laura boldrini con le due pecorelle

“UNA NARCISA SEMPRE INDIGNATA” - IL RITRATTO DI LAURA BOLDRINI BY PERNA: “È TANTO INNAMORATA DI SÉ DA PROPORSI COME MODELLO DI STUCCHEVOLE CORRETTEZZA POLITICA. LA SUA IDEA DELL'ITALIA È DI UNA PIATTAFORMA STESA DAL CREATORE SUL MEDITERRANEO ALL’UNICO SCOPO DI FACILITARE L’ATTRACCO DEI BARCONI DELLA LIBIA. ISPIRA LA TRISTEZZA DI CHI PORTA SU DI SÉ I MALI DEL MONDO”

Giancarlo Perna
Giancarlo Perna

Giancarlo Perna per “La Verità”

 

Pareva timida e introversa, Laura Boldrini, quando nel 2013 fu eletta presidente di Montecitorio. Dopo 4 anni, con crescendo rossiniano, è diventata narcisa. Dico narcisa per rispettare il linguaggio di genere che la Presidente femminista ha preteso negli atti e nei lavori della Camera. Ossia, il dire al femminile ciò che riguarda le donne. Per esempio - e se ne vanta - ha fatto rifare la propria carta intestata sostituendo la scritta in italiano, «il Presidente», con quella in neo lingua, «la Presidente».

 

In queste sciocchezzuole, Laura è imbattibile e se ne compiace. Alla suddetta idiozia, senza riscontro nel mondo, ha dato un significato universale. Anziché dire, è una mia paturnia, sono fatta così e me ne scuso, ha detto: «Ho voluto dare un segnale, come chiesto da tantissime donne rivendicando, anche attraverso l' articolo (la in luogo di il, ndr) il genere di appartenenza». Ho domandato a diverse donne, in famiglia e fuori, se anche loro rivendicavano e tutte mi hanno detto no. Non vorrei adesso che, avendo dato questa immagine pacifica delle donne che conosco io, Boldrini chiedesse il mio licenziamento come ha fatto con Paola Perego.

BOLDRINI E GLI AGNELLIBOLDRINI E GLI AGNELLI

 

STILE CLITENNESTRA

Ricordate la vicenda della presentatrice tv che in marzo su Raiuno fece l' elogio delle donne dell' Est rispetto alle italiane? Tra l' ilare e il malizioso, Perego stilò un faceto elenco di virtù femminili rumeno-ucraine: dopo il parto riacquistano forme scultoree, sono affettuose, perdonano i tradimenti, ecc.

 

Tutti in sala a ridere e applaudire, finché è arrivato come un fulmine di Giove il commento di Laura su Facebook: «Inaccettabile in un programma tv». Poi, con furia islamica: «Che le donne siano rappresentate come animali domestici di cui apprezzare accondiscendenza e sottomissione, rischia di vanificare gli sforzi che la Rai fa di dare un' immagine della donna dignitosa e contemporanea».

laura boldrinilaura boldrini

 

L'ideale di donna boldriniana è infatti Clitennestra. Infine, la fatwa: «Siano presi adeguati provvedimenti». In 24 ore, il programma fu chiuso. Perego licenziata e le maestranze costrette a cercare un nuovo impiego. Un dramma vero fondato su niente. Con una donna che silura una donna e un esponente politico di estrema sinistra - la cinquantaseienne Boldrini è una vendoliana di Sel - che taglia le gambe a chi lavora. Ma Laura procede imperterrita.

 

È tanto innamorata di sé da proporsi come modello. È la perfetta cittadina del mondo, la globalista integrale, l' entità cosmica. Ha annullato spazio e tempo, frontiere e storia, mari e continenti, per buttare all' aria popoli e nazioni, offrendo in cambio l' avveniristico crogiolo - melting pot, direbbe lei - immaginato dai savi di Davos, Montreux e Cernobbio. Vive come in quelle serie tv di fantascienza in cui mostri medievali vanno a zonzo per lo spazio su ogive eliospinte. E ce lo fa continuamente sapere.

 

laura boldrini monica maggionilaura boldrini monica maggioni

GARA CON IL GRASSO SUPERFLUO

Boldrini esterna ogni giorno. Mai un presidente d' assemblea ha parlato tanto quanto lei straparla. Ingenerando - poiché i guai vengono a catena - un effetto imitazione nel suo omologo del Senato, Pietro Grasso, che chiacchiera anche lui a tutt' andare. Essendo però inascoltato, è praticamente Grasso superfluo. Quanto al cicaleccio di Boldrini cercherò di separare il grano dal loglio per fare emergere l'essenziale. Vi prego di non sottovalutare il mio sforzo interpretativo, frutto di lunghi studi sul boldrinismo.

