iran benjamin netanyahu donald trump ali khamenei

“DONALD TRUMP PREPARA L’ATTACCO ALL’IRAN NEL WEEKEND” - “BLOOMBERG” PARLA DI UNA POSSIBILE OFFENSIVA DI WASHINGTON: NEL MIRINO C'E' L’IMPIANTO NUCLEARE DI FORDOW – TRUMP: “HO PERSO LA PAZIENZA MA NON HO DECISO. SIAMO PRONTI A ENTRARE IN GUERRA, IL REGIME DI KHAMENEI PUO’ CADERE”. I SONDAGGI VEDONO GLI STATES DIVISI CON IL 49% CHE APPROVA GLI ATTACCHI. ANCHE LA BASE “MAGA” E' SPACCATA SULLA MISSIONE MILITARE E IL TYCOON DEVE CONQUISTARE L'AUTORIZZAZIONE DEL CONGRESSO - L'AGENZIA INTERNAZIONALE PER L'ENERGIA ATOMICA FA SAPERE DI NON AVER "MAI DETTO CHE TEHERAN STA COSTRUENDO E FABBRICANDO UN’ARMA NUCLEARE" - LE ULTIME: ISRAELE ATTACCA IL REATTORE DI ARAK, UN MISSILE IRANIANO COLPISCE UN OSPEDALE NEL SUD DELLO STATO EBRAICO - VIDEO

 

Da repubblica.it

 

Tv di stato Teheran, Israele ha attaccato reattore di Arak

DONALD TRUMP - G7 A KANANASKIS IN CANADA

Israele ha attaccato il reattore iraniano ad acqua pesante di Arak, come riportato dalla televisione di Stato iraniana, per la quale, in ogni caso, non ci sarebbe "alcun pericolo di fuoriuscita di radiazioni". L'impianto era già stato evacuato prima dell'attacco, preannunciato su 'X' dall'Idf, che aveva anche invitato la popolazione a fuggire dalla zona.

 

Missile iraniano colpisce ospedale nel sud di Israele

"Un colpo diretto è stato segnalato all'ospedale Soroka di Beersheba, nel sud di Israele. Seguiranno ulteriori dettagli", ha scritto il Ministero degli Esteri di Israele su X. Un portavoce della struttura sanitaria ha riferito di "danni all'ospedale e ingenti danni in diverse aree. Stiamo attualmente valutando i danni, compresi i feriti. Chiediamo al pubblico di non recarsi in ospedale in questo momento".

 

'Usa preparano attacco Iran, possibile nel fine settimana'

ali khamenei trump

Gli Stati Uniti si starebbero preparando per un possibile attacco all'Iran nei prossimi giorni, probabilmente nel fine settimana. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcuni funzionari dell'amministrazione, secondo i quali la situazione continua a evolversi e le cose potrebbero cambiare. La possibilità di un attacco Usa nel fine settimana è un segnale che Washington sta assemblando in Medio Oriente l'infrastruttura necessaria per entrare direttamente in guerra contro l'Iran.

 

Iran: sondaggio Fox, 49% americani approva attacchi Israele

La maggioranza dei Democratici (69%), dei Repubblicani (82%) e degli Indipendenti (62%) concorda sul fatto che l'Iran rappresenti un rischio reale e questi numeri sono in aumento rispetto al 2019 (rispettivamente di 12, 17 e 4 punti percentuali). E' quanto emerge da un sondaggio di Fox News tra gli elettori americani. La stessa rilevazione evidenzia anche una divisione tra gli elettori sulla decisione di Israele di lanciare attacchi militari contro i programmi nucleari iraniani: quasi la metà (49%) approva l'azione militare, mentre una percentuale leggermente inferiore (46%) la disapprova.

ali khamenei trump

 

 

TRUMP

Paolo Mastrolilli per repubblica.it

 

«Potremmo chiamarlo l’ultimatum definitivo». Donald Trump ha giocato con le parole, chiacchierando ieri mattina con i giornalisti nel giardino della Casa Bianca, ma l’impressione diffusa è che si prepari ad ordinare l’attacco contro le strutture del programma nucleare iraniano, anche se nel suo movimento Maga ribolle la ribellione per il tradimento della linea non interventista. Ha lasciato uno spiraglio per la diplomazia, ridotto però ai minimi termini, ammesso che non sia solo una copertura per aumentare la sorpresa dei raid in arrivo.

 

benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale

 

Ieri mattina il presidente è andato nel giardino a supervisionare l’innalzamento di un pennone con la bandiera americana e questa è diventata l’occasione per esternare. Ha ammesso che valuta l’attacco, senza però sbilanciarsi: «Con l’Iran ho perso la pazienza, potrei farlo, come non. Nessuno sa cosa farò». Ha rivelato che gli iraniani lo hanno contattato per riannodare il filo della trattativa, magari venendo alla Casa Bianca: «È molto tardi, ma non è mai troppo tardi. Perché non avete negoziato due settimane fa? Potevate cavarvela, avreste ancora un Paese. Invece siete stati colpiti». Quanto alla proposta di mediazione di Putin, Trump ha detto di averlo messo al suo posto, sollecitandolo ad iniziare invece con la trattativa per chiudere la guerra in Ucraina. Poi ha aggiunto: «Ho un’idea di cosa fare, deciderò all’ultimo minuto». Il regime può cadere? «È possibile».

