renzi rohani statue coperte

TIRA ARIA DI COMPLOTTONE NEL CASO DELLE STATUE COPERTE PER LA VISITA DI ROHANI - GLI ‘ADDETTI AI LIVORI’ PENSANO CHE "L'INCIDENTE" IN REALTA' SIA STATO UNA VENDETTA, UNA RISPOSTA DELLA FARNESINA ALLA NOMINA DI CARLO CALENDA AD AMBASCIATORE ITALIANO A BRUXELLES

1 - LE STATUE IN BURQA? UNA VENDETTA DELLE FELUCHE OFFESE

Franco Bechis per “Libero Quotidiano”

 

carlo calendacarlo calenda

Circa 10 giorni prima della visita ufficiale in Italia del presidente dell' Iran Hassan Rohani una delegazione iraniana parte proveniente da Teheran, parte composta da personale dell' ambasciata della Repubblica islamica dell' Iran a Roma, ha compiuto un sopralluogo sui luoghi destinati agli incontri ufficiali. Fra questi c'era il Campidoglio, dove si sarebbe svolto l'incontro con il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi e la visita ai Musei capitolini che poi sarebbe diventata un caso internazionale, grazie al «burqa» messo sulle statue di Venere e dell' Amazzone per non turbare il presidente iraniano con nudi artistici.

STATUE COPERTE AI MUSEI CAPITOLINI PER LA VISITA DI ROHANISTATUE COPERTE AI MUSEI CAPITOLINI PER LA VISITA DI ROHANI

 

Ad accompagnare gli iraniani c' era naturalmente una delegazione italiana, che aveva il compito di concordare tutti i particolari logistici e cerimoniali della visita di Stato. A guidare quella delegazione non era il Cerimoniale di Stato presso palazzo Chigi, ma il Cerimoniale diplomatico della Repubblica italiana che è inquadrato presso la Farnesina e che è guidato dall' ambasciatore e Grande Ufficiale dell' ordine al Merito della Repubblica italiana, Riccardo Guariglia. È in quel sopralluogo che gli iraniani hanno posto il problema delle statue di Venere, senza per altro suggerire la ridicola soluzione del burqa poi trovata.

STATUE COPERTE AI MUSEI CAPITOLINI PER LA VISITA DI ROHANISTATUE COPERTE AI MUSEI CAPITOLINI PER LA VISITA DI ROHANI

 

E l'hanno fatto presente alla loro controparte, che era appunto il Cerimoniale diplomatico della Repubblica italiana, che avrebbe dovuto trovare la soluzione al problema. Qualsiasi visita di un capo di Stato estero viene presa in carico sempre dal Cerimoniale diplomatico della Repubblica italiana, e il caso Iran non ha fatto ovviamente eccezione.

 

È stato così per tutte le visite precedenti, è stato così anche per la visita in corso dell' Emiro del Qatar, Tamin bin Hamad al-Thani, che ieri sera ha incontrato a villa Madama Renzi e i suoi ministri. Sarà ancora una volta il Cerimoniale diplomatico a gestire il delicatissimo incontro del prossimo 2 febbraio con i Paesi islamici anti-Isis.

 

ROHANI RENZIROHANI RENZI

Ogni aspetto di quegli incontri è vagliato e organizzato dalla struttura che fa capo alla Farnesina: dai luoghi da visitare nel tempo libero, fino a cosa può approdare o meno sulle tavole dei pranzi ufficiali. Ad esempio non tutti i paesi islamici sono identici: il vino è vietato sulle tavole di gran parte di quegli ospiti, ma gradito in alcuni casi (ieri sera era presente ad esempio con il Qatar a Villa Madama).

