tajani

“ELISABETTA BELLONI SI È DIMOSTRATA INADEGUATA” – TAJANI PRIMA RINFOCOLA LA POLEMICA SULL’EX CAPA DEL DIS E DOPO LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA TIRA LE ORECCHIE ALLA GIORNALISTA: “LE HO DETTO DI SCRIVERE DI ALTRE COSE PER QUALCHE TEMPO...A VOLTE SERVE ANCHE PRUDENZA” – POI RIDIMENSIONA IL RUOLO DELLA MELONI: “LA VISITA A MAR A LAGO HA AVUTO UN EFFETTO POLITICO GENERALE, MA LA QUESTIONE SALA GIÀ SI STAVA SBLOCCANDO, NON C’È STATA UNA CONSEGUENZA DIRETTA SULLA LIBERAZIONE” – IL PIZZINO AI VERTICI DI FDI, IMPEGNATI NELLA COSTRUZIONE DEL PIEDISTALLO ALLA PREMIER: “STIAMO AL GOVERNO INSIEME; GLI UNI SENZA GLI ALTRI, DA SOLI, NON ANDIAMO DA NESSUNA PARTE”

Francesco Bei per repubblica.it - Estratti

 

sala tajani

A sera Antonio Tajani può finalmente respirare. «È finita, ce l’abbiamo fatta. Da un paio di giorni avevamo capito che era cambiato qualcosa». Sono stati venti giorni ad altissima tensione per il ministro degli Esteri, finito al centro delle polemiche per alcune frasi sulla condizione carceraria di Sala che, alla madre della giornalista, erano sembrate troppo rassicuranti.

(...)

 

Effettivamente in queste settimane Tajani ha tenuto un canale sempre aperto con Renato Sala con il quale, come ha rivelato lo stesso padre della giornalista, ha abitato «per dodici anni a due passi l’uno dall’altro». 

 

(...)

Più tardi aggiungerà da Vespa anche una piccola tirata d’orecchie: «Le ho detto “adesso vai a scrivere, magari scrivi di altre cose per qualche tempo... È una ragazza giovane, che ha una bella carriera davanti a sé, va incoraggiata, ma a volte serve anche prudenza».

 

 

meloni tajani

Tuttavia, in una giornata di gaudio generale, bisogna anche rimettere alcune cose al loro posto. E c’è spazio per togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Perché dall’opposizione in tanti, Matteo Renzi su tutti, lo hanno accusato di non fare abbastanza, di essere rimasto troppo zitto. Ecco, «siamo stati in silenzio – dice Tajani mentre esce da Montecitorio nel primo pomeriggio per correre a Ciampino – e ci hanno criticato sia alcuni giornali sia alcuni politici, per fortuna pochi. Ma noi abbiamo sempre continuato a lavorare sotto traccia, perché è così che si ottengono i risultati, non con i tweet».

 

sala tajani

E un plauso deciso va alla diplomatica di stanza a Teheran, Paola Amadei, che «ha lavorato intensamente in questi giorni, è andata a trovare Cecilia in carcere, le ha fatto avere beni di prima necessità». Per dimostrale gratitudine, oggi Tajani porterà in Consiglio dei ministri la decisione di elevare la funzionaria al grado di ambasciatrice, il massimo della carriera. Una scelta che, al di là dei meriti della diplomatica, esperta di Medio Oriente e prima donna a rappresentare l’Italia nella Repubblica islamica, ha anche un significato politico: rivendicare il ruolo avuto dalla Farnesina nella vicenda.

 

antonio tajani giorgia meloni foto lapresse 1

Perché non è un mistero che, durante i venti giorni, non tutto è filato liscio nel governo. La sbavatura più clamorosa è stata la visita lampo di Giorgia Meloni a Donald Trump, un blitz compiuto senza coordinarsi con il ministro degli Esteri. Il quale, per usare un eufemismo, non l’ha presa bene. Acqua passata, ma ieri da Vespa un piccolo calcetto sotto il tavolo Tajani l’ha comunque voluto dare: «La visita di Meloni a Mar a lago ha avuto un effetto politico generale, ma la questione Sala già si stava sbloccando, non c’è stata una conseguenza diretta sulla liberazione». Ecco, il messaggio che Forza Italia sta lanciando in queste ore a Meloni e ai vertici di FdI, impegnati nella costruzione del piedistallo alla premier, è che «stiamo al governo insieme; gli uni senza gli altri, da soli, non andiamo da nessuna parte».

 

ELISABETTA BELLONI - FOTO LAPRESSE

Poi ci sarebbe anche la questione Elisabetta Belloni, la capa del Dis che se ne è andata anche in polemica con Tajani e Alfredo Mantovano. C’è una frase non smentita che il Fatto ha ricostruito dopo una riunione del ministro con alcuni esponenti di Forza Italia: «Belloni - ha detto Tajani - si è dimostrata inadeguata».

 

E così i conti sono chiusi con tutti.

 

antonio tajani atreju foto lapressececilia sala a ciampino con antonio tajani e giorgia meloni e roberto gualtieri

(...)

mantovano tajani

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...