VOGLIO LAVITOLA SPERICOLATA - A RUOTA LIBERA DAVANTI AI PM: SERGIO DE GREGORIO HA RICEVUTO UN MILIONE DI EURO DA BERLUSCONI PER MOLLARE DI PIETRO PER IL PDL - LA COMPRAVENDITA DI DEPUTATI PER FAR CADERE IL GOVERNO PRODI NEL 2007 INSIEME AL DEFUNTO SENATORE ROMANO COMINCIOLI - INCREDIBILE VALTERINO: ARRIVA QUASI A CHIEDERE A WOODCOCK E COMPAGNI DI METTERSI IN SOCIETÀ CON LUI NEL COMMERCIO DEL PESCE…

Marco Lillo per "il Fatto Quotidiano"

Valter Lavitola ha spedito un suo emissario da Silvio Berlusconi mentre si trovava in latitanza con un messaggio preciso: "Silvio sono nella cacca, aiutami".

È una delle rivelazioni contenute nel verbale di interrogatorio del 25 aprile scorso reso dall'ex editore dell'Avanti, recluso a Poggioreale con l'accusa di corruzione internazionale nei confronti del governo di Panama in relazione all'affare carceri e di truffa sui contributi al giornale l'Avanti. I pm Vincenzo Piscitelli, Henry John Woodcock e Francesco Curcio lo hanno incalzato con decine di domande e Lavitola non si è risparmiato.

Imperdibile il passaggio nel quale Lavitola arriva quasi a chiedere a Woodcock e compagni di mettersi in società con lui nel commercio del pesce: "Ci sono i broker... se tu vuoi andare a comprare i gamberi in Argentina hai tre posti, non è che ne hai quaranta e, quindi, in quei tre posti devi andare; se tu vuoi andare a comprare la coda di rospo in Sudafrica.... Senta dottore, ma è possibile organizzare una roba, una trasferta in cui io vi porto in Argentina e vi faccio vedere uno per uno tutta questa gente, o in Brasile? Non lo so...".

Davanti agli occhi divertiti del difensore di Lavitola, Gaetano Balice, si svolge una partita a scacchi. Appena i magistrati si avvicinano al nocciolo del problema, cioè il rapporto con il Cavaliere e i soldi, Lavitola si fa sfuggente come un'anguilla. Il capitolo più interessante dell'interrogatorio è quello nel quale i pm lo incalzano sul ruolo di Carmelo Pintabona, presidente del Fedisur, che raccoglie le associazioni dei siciliani in Argentina, già candidato alle elezioni del 2008 con il movimento Mpa di Raffaele Lombardo nella circoscrizione estera. Il suo nome emerge quando i pm chiedono a Lavitola perché il Cavaliere sarebbe dovuto essere così generoso con lui, Valterino replica: "Lo conosco molto bene e quando uno sta nei guai soprattutto a causa sua, se lui può lo aiuta".

A questo punto Lavitola, su richiesta dei pm spiega il ruolo di Pintabona: "Credo che lui conosca Berlusconi perché lui è stato candidato e lui lavora anche con me per la questione del pesce ed era venuto qui a Roma per incontrarsi con Neire Cassia Pepe Gomez (la mia ex fidanzata) io dissi a Pintabona: ‘vedi se tu riesci a contattare a Berlusconi per conto mio e digli che sono nella cacca, vedi se lui è disponibile a darmi una mano; lui mi ha detto che non è riuscito a contattarlo... aveva provato ad andare a casa sua, non so se questo è vero oppure mi abbia raccontato una sciocchezza, lì a Roma, ed è stato fermato da un funzionario di polizia, non so se quando è entrato o quando è uscito, e gli hanno detto pure: lei lo sa che aiutare un latitante è favoreggiamento?".

L'ex editore dell'Avanti mostra di sapere molte cose anche sulla cosiddetta compravendita dei senatori che fece cadere il governo Prodi nel 2007. Lavitola la chiama "Operazione libertà" e ha raccontato di avere avuto un ruolo determinante al fianco del defunto senatore Romano Comincioli convincendo un manipolo di senatori a cambiare casacca. Poi ha parlato della contrattazione che portò Sergio De Gregorio ad abbandonare il centrosinistra.

Appena eletto con Di Pietro, secondo Lavitola, Sergio De Gregorio "che è uno intraprendente e mica aspettava me per fare le cose, si era già messo in contatto con alcuni del gruppo di Forza Italia dell'epoca, e precisamente, non perchè ora è morto, pace all'anima sua, e quindi non può dirlo, con il senatore Romano Comincioli, uno dei fedelissimi del presidente Berlusconi, e andò a negoziarsi la nomina a presidente della commissione Difesa... De Gregorio votò con il centro destra e fu eletto presidente alla Commissione Difesa, e io, ma ritengo anche il senatore Comincioli, gli creammo un link con il presidente Berlusconi".

