donald trump dazi tadazi

TRUMP STA FACENDO PIÙ DANNI DELLA GRANDINE, E ANCHE I SUOI ELETTORI SE NE STANNO ACCORGENDO - I TAGLI ALLA PREVIDENZA SOCIALE E LA CRISI FINANZIARIA CAUSATA DAI DAZI RISVEGLIANO GLI AMERICANI, CHE ATTACCANO IL PRESIDENTE (CHE LORO HANNO VOTATO): "IL 70% DEGLI ANZIANI HA LA PREVIDENZA SOCIALE COME UNICA FONTE DI REDDITO. SE GLI ASSEGNI NON ARRIVANO, LE PERSONE NON SONO PIÙ IN GRADO DI PAGARE L'AFFITTO O FARE LA SPESA"

 

Estratto dell'articolo di Simona Siri per “la Stampa”

 

MEME SU DONALD TRUMP GOLFISTA E DAZISTA

C'è la professionista che deve occuparsi della madre malata, il professore universitario che ha dedicato una vita alla scienza, ma anche l'immigrato, gli studenti, la signora impegnata in politica, il portiere del palazzo, la parrucchiera con il sogno di comprare casa all'estero. La voce del dissenso verso Trump e le sue politiche si ingrossa ogni giorno di più, si fa più profonda a ogni punto che la borsa perde, a ogni minaccia di tagliare la previdenza sociale.

 

È uno scontento non solo ideologico, ma pragmatico, basato su fatti concreti e che forse per questo ha impiegato più tempo a farsi voce collettiva e protesta. «Ho i soldi investiti per comprare una casa all'estero, voglio andare via da qui, ma ora come faccio?», racconta Janaya nel suo disordinatissimo negozio da parrucchiera per capelli afro, al secondo piano di una piccola palazzina stretta tra due chiese a East Harlem, un quartiere con anche una forte componente di immigrati.

 

DONALD TRUMP - FRA DAZIO DA VELLETRI

«Ammettere di essersi sbagliati è difficile», dice un ragazzo di origini dominicane che vuole rimanere anonimo quando iniziamo a parlare delle deportazioni. Confessa l'apprensione, racconta che «molti nella mia comunità hanno votato Trump e sono disposti a concedergli ancora fiducia», ma la preoccupazione c'è, è innegabile. «Da qui a dirsi pentiti però ce ne passa», dice con un sorriso che, alla domanda se si votasse domani rivoterebbe Trump, diventa quasi una smorfia.

 

Di origini dominicane è anche Aidyn, arrivata negli Usa a otto anni, oggi lavora in un piccolo studio finanziario dove si occupa di risorse umane. «Trump ha già superato i limiti costituzionali delle cose che può fare, è arrivato il momento di fargli capire che non può andare oltre», dice spiegando perché il 5 aprile è scesa a protestare.

 

Per lei la cosa più importante è la difesa della democrazia, senza quella nessuna delle altre istanze ha senso. «Penso sia importante che il potere esecutivo resti nella sua corsia, che il potere giudiziario e il Congresso facciano la loro parte. Trump sta usando il suo potere per intimidire.

donald trump - forza dazio - immagine generata dall intelligenza artificiale

 

Quanto alla scena internazionale, spero che il resto del mondo capisca che può fare a meno di noi. Abbandonateci, perché ce lo meritiamo. Quando sei il leader del mondo devi dare l'esempio, ma quello che sta facendo Trump è patetico e vendicativo. Quanto ti costa far mangiare i bambini in Africa? A noi americani 12 cent al giorno, perché tagliare quei fondi? Non ha senso, se non la cattiveria».

 

L'imbarazzo nei confronti del resto del mondo è un sentimento condiviso anche da Susan, moglie del candidato alle primarie democratiche per sindaco di New York Whitney Tilson. «Sono sempre stata orgogliosa di essere americana, ora quando viaggio all'estero mi scuso perché non è questo che siamo.

 

Non importa quante volte Trump dice di avere un mandato, la verità è che ha ottenuto meno del 50% dei voti e che al momento ci sono più americani contrari a lui che americani che lo sostengono. Anche chi l'ha votato pensando che abbassasse il prezzo delle uova si sta ricredendo. In due mesi ci ha fatto scivolare velocemente verso l'autocrazia e l'autoritarismo».

DONALD TRUMP CON IL CARTELLONE DEI DAZI

 

Inutile negare che lo choc iniziale c'è stato e che il partito democratico ha impiegato troppo tempo a reagire, ci sono stati molti passi falsi, ma qualcosa sembra essere cambiato. [...] «Magari non tutti capiscono quanto sia stato minuscolo, in termini di bilancio, aver bloccato l'agenzia per gli aiuti internazionali UsAid, ma il 70% degli anziani ha la previdenza sociale come principale fonte di reddito e se gli assegni incominciano a non arrivare perché Trump ha tagliato l'agenzia che se ne occupa, parliamo di persone che non sono più in grado di pagare l'affitto o fare la spesa».

 

TRUMP DAZI

«Trump sta creando il caos e non penso sia accidentale: lo fa per distrarci mentre taglia le tasse ai miliardari, senza un briciolo di integrità o decenza», dice Cara, compagna di un'italiana. Dopo un periodo in California, è dovuta tornare a New York per prendersi cura della madre malata di Alzheimer, tra mille difficoltà e lavoretti qua e là. Data la sua situazione, è molto attenta e colpita in prima persona dai tagli che Musk ha fatto nel campo della sanità.

 

«Nessuno nega gli sprechi del governo federale, ma se davvero vuoi migliorare il sistema usi il bisturi, non la motosega. Invece stanno tagliando tutto, dalle ricerche sulla demenza alle malattie sessualmente trasmissibili passando per il cancro. Studi che andavano avanti anni che improvvisamente si fermano e che costeranno vite umane. In che modo esattamente questi tagli rendono l'America più grande?».

donald trump - i dazi e la guerra commerciale

 

A un'ora da Manhattan, nella bellissima Hudson Valley, Robert, scienziato ambientale quasi in pensione, spiega che dove abita lui è una zona rurale dove democratici e trumpiani sono equamente divisi, con i secondi molto più rumorosi e pittoreschi dei primi. [...] «Con i loro tagli Trump e i suoi stanno distruggendo l'infrastruttura che supporta il sistema di previdenza sociale, la parte della burocrazia governativa che è più orientata al servizio e che funziona benissimo, parlo per esperienza personale. Stanno chiudendo gli uffici, licenziando le persone, tagliando i fondi».

DONALD TRUMP - DAZI COMMERCIALI

 

Nessuno ha votato per questo, neanche i suoi sostenitori, afferma Robert. «Se si guarda a Medicare, il 40% delle persone che ne usufruiscono sono donne bianche poco abbienti. Lo stesso per i pranzi gratuiti nelle scuole, che aiutano più le famiglie bianche povere delle zone rurali. Quello che voglio dire è che i tagli hanno un impatto molto duro proprio sul suo elettorato, che infatti se ne sta accorgendo».

I DAZI DI DONALD TRUMP - MEME

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, IL PREMIER CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)