antonella costanzo silvio e paolo berlusconi

UN VECCHIO AMICO NON SI SCORDA MAI – IL MONTE DEI PASCHI DEVE RECUPERARE 9 MILIONI PER UNA VILLA DELLA COGNATA DEL CAVALIER POMPETTA E SI DIMENTICA DI ESCUTERE UNA FIDEIUSSIONE DI SILVIO – UN LEGAME DI QUASI MEZZO SECOLO, VISTO CHE LE PRIME HOLDING DEL BISCIONE FURONO FINANZIATE DA SIENA

Luigi Franco per il “Fatto Quotidiano

 

VILLA LA LAMPARA CANNESVILLA LA LAMPARA CANNES

La somma non è di quelle che si mettono insieme da un giorno all' altro, visto che sfiora i 9 milioni di euro. Ma chi si era offerto di garantirne il recupero con una fideiussione è Silvio Berlusconi: basterebbe fare valere gli impegni presi dall' ex Cavaliere per avere subito indietro i soldi, ma al Monte dei Paschi di Siena la cosa deve aver creato più di un imbarazzo, visto che la banca ha deciso di rivalersi su quella che un tempo era sua cognata, Antonella Costanzo, la seconda ex moglie del fratello Paolo.

 

Con minaccia di pignorare i suoi beni. È vero, il prestito da cui tutto è partito era andato a lei, perché si comprasse una delle più belle ville di Cannes. Ma qui fanno finta che l' ex Cavaliere non c' entri nulla.

ANTONELLA COSTANZA E LA FIGLIA DI PAOLO BERLUSCONIANTONELLA COSTANZA E LA FIGLIA DI PAOLO BERLUSCONI


EPPURE è stato proprio Silvio a firmare nel 2007 una fideiussione a favore del Monte dei Paschi per una somma di 7,2 milioni di euro, in un secondo momento elevata fino a 8,3 milioni. Il tutto serviva a garantire una linea di credito a favore dell' ex cognata che con i soldi ricevuti in prestito ha comprato una villa in Costa Azzurra. Non una villa qualsiasi, ma Villa Lampara: 500 metri quadrati di lusso circondati da 2mila metri di giardino, con tanto di piscina. La stessa dimora costruita dal marchese George De Cueves, marito di una Rockefeller, Margaret per la precisione. Le cronache se ne sono occupate anche quattro anni fa, quando raccontavano che la villa era stata messa in vendita, addirittura per 20 milioni di euro.

costanzo antonellacostanzo antonella


A un certo punto se n' era occupato anche Alessandro Proto. Prima di finire nei guai e prima che diverse sue bufale venissero scoperte: il finanziere e immobiliarista aveva fatto uscire la notizia sul Corriere, condita con l' interessamento di Vanessa Paradis, attrice francese allora compagna di Johnny Depp. "La metto in vendita a malincuore - aveva dichiarato per l' occasione la Costanzo -. Entrati a Villa Lampara, io e mio cognato abbiamo avuto la pelle d'oca: ogni particolare qui ha un sapore antico e importante, dalle statue al grande camino, dai muri costruiti con pietre portate da un convento spagnolo alla vista meravigliosa sulle isole Lerins".


Alla fine la villa non fu venduta, forse il prezzo era troppo alto. Pare però che da qualche mese sia di nuovo sul mercato. Ma anche se questa volta si trovassero gli acquirenti giusti, per la Costanzo non sarebbe così facile venderla. Perché il Monte dei Paschi ci ha fatto mettere sopra una bella ipoteca, dopo che ha ottenuto l' ok dal tribunale a un decreto ingiuntivo contro di lei.

paolo berlusconi rocco siffredipaolo berlusconi rocco siffredi


È il primo passo verso il pignoramento a cui la banca si prepara per rientrare in possesso dei soldi prestati, che con gli interessi oggi sono saliti a quasi 9 milioni di euro. Qualche mese fa la banca ha deciso di volerli indietro tutti.


E ora potrebbe puntare a pignorare anche il conto corrente della Costanzo e l' assegno di mantenimento che le passa Paolo Berlusconi. Per non parlare delle altre cose su cui la banca ha fatto mettere un' ipoteca qui in Italia, per un valore ipotizzato in 4 milioni di euro. E cioè su un appartamento a Milano della Costanzo e sul suo diritto di usufrutto su qualche altro immobile di proprietà dei figli suoi e di Paolo, Davide Luigi di 33 anni e Nicole di 27. Che rischiano così di trovarsi come usufruttuaria delle loro proprietà non più la madre, ma una banca.

MARIO MANTOVANI SILVIO BERLUSCONIMARIO MANTOVANI SILVIO BERLUSCONI


A GUARDARE gli archivi degli atti notarili, si scopre che non è la prima volta che Davide Luigi e Nicole hanno a che fare con le ipoteche, visto che risulta ipotecata anche la villa che hanno in Sardegna, quella che per volere dello zio è stata battezzato Dolcedrago come la sua holding immobiliare. Ma tornando al Monte dei Paschi, una domanda è d' obbligo: se l' obiettivo è quello di recuperare quanto prima il credito, perché non si chiede nulla a Silvio Berlusconi, l' unico che sul prestito ha messo una garanzia?

monte-dei-paschi-di-siena-sedemonte-dei-paschi-di-siena-sede

 

Con una fideiussione i soldi si possono riavere indietro subito. "Nell' esercitare le attività di recupero - rispondono da Siena - la banca agisce in tutti i casi, senza eccezione alcuna, secondo criteri oggettivi di legalità, diligenza e correttezza e, parimenti, con le modalità che ritiene più efficaci per il recupero, sempre soltanto sulla base delle norme applicabili, della prassi e dell' esperienza professionale".


Contenti loro. E con buona pace degli azionisti della banca.

 

Ultimi Dagoreport

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…