Secondo Lavitola De Gregorio però non gli fu riconoscente: "Sorrido perché De Gregorio, poverino, è uno che ha fatto talmente tanti di quei ‘casini' dal punto di vista economico che io credo che quel milione che ha avuto da Berlusconi se l'è fumato come fosse un mozzicone di sigaretta, perché De Gregorio aveva una capacità di spesa che era superiore a quella di Tarantini".

Lavitola puntava sull'ex premier: "ho avuto la promessa del Presidente Berlusconi di essere candidato al Parlamento in quella occasione", una prospettiva poi saltata per l'opposizione di Gianni Letta e Nicolò Ghedini.

A quel punto, sempre per ingraziarsi Berlusconi e guadagnare peso politico, sostiene Lavitola, l'ex direttore dell'avanti preparò il dossier sulla casa monegasca di Fini. "per mantenere un rapporto di carattere politico con il presidente Berlusconi". I veri guadagni Lavitola però li intravede con Finmeccanica. A parte la mediazione (poi sfumata) per la vendita degli elicotteri Agusta a Panama, che valeva milioni di euro in commissioni per lui, Lavitola ha rivelato di aver incassato 160 mila euro dalla controllata Telespazio per mappature del territorio.

I pm stanno indagando anche sull'uccellino che avrebbe avvertito Lavitola dell'imminente arresto permettendogli di fuggire all'estero. Quando gli chiedono: "A lei chi gliel'ha detto che doveva essere arrestato?" Lavitola replica un po' confusamente: "Me l'ha detto una ex collega di Libero (quando la notizia dell'inchiesta era già uscita, ndr) mi ha telefonato a Panama, verso le undici di sera io stavo a Sofia... tutte le agenzie, io, per la verità, stavo lavorando a un'altra cosa, e prestai poca attenzione a questa cosa... dopo una sett... lei, questa qua mi richiama, non mi ricordo, l'agenzia, a me quasi mi piglia un colpo, e fu poi la sera che io telefonai al presidente Berlusconi, che fu la telefonata registrata e dissi al presidente: che devo fare? lo ero ‘incazzatissimo' per questa cosa qua, rientro, lui mi disse: vattene in vacanza".

 

Sergio de gregoriolavitola-berlusconiDE GREGORIO-LAVITOLA- LUCAREcarmelo pintabonaTARANTINIgianniletta NICOLO GHEDINI I pm Woodcock e Francesco Curcio

Ultimi Dagoreport

2025mellone

CAFONAL! - DIMENTICATE I GRANDI MATTATORI, ANGELO MELLONE È CAPACE DI SPETALARE FIORELLO IN 15 SECONDI - ATTORE, CANTANTE, SCRITTORE, POETA, SHOWMAN MA SOPRATTUTTO GRAN CAPO DELL'INTRATTENIMENTO DAYTIME DELLA RAI, IL BEL TENEBROSO DI TELE-MELONI, IN ATTESA DI VOLARE A SAN VITO LO CAPO (TRAPANI), PRESIDENTE DI GIURIA DELL'IRRINUNCIABILE CAMPIONATO DEL MONDO DI COUS COUS, ANZICHÉ SBATTERSI COME UN MOULINEX PER METTER SU TRASMISSIONI DECENTI PER RICONQUISTARE LA SUPREMAZIA DELLA RAI SU MEDIASET, LO RITROVIAMO COL SUO OUTFIT DA CHANSONNIER MAUDIT, ESIBIRE IL SUO STRAZIANTE RECITAR CANTANDO AL “JAZZ&IMAGE LIVE COLOSSEO FESTIVAL 2025” AL PARCO DEL CELIO, ACCOLTO DA UN FOLTO PARTERRE DI INVITATI CON L’APPLAUSO INCORPORATO (MATANO, CERNO, DESARIO, RONCONE, STRABIOLI, GINO CASTALDO, DARIO SALVATORI E TANTE RAI-GIRLS CAPITANATE DALLE PANTERONE-MILF, ANNA FALCHI ED ELEONORA DANIELE) - DEL RESTO, DITEMI VOI COME SI FA A FREGARSENE DELL’INVITO DEL DIRIGENTE RESPONSABILE DI UNA PLETORA DI PROGRAMMI, RISPONDENDO AL TARANTOLATO TARANTINO: “GRAZIE, MA NEMMENO SOTTO ANESTESIA”? - VIDEO

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO