ignazio visco matteo salvini luigi di maio

VISCO INFERNO – IL GOVERNO ANCORA NON HA DATO IL VIA LIBERA ALLE NOMINE DI BANKITALIA, CHE RISCHIA LA PARALISI INSIEME ALL’IVASS, L’AUTHORITY CHE VIGILA SULLE ASSICURAZIONI – IL VETO SU ALESSANDRA PERRAZZELLI E LUIGI FEDERICO SIGNORINI IN PRATICA BLOCCA IL DIRETTORIO, ORGANO COLLEGIALE CHE ORA DOVREBBE OPERARE CON 2 COMPONENTI SU 5...

Paolo Baroni per “la Stampa”

 

ignazio visco sergio mattarella

Sulla Banca d' Italia si profila un nuovo scontro istituzionale, a questo punto ancora più grave di quello che nelle settimane scorse ha bloccato per giorni l' iter di nomina dei nuovi componenti del Direttorio. Se entro il 9 maggio il governo non avrà infatti ancora dato semaforo verde Via Nazionale rischia una forte limitazione della sua operatività.

 

E a ruota anche l' Ivass, l' Authority che vigila sulle assicurazioni, è destinata alla paralisi.

Il governo, a due settimane dalle designazioni fatte dal Consiglio superiore su indicazione del governatore Ignazio Visco, non ha ancora avviato l' iter di ratifica: manca ancora il decreto della Presidenza sui cui il Consiglio dei ministri esprime il proprio consenso prima di essere inviato al Quirinale per la ratifica.

IGNAZIO VISCO FABIO PANETTA

 

Visco, dopo giorni di pressing di 5 Stelle e Lega che sollecitavano una «discontinuità» nella composizione del Direttorio, a fronte del passo indietro del direttore generale uscente Salvatore Rossi ha indicato il vice Fabio Panetta come nuovo dg, e poi come nuovi vice il Ragioniere generale Daniele Franco e l' avvocato milanese Alessandra Perrazzelli. Un nome quest' ultimo su cui da subito ha pesato il «no» della Lega che ritiene l' attuale country manager di Barclays Italia e vicepresidente di A2a «vicina» al Pd lombardo e quindi la sua nomina assolutamente indigesta. Posizione condivisa dagli alleati dopo che i 5 Stelle hanno incassato da Salvini il via libera alla nomina di Gianluigi Paragone alla guida della Commissione di inchiesta sulle banche.

GIANLUIGI PARAGONE 1

 

«Situazione allucinante» commenta Antonio Misiani, che assieme ad altri 31 senatori del Pd ieri ha presentato un' interrogazione urgente al presidente del Consiglio per chiedere spiegazione del ritardo e sollecitare lo sblocco delle nomine invitando a mettere il decreto di ratifica all' ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri in modo da assicurare «la piena operatività degli organi centrali dell' Istituto che hanno l' obiettivo di rendere più sicuro ed efficiente il sistema finanziario, nell' interesse dei cittadini, dei risparmiatori e dell' economia nel suo complesso».

 

luigi federico signorini

Il 9 maggio con la fine dell' incarico di Rossi si rischia intanto l' impasse del Direttorio, perché a fianco di Visco resterebbe in carica solamente Panetta in qualità di vice direttore generale superstite, ed in quanto organo collegiale avrebbe certamente difficoltà ad operare con appena 2 componenti su 5. Quanto all' Ivass, dove per statuto il direttore generale di Bankitalia ricopre l' incarico di presidente, questo organismo resterebbe in carica un solo consigliere su 3, posto che a febbraio il governo ha riconfermato l' incarico ad Alberto Corinti ma non ha fatto altrettanto con Riccardo Cesari.

alessandra perrazzelli

 

Difficile ora immaginare un passo indietro della Perrazzelli, ma se la situazione non dovesse sbloccarsi si aprirebbe un nuovo pesante scontro istituzionale, che di riflesso potrebbe arrivare ad interessare il Quirinale, garante dell' autonomia di Via Nazionale: ci troveremmo infatti di fronte ad una vera e propria sfida del governo gialloverde al governatore Visco (ma anche ai mercati), praticamente senza precedenti.

daniele franco

 

Nella maggioranza, mentre il premier Conte torna ad assicurare che «il governo sarà vigile e pronto sulle banche popolari e a rimborsare i risparmiatori», circola però anche l' ipotesi di dar via libera solamente a Panetta e Franco, in modo da garantire il funzionamento del Direttorio e non paralizzare anche l' Ivass. Mentre l' avvocato Perrazzelli e l' odiato Luigi Federico Signorini, già bersaglio di feroci attacchi da parte della maggioranza ed a sua volta in attesa di riconferma da febbraio, resterebbero ancora sulla graticola.

vincenzo la via, salvatore rossi, ignazio visco, valeria sannucci, luigi federico signorini, fabio panetta

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?