 

donald trump e ali khamenei

Poi ha aggiunto: «Ho un’idea di cosa fare, deciderò all’ultimo minuto. Non cerco lo scontro ma se la scelta è combattere o lasciargli la bomba nucleare va fatto quel che va fatto». Il regime può cadere? «È possibile, abbiamo un piano anche per questo». E poi ha riconvocato il Consiglio per la Sicurezza nazionale. Un possibile indizio su un attacco agli impianti iraniani imminente.

 

Brett McGurk, che aveva gestito il Medio Oriente nella Casa Bianca di Biden, ma ha lavorato anche con i repubblicani, ha detto alla Cnn di non avere dubbi: «Visto il posizionamento in corso delle forze armate, sembra evidente che andiamo verso l’intervento militare».

 

benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale

Secondo McGurk «il presidente ha ricevuto tutte le possibili opzioni dal Pentagono, e il probabile obiettivo è lanciare uno o due raid mirati per distruggere con le bombe di profondità le istallazioni sotterranee come Fordow. La convinzione, o la speranza, è che l’operazione possa limitarsi a questo, senza ritorsioni contro le forze americane, senza mettere soldati sul terreno, e senza il caos del cambio di regime». Resta da vedere se sarà davvero possibile, considerando le minacce di Khamenei, le divisioni interne all’Iran, e il fatto che le conseguenze delle azioni militari non sono mai prevedibili fino in fondo.

 

(…)

benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale

Anche per questo il mondo Maga si ribella. Ha cominciato il giornalista Tucker Carlson, un tempo possibile vice di Trump, seguito dalla deputata Marjorie Taylor Greene e l’ex consigliere Steve Bannon. Rimproverano a Trump di tradire la linea non interventista con cui è stato eletto. Il senatore Lindsey Graham però lo incita a «finire il lavoro». Bernie Sanders chiede che il Congresso decida se dare via libera alla guerra, ma per raid così neanche i presidenti democratici avevano chiesto il permesso.

 

ALI KHAMENEI

Gabriella Colarusso per repubblica.it

 

8...)

«Non ci arrenderemo mai», dice la Guida suprema in un messaggio trasmesso dalla tv nazionale ieri mattina, un video a bassa risoluzione, con l’eco di una voce in sottofondo, che sembra raccontare di un montaggio fatto con mezzi limitati. Appare stanco in volto ma fermo, ha una tenda beige alle spalle e la foto di Khomeini, la bandiera iraniana sul lato destro.

 

ali khamenei replica alle minacce di trump

«La nazione iraniana si oppone fermamente a una guerra imposta, così come si opporrà fermamente a una pace imposta. Le persone sagge che conoscono l’Iran, il suo popolo e la sua storia non parlano mai a questa nazione con il linguaggio delle minacce, perchè la nazione iraniana non è fatta per arrendersi», dice ancora, mettendo in guardia gli Stati Uniti da entrare direttamente nel conflitto. «Gli americani dovrebbero sapere che qualsiasi intervento militare da parte loro causerà certamente danni irreparabili».

 

il discorso di ali khamenei dal bunker 2

(...)

La scommessa del religioso che da 36 anni guida il paese con pugno duro è che il presidente isolazionista, l’uomo che si è fatto eleggere promettendo di mettere fine alle «guerre senza fine» in Medioriente, non vorrà farsi trascinare in un conflitto lungo, che è quello a cui si preparano i comandi di Teheran, seppur decimati: una guerra di attrito, che punta sulla saturazione e le scorte limitate dei sistemi anti-missili israeliani, e sulla minaccia di infiammare uno dei più importanti corridoi marittimi mondiali, lo stretto di Hormuz.

 

E soprattutto sulla battaglia dell’opinione. A Teheran osservano con attenzione le divisioni interne alla stessa amministrazione americana sulla presunta bomba iraniana.

 

il discorso di ali khamenei dal bunker

L’intelligence Usa si è tirata fuori, negando di aver mai avuto prove sulla costruzione imminente di una bomba.

 

La stessa Aiea ieri, pur confermando le «preoccupazioni» sul programma nucleare iraniano, ha precisato di non aver «mai detto che stanno costruendo e fabbricando un’arma nucleare», una posizione che rafforza i diplomatici del regime che denunciano «un’aggressione illegittima», ribadendo che il Paese continuerà ad arricchire l’uranio per scopi pacifici, dunque escludendo la possibilità di abbandonare il programma.

 

Apparentemente, perché dietro le quinte ci sono timide aperture a concessioni. Ieri quando tre aerei iraniani sono atterrati a Muscat, in Oman, compreso quello presidenziale di solito usato da Pezeshkian, si sono diffuse voci di un possibile incontro per mediare, anche se non ci sono conferme di contatti con gli americani.

il discorso di ali khamenei dal bunker ali khamenei il discorso di ali khamenei dal bunker

 

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