 

Nel caso Iran la visita di Stato è stata vagliata certamente dal capo del cerimoniale diplomatico, Guarigli, e dal capo dell' ufficio III dello stesso cerimoniale, Pietro Vacanti Perco. Ogni minimo dettaglio logistico, organizzativo e cerimoniale viene in questi casi esaminato dalla struttura della Farnesina, che ascolta le controparti e prima di ogni decisione finale prova a fare anche trattative per aggirare con «diplomazia» eventuali ostacoli emersi.

 

STATUE COPERTE  AI MUSEI CAPITOLINI PER LA VISITA DI ROHANISTATUE COPERTE AI MUSEI CAPITOLINI PER LA VISITA DI ROHANI

Quando la griglia è stata definita, viene condivisa dal cerimoniale diplomatico con le altre strutture dello Stato italiano interessate dall' evento. Una collaborazione che in questo caso è stata sicuramente estesa al cerimoniale di Stato a palazzo Chigi. Ma il giorno del sopralluogo, quello che chiave per capire la genesi del burqa alle statue, non risultava presente bella delegazione italiana nessun funzionario del cerimoniale di Palazzo Chigi. C'erano responsabili della sicurezza, ma secondo quando risulta a Libero non del cerimoniale.

 

ilva saporailva sapora

Per ricostruire la genesi del burqa dunque non bisogna guardare all' agnello sacrificale delle prime ore - e cioè ad Ilva Sapora, responsabile del cerimoniale di Stato, ma alla Farnesina. Lo sanno bene funzionari e diplomatici del ministero degli Affari Esteri, che stanno vivendo ore con il cuore in mano. Apprensione comprensibile, che deriva anche da una leggerezza compiuta nell' occasione. Il cerimoniale diplomatico ha affidato la regia della visita di Stato più importante di questi ultimi anni a un giovanissimo diplomatico, non ancora trentenne e con circa un anno di anzianità alla Farnesina.

 

STATUE COPERTE AI MUSEI CAPITOLINI PER LA VISITA DI ROHANISTATUE COPERTE AI MUSEI CAPITOLINI PER LA VISITA DI ROHANI

È toccato a lui vagliare le richieste della delegazione iraniana e anche affrontare il caso delle statue che avrebbero creato imbarazzo, prendendo la decisione che poi ha fatto il giro del mondo. Impossibile avere la sua versione dei fatti, perché il giovane diplomatico non risulta più essere rientrato nel suo ufficio alla Farnesina. Quindi non è noto se quella decisione sia stata presa in solitudine, se invece sia arrivata dopo una consultazione con i suoi superiori e a che livello questa sia avvenuta (capo dell'Ufficio III o capo del cerimoniale diplomatico).

ilva sapora e  maddalena lettailva sapora e maddalena letta

 

Certo, quando l' indiscrezione ha iniziato a farsi largo nei palazzi della politica, è stata grande la sorpresa per la giovane età di chi è stato mandato evidentemente allo sbaraglio - non avendo l' esperienza necessaria - a condurre la regia della visita del presidente Rouhani. Una leggerezza impensabile in una struttura di grandissima efficienza come la Farnesina.

 

Proprio questo particolare ha scatenato altre ipotesi. C' è chi pensa che l' incidente sia stato creato ad arte, una sorta di risposta della Farnesina alla nomina di Carlo Calenda ad ambasciatore italiano a Bruxelles, bypassando le feluche. Al ministero degli Esteri quella decisione ha provocato risentimenti e maldipancia come nessun altra, ma forse il burqa sulle statue come risposta parrebbe eccessiva anche ai più delusi...

rohani con zangeneh e un nuovo impianto di estrazione petroliferarohani con zangeneh e un nuovo impianto di estrazione petrolifera

 

2 - SCANDALO STATUE, SOLUZIONE ALL' ITALIANA

Giuseppe Marino per “il Giornale”

 

La soluzione è lì, già pronta: dare tutta la colpa per la figuraccia mondiale delle statue censurate a Ilva Sapora, dirigente del cerimoniale di Palazzo Chigi. Che ha i requisiti giusti per un benservito morbido: non sarà renzianamente rottamata, ma più semplicemente pensionata, visto che le manca poco alla soglia del ritiro.

