIDENTE DOVESSE ESSERE INAMOVIBILE? "SI DOVRÀ VALORIZZARE LA SUA INTUIZIONE E VOTARE PER…”

tabacci

Generoso Picone per "il Mattino"

 

«Ho sentito tutti, ho visto tutti», confessa Bruno Tabacci e non nasconde la sua preoccupazione per la partita del Quirinale. Oggi il primo scrutinio. «Si comincia a votare al buio. Andremo verso tre tappe di avvicinamento, con i candidati civetta in campo.

 

In questi giorni, come purtroppo si temeva, ci sono stati soltanto inutili tatticismi. – spiega il parlamentare di lungo corso, presidente del Centro democratico, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Programmazione e al Coordinamento economico - Quel che resta del sistema politico italiano non è stato in grado di produrre una scelta condivisa all’altezza delle responsabilità che in una fase del genere avrebbe dovuto esercitare. La consapevolezza più amara deve coinvolgere tutti coloro i quali hanno rapporti con una politica sempre più lontana dai cittadini. Sia ben chiaro: io sono tra questi».

 

Dopo che cosa succederà?

mattarella

«Dopo non potremo consentirci un rosario di votazioni senza pagar pedaggio. Allora tutti i partiti dovranno lanciare un appello a Sergio Mattarella e bisognerà chiedergli un ulteriore sacrificio».

 

Se il presidente dovesse essere inamovibile?

«Diversamente si dovrà valorizzare la sua intuizione e votare per Mario Draghi al Quirinale. In questo modo si adotterà lo schema che portò Carlo Azeglio Ciampi al Colle: salvaguardare, con la presidenza della Repubblica affidata a Draghi, il percorso del governo. Condizione indispensabile è che i partiti riconoscano il valore della continuità della legislatura. Anche con il coinvolgimento di Fratelli d’Italia, una forza guidata da una leader capace politicamente».

 

Tabacci, le sembra una ipotesi che abbia margine di successo?

tabacci

«Guardi, il tempo sta per scadere. Questo è il momento del soprassalto estremo. Il mondo e l’Europa ci giudicano e il passaggio è cruciale. L’incarico di governo a Draghi è stata una magnifica intuizione di Mattarella e l’asse tra Quirinale e Palazzo Chigi ha riequilibrato un rapporto fiduciario tra politica e istituzioni. Mattarella e Draghi non ce li possiamo certamente giocare mettendo seriamente in discussione le prospettive dell’Italia».

 

Lei parla da sottosegretario alla Programmazione.

«Dico che la pandemia da Covid-19 è tutt’altro che debellata e la sfida del Piano nazionale di ripresa e resilienza, espressione diretta del Next generation Ue, è ancora da giocare: tutti i Paesi l’hanno accettato, ma non tutti hanno chiesto i fondi in prestito, così che l’entità globale del finanziamento inizialmente previsto di 750 miliardi è ora ridotta a 570. L’Italia è la nazione che ha richiesto la quota più consistente di prestiti. Il Pnrr rappresenta una straordinaria opportunità ma ci impegna come nessun altro Paese.

 

Insomma, si tratta di un’occasione storica e insieme di una prova decisiva. È il risultato del lavoro svolto dal governo di Mario Draghi, della sua autorevolezza che ci ha fatto guadagnare consensi internazionali, oltre che previsioni di crescita, aumentate dal 4,7% del Documento di programmazione economico-finanziaria al 6,5% attuale. Non possiamo gettare a mare quanto siamo riusciti a conseguire finora e pregiudicare il raggiungimento dei prossimi obiettivi».

sergio mattarella al plenum del csm 20 gennaio 2022

 

Ritiene che questi argomenti possano avere un peso rilevante, se non prioritario, nell’elezione per il Quirinale?

«Mi auguro di sì, anche se non ne sono sicuro. Silvio Berlusconi ha mostrato un alto senso di responsabilità ritirando la candidatura a cui legittimamente aspirava. A questo punto, con saggezza ogni scelta deve tener conto dello scenario in cui va a cadere. Enrico Letta ha più volte sottolineato la necessità di individuare una figura di alto profilo capace di garantire gli interessi del Paese.

 

sergio mattarella mario draghi quirinale by macondo

Al G7 e al G20 dell’anno scorso l’Italia ha mostrato di aver raggiunto un importante credito internazionale: non si può rovinare tutto ciò in un braccio di ferro tra due schieramenti politici privi di controllo, con gruppi che si muovono in un Parlamento frammentato e confuso.

 

Occorre ritrovare una sintonia con i bisogni dei cittadini, operare con giudizio impiegando il tempo necessario per recuperare l’agibilità e la credibilità politica. Innanzitutto, mettendo mano a una riforma elettorale in senso proporzionale e dunque prepararsi alle prossime scadenze. Intanto è prioritario che i leader si parlino, discutano, riescano a confrontarsi ed evitino scelte azzardate per il Paese».

sergio mattarella al plenum del csmbruno tabacci 1

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