 

laura boldrini monica maggioni laura boldrini monica maggioni

Il nocciolo è che tutto ciò che Laura dice e fa è mainstream, ossia va nella direzione del vento progressista. Andare contro la moda non è nelle sue corde. O è sull' onda di quanto si dice nei salotti di New York e Berlino o perde la voce. Nei casi incerti, preferisce fischiettare, calare la vela e acquattarsi. Do subito un esempio. Due mesi fa, un gruppo di femministe con i controfiocchi organizzò a Montecitorio un convegno contrario all' utero in affitto. Un crimine contro la donna, questa la tesi. C' erano italiane e straniere, politiche di sinistra e destra, tutte dure e guerriere come Boldrini alla quale infatti chiesero di patrocinare la manifestazione.

Ihlam Mounssif boldriniIhlam Mounssif boldrini

 

Supponevano di andare sul sicuro. Laura invece rispose picche. Nelle «materie sensibili», fece sapere, «non si appoggiano iniziative quando c' è la scelta netta di una parte».

solo a fianco dell' éliteMa come - si chiesero tutte -, Laura si era sempre dichiarata, tendenzialmente, contro la maternità surrogata e ora? Appunto, tendenzialmente, rispondo io, e non si schiererà davvero finché l' élite che fa l'opinione non dirà sul tema una parola definitiva.

laura boldrini laura boldrini

 

Lei è così: tanto maestrina nel tono, quanto testolina nell'intimo. Va detto che poi, sul punto, fare il pesce in barile era per Laura un obbligo politico dal momento che Nichi, il suo capo partito, è un recente padre da utero in affitto. Scusate, ma mi sento pignolo. Voglio ancora insistere sulla stucchevole correttezza politica di Boldrini, stavolta in tema di islamismo.

 

Domanda preliminare: ritenete più attuale il pericolo dell' Isis o quello di destra? Lauretta non ha dubbi: l' insidia vera è nazifascista. Infatti, pur di tacere sul terrorismo islamico - il mondialismo lo vieta - svicola come può. L' anno scorso - come si vanta in un compiaciuto curriculum scritto di suo pugno - ha istituito una commissione montecitoriana su intolleranza e fenomeni di odio.

BOLDRINIBOLDRINI

 

Il sinedrio, costituito di deputati ed esperti, ignoro se con o senza guiderdone, dovranno fare proposte per promuovere l' amore universale. Fin qui tutto bene, essendo auspicabile un' attenuazione delle stragi che ci inseguono da anni.

 

OCCASIONE PERDUTA

Ma la violenza cui pensa Boldrini è inaspettata come il coniglio estratto dal cilindro. La commissione infatti è intitolata a Jo Cox, la deputata britannica uccisa nel 2015 da un fanatico connazionale filonazista. Come dire che, oggigiorno, l' odio e l' intolleranza sono bianchi e cristiani. Questo è il canone Boldrini. Vedete voi che capino è la nostra terza carica dello stato.

MATTARELLA GRASSO BOLDRINIMATTARELLA GRASSO BOLDRINI

 

E dire che nel 2015, che ha preso per riferimento, Lauretta aveva a disposizione un magnifico esempio di ferocia dell' uomo sull' uomo: la strage parigina del Bataclan, con i suoi 93 morti e una vittima italiana, la ventottenne Valeria Solesin. A chi, meglio che a lei, poteva essere intestata la commissione? Ma Valeria, agli occhi di Laura, ha avuto il torto di morire per mano islamista e merita perciò la damnatio memoriae pur di tacerlo.

 

INDIGNAZIONE PERENNE

BOLDRINIBOLDRINI

Credo sappiate da dove sbuchi questa elegante signora che Vendola ha fatto deputato e Pierluigi Bersani imposto come presidente della Camera. Di cospicua famiglia marchigiana e patita del terzo mondo dove ai tempi dell' università trascorreva ogni anno un semestre, si è fatta le ossa all'Unhcr. È l' acronimo dell' Agenzia dell' Onu per i rifugiati. È, dunque, cresciuta a pane e migranti acquisendo una mentalità di senza frontiere che sono per lei sinonimo d' inciviltà.

 

La sua idea dell'Italia è di una piattaforma stesa dal Creatore sul Mediterraneo all' unico scopo di facilitare l' attracco dei barconi della Libia. È pubblicista, autrice di libri e il presidente Ciampi l' ha insellata cavaliere della Repubblica. Separata, ha una figlia graziosa come lei. È sempre indignata, ha il broncio fisso e ispira l' infinita tristezza di chi porta su di sé i mali del mondo. Aveva un compagno che pare sia però sparito da un paio d' anni. Senza contrappesi, si è invaghita di sé.

 

 

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…