 

Lo staff renziano, dopo il crescente imbarazzo per l'ilarità suscitata in tutto il mondo per la genuflessione all'Iran sotto forma di mutande di cartone applicate alla Venere Capitolina, deve però trovare la formula giusta per ammorbidire la dirigente.

 

ROHANI MATTARELLAROHANI MATTARELLA

Lei finora ha mantenuto il riserbo, ma non si è arresa: al processo sommario indetto da Palazzo Chigi ha presentato un rapporto che ricostruisce i fatti, una sorta di memoria difensiva che bisogna almeno fingere di considerare, dunque il verdetto slitta alle prossime ore. Di ragioni da vendere ne avrebbe, la signora Sapora, anche perché chi conosce questo tipo di incontri ad alto livello, racconta di un attento vaglio dei preparativi, sottoposti direttamente all'attenzione dell'ufficio diplomatico.

 

Il cui dirigente, Armando Varricchio, ha fatto sapere di trovarsi a Tokio per una riunione preparatoria del G7. Lui in ogni caso non è un buon agnello sacrificale: Renzi, avendolo appena nominato ambasciatore negli Usa, farebbe una figura davvero grama. La lunghezza dei preparativi (la visita era slittata causa strage del Bataclan) e la prassi di Palazzo Chigi cui Renzi ha conferito un deciso accentramento, fanno pensare che sia davvero difficile che nulla sapessero gli uomini più vicini al premier.

BERGOGLIO E ROHANIBERGOGLIO E ROHANI

 

Oltretutto pesa il precedente dello scorso ottobre, quando Renzi incontrò a Firenze lo sceicco degli Emirati arabi, Mohammed Bin Zayed Al Nahyan, alleato prezioso per il governo, visto il ruolo nel salvataggio di Alitalia. Anche in quell'occasione venne coperta da una paratia ornata di gigli fiorentini una statua di Jeff Koons, il cui soggetto, un nudo, avrebbe potuto essere sgradito dall' ospite.

 

Dunque Renzi è quantomeno recidivo a questi eccessi di zelo politicamente corretto che ieri si è affrettato a disconoscere. Del resto nel partito c' è chi plaude alla genuflessione. Così il deputato piddino Ernesto Carbone: «Per i 20 miliardi di investimenti ottenuti avrei fatto anche di più». Pragmatismo postumo che ha lo stesso respiro corto dello scaricabarile. La Francia ieri ha concluso con l' Iran la vendita di 118 Airbus che da solo vale 25 miliardi. Ma loro l' hanno fatto senza umiliarsi.

SAPORA - RENZI  - SALTALAMACCHIASAPORA - RENZI - SALTALAMACCHIARENZI E ROHANIRENZI E ROHANI

Ultimi Dagoreport

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?

luca matilde bernabei sandokan can yaman

DAGOREPORT – IL TRIONFO DI “SANDOKAN” SU RAI1 FA GODERE LA LUX VIDE MA I FRATELLI BERNABEI, LUCA E MATILDE, BRINDANO SEPARATI – LUCA, CHE E’ COLUI CHE FORTEMENTE VOLUTO RIPORTARE IN TV LO SCENEGGIATO E LO HA PRODOTTO, A MAGGIO SCORSO HA LASCIATO LA FU SOCIETA’ DI FAMIGLIA (FONDANDO LA SUA “OHANA) – DI LUCA NON C’E’ TRACCIA NEI COMUNICATI ED ERA ASSENTE SIA ALL’ANTEPRIMA CHE ALLA CONFERENZA STAMPA – VUOI VEDERE CHE GLI SCAZZI DI FAMIGLIA FANNO PIU’ MALE DELLA “TIGRE DI MOMPRACEM”? AH, SAPERLO…

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann theodore kyriakou repubblica

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...