davigo big

TINTINNANO MANETTE – PIERCAMILLO DAVIGO: "AGENTI PROVOCATORI INDISPENSABILI NELL'ITALIA CORROTTA" – L’EX PM DI MANI PULITE AUSPICA UNO, DIECI MILLE CASI COME QUELLI CHE HANNO COLPITO LA FAMIGLIA DE LUCA: UN EX CAMORRISTA COME ESCA – “OPERAZIONI SOTTO COPERTURA PER SCOPRIRE CHI RUBA”

 

Liana Milella per la Repubblica

 

davigo

«Di Napoli non parlo, perché l' inchiesta è in corso, ma sulle operazioni sotto copertura non ho dubbi. Se l' Italia vuole uscire dalla corruzione deve ammetterle anche per questi reati». Piercamillo Davigo, ex pm di Mani pulite ed ex presidente dell' Anm, presidente di sezione della Cassazione, a Repubblica dice: «Thomas Hobbes, nel Leviatano, ha scritto che il termine tirannia significa né più né meno ciò che significa sovranità. Solo che chi è in collera col sovrano lo chiama tiranno. Venendo a noi, agente provocatore significa, né più né meno, quello che significa operazioni sotto copertura, solo che chi è in collera con le operazioni sotto copertura chiama chi le fa agente provocatore».

 

Un momento. Chiariamoci. Lei sostiene che parliamo della stessa cosa?

DAVIGO - COLOMBO - DI PIETRO

«Prendiamo l' esempio degli acquisti simulati di stupefacente, che oggi sono consentiti dalla legge. Un ufficiale di polizia giudiziaria che acquista droga per arrestare un trafficante lo induce all' evidenza a vendergliela. E infatti la legge dice che non è punibile perché lo fa al fine di arrestarlo. Perché tutti quelli che strillano per le operazioni sotto copertura in materia di corruzione non strillano per le stesse operazioni in materia di stupefacenti, armi, criminalità organizzata, terrorismo, pedopornofilia? Quale sarebbe la differenza? Non ce n' è nessuna».

 

Lei ne è proprio convinto? Alcuni suoi colleghi non lo sono affatto...

«Come mai non li ho sentiti parlare così per gli acquisti simulati droga? E comunque, certamente sì che ne sono convinto. Perché dal punto di vista criminologico i corrotti sono autori "seriali" come i trafficanti di droga, commettono lo stesso reato non una sola, ma numerose volte».

 

E come la mette con chi dice che non è lecito creare reati?

de luca padre e figlio

«È evidente che il reato lo induco io, ma quella droga il trafficante "seriale" l' avrebbe venduta lo stesso. È evidente che non ci si può rivolgere a chiunque proponendogli una mazzetta, ma ci si deve limitare a soggetti mirati, come chi, pur guadagnando 1.500 euro al mese, ha la Ferrari in garage.

È chiaro che qualcosa non va».

 

Per lei quindi operazioni sotto copertura e agente provocatore in pratica sono la stessa cosa.

vincenzo de luca con i figli roberto e piero

«Può essere che durante un' operazione sotto copertura, che oggi è ammessa in altre materie ma non per la corruzione, possano verificarsi atti di induzione a commettere reati. Partiamo da un presupposto. Tutte le operazioni prendono il via da un esimente, cioè stai facendo un' attività illecita, ma sei "scriminato". Certo che vengono commesse delle illegalità, ma non capisco perché si stracciano le vesti. Dai generalità false, dici di essere un altro, quindi c' è una sostituzione di persona. In realtà parlano a vanvera. Non si crea il reato, perché queste persone comunque commetterebbero "serialmente" i reati. Vale la stessa regola per la cocaina come per la corruzione, da una parte c' è chi venderebbe comunque la cocaina a qualcun altro, dall' altra c' è chi prenderebbe la mazzetta da un altro».

 

IL DITO MEDIO DI VINCENZO DE LUCA AI GRILLINI

In concreto come cambierebbe la legge?

«Attuando la convenzione Onu di Merida sulla corruzione che risale al 2003. Quindi consentendo le operazioni sotto copertura anche per i reati di corruzione e di turbativa d' asta».

 

Il livello della corruzione in Italia lo renderebbe necessario?

«Basta un dato oggettivo, le opere pubbliche in Italia costano mediamente almeno il doppio rispetto al resto dell' Europa e il debito pubblico soffoca il Paese. Vorrà dire qualcosa? O no? E non stiamo parlando solo di un indice di percezione (peraltro affidabile), ma di dati misurabili. Bisognerà pure fare un passo per uscirne».

 

Una via obbligata?

CANTIERI

«Se si vuole uscire dalla corruzione sì, altrimenti si finisce per diventare come gli stati gravemente corrotti. Per combatterla seriamente servono due cose, le operazioni sotto copertura e un diritto premiale forte, cioè riduzioni di pena per chi collabora, arrivo a dire fino all' impunità. Perché chi collabora realmente diventa onesto per necessità. Chi volete che porti ancora soldi a un funzionario pubblico che una volta arrestato fa l' elenco di tutti quelli che l' hanno pagato? E chi volete che accetti più denaro da un privato che una volta arrestato fa l' elenco di tutti quelli che ha pagato?».

 

Con Mani pulite però anche chi ha confessato, poi ha continuato a commettere reati...

CANTIERI FERMI

«Perché hanno mantenuto sacche di silenzio. Allora non c' era una legge premiale, non c' era e non c' è una revisione in danno, per cui se scopro che mi hai mentito ti revoco tutti i benefici. Però chi ha parlato per davvero ha chiuso con le tangenti. Invece chi ha taciuto, ha iniziato folgoranti carriere politiche, o ha continuato a fare la stessa attività almeno come intermediario».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONA – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…

giorgia meloni giampaolo rossi antonino monteleone laura tecce antonio preziosi monica giandotti pierluigi diaco

PRIMA O POI, AFFONDE-RAI! - MENTRE IN CDA SI TRASTULLANO SUGLI ASCOLTI DECLINANTI DI “TG2 POST”, SI CHIUDONO GLI OCCHI SULLO STATO ALLA DERIVA DI RAI2 E DI RAI3 - UN DISASTRO CHE NON VIENE DAL CIELO. LA TRASFORMAZIONE DELLA PRODUZIONE DEI PROGRAMMI DALLE TRE RETI A DIECI DIREZIONI IN BASE AL "GENERE" (INTRATTENIMENTO, INFORMAZIONE, FICTION, ECC.), AVVIATA DA FUORTES NEL 2021 MA IMPLEMENTATA DALL’AD GIAMPAOLO ROSSI (CON LA NOMINA DELLA DIREZIONE DEL "COORDINAMENTO GENERI" AFFIDATA A STEFANO COLETTA), HA PORTATO ALLA PERDITA DI IDENTITÀ DI RAI2 E DI RAI3 MA ANCHE AL TRACOLLO DEGLI ASCOLTI (E DELLE PUBBLICITÀ) - LO SCIAGURATO SPACCHETTAMENTO HA PORTATO A UNA CENTRALIZZAZIONE DECISIONALE NELLE MANI DI ROSSI E A UN DOVIZIOSO AUMENTO DI POLTRONE E DI VICE-POLTRONE, CHE HA FATTO LA GIOIA DEI NUOVI ARRIVATI AL POTERE DI PALAZZO CHIGI - PURTROPPO IL SERVILISMO DI UNA RAI SOTTO IL TALLONE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI NON PAGA. LE TRASMISSIONI CHE DOPO UNA MANCIATA DI PUNTATE FINISCONO NEL CESTINO ORMAI NON SI CONTANO PIÙ. TANTO CHE I DUE CANALI SONO STATI RIBATTEZZATI ‘’RAI2%’’ E ‘’RAI3%’’...

fabio pinelli soldi csm

DAGOREPORT – ALTRO CHE SPENDING REVIEW AL CSM TARGATO FABIO PINELLI – IL VICEPRESIDENTE DI NOMINA LEGHISTA SEMBRA MOLTO MENO ATTENTO DEL PREDECESSORE NELLA GESTIONE DELLE SUE SPESE DI RAPPRESENTANZA – SE NEL 2022, QUANDO ERA IN CARICA DAVID ERMINI, ERANO STATE SBORSATI APPENA 4.182 EURO SU UN BUDGET TOTALE DI 30 MILA, CON L’ARRIVO DI PINELLI NEL 2023 LE SPESE DI RAPPRESENTANZA PER TRASFERTE E CONVIVI SONO LIEVITATE A 19.972 EURO. E NEL 2024 IL PLAFOND DISPONIBILE È STATO INNALZATO A 50 MILA EURO. E PER LEGGE IL VICEPRESIDENTE DEL CSM NON DEVE DETTAGLIARE LE PROPRIE NOTE SPESE DI RAPPRESENTANZA...

giovambattista giovanbattista fazzolari vitti

FLASH – ROMA VINCE SEMPRE: IL SOTTOSEGRETARIO FAZZOLARI, DA SEMPRE RISERVATISSIMO E RESTÌO A FREQUENTARE I SALOTTI, ORA VIENE PIZZICATO DA DAGOSPIA NEL “SALOTTO” DI PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA, SPAPARANZATO AI TAVOLI DI “VITTI”, DOVE POLITICI, GIORNALISTI E POTENTONI AMANO ATTOVAGLIARSI (DENIS VERDINI FACEVA LE RIUNIONI LI' E CLAUDIO LOTITO AMA GOZZOVIGLIARE DA QUELLE PARTI, SPILUCCANDO NEI PIATTI ALTRUI) – ANCHE “FAZZO” È ENTRATO NELLA ROMANELLA POLITICA DE “FAMOSE DU’ SPAGHI”: L’EX DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA DELLA REGIONE LAZIO CHIACCHIERA CON UN CANUTO SIGNORE DI CUI VORREMMO TANTO CONOSCERE L’IDENTITÀ. I DAGO-LETTORI POSSONO SBIZZARIRSI: HANNO QUALCHE SUGGERIMENTO PER NOI?

giampaolo rossi rai report sigfrido ranucci giovanbattista fazzolari francesco lollobrigida filini

DAGOREPORT – RAI DELLE MIE BRAME: CHIAMATO A RAPPORTO L'AD GIAMPAOLO ROSSI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI DOVE SI E' TROVATO DAVANTI, COL DITO ACCUSATORIO, I PLENIPOTENZIARI RAI DEI TRE PARTITI DI MAGGIORANZA: GASPARRI (FI), MORELLI (LEGA) E FILINI (FDI) CHE, IN CORO, GLI HANNO COMANDATO DI TELE-RAFFORZARE LA LINEA DEL GOVERNO - IL PIÙ DURO È STATO IL SOTTOPANZA DI FAZZOLARI. FILINI SPRIZZAVA FIELE PER L’INCHIESTA DI “REPORT” SUI FINANZIAMENTI DI LOLLOBRIGIDA ALLA SAGRA DEL FUNGO PORCINO - ROSSI, DELLE LORO LAMENTELE, SE NE FOTTE: QUANDO VUOLE, IL FILOSOFO CHE SPIEGAVA TOLKIEN A GIORGIA NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO, PRENDE IL TELEFONINO E PARLA DIRETTAMENTE CON LA PREMIER MELONI... - VIDEO