VOTINO FOREVER! ANCHE A “BALLARÒ” ALLE SPALLE DI BOBO MARONI - IL BANANA AL CAPEZZALE DI BENITO - LADY LEI TAGLIA LA STANZA A CAPPON, PLENIPOTENZIARIO DI PASSERA E BERNABEI IN RAI - SCONTRO CANCELLIERI-GNUDI SULLE DISCOTECHE - LE GANG DI S.MARINO - C’È SOLO BETTY OLIVI PER RIGOR MONTIS - CALANO LE SPESE MILITARI - UNA BRUNA PER BERSANI - BOMBASSEI GIÀ PRESIDENZIALE - CATRICALÀ SEGA I VOLI DI STATO - CICCIOLINA SINDACO? - LEGA: SERVE PIÙ EVASIONE…

A cura di Gianluca Di Feo e Primo Di Nicola per "l'Espresso"

1 - TRA POLITICA E AFFARI - L'AMICA DEL DIAVOLO...
L'amica del Diavolo rossonero: anche nella diretta di "Ballarò" del 24 gennaio a coprire le spalle di Roberto Maroni ha provveduto la sua storica portavoce Isabella Votino. La dottoressa dopo l'addio al Viminale era tornata nello staff del gruppo parlamentare leghista. Poi è arrivata la nomina a sorpresa: Adriano Galliani l'ha assunta come responsabile relazioni istituzionali del Milan Calcio.

Un ingaggio annunciato alla vigilia del voto parlamentare sull'arresto di Nicola Cosentino che ha visto Maroni opporsi alla linea Pdl. E nonostante il nuovo incarico, l'ex ministro e la manager berlusconiana continuano a fare coppia nei programmi tv e nelle cene romane. G. D. F.

2 - MINISTRI CONTRO - ZITTIRE GLI GNUDI...
Anna Maria Cancellieri contro tutti. È stato un consiglio dei ministri di battaglia quello di venerdì 27 gennaio per la responsabile dell'Interno: si discuteva del decreto sulla Semplificazione. La titolare del Viminale ha prima contestato alcune modifiche al Tulps (Testo unico di pubblica sicurezza) con le quali si eliminavano le autorizzazioni per l'apertura di sale da ballo togliendo poteri a questori e prefetti nei permessi che regolano le licenze per le discoteche.

Ma la "liberalizzazione" dei dancing è passata nonostante l'opposizione del Viminale. Poi duro scontro con il ministro del Turismo Piero Gnudi che aveva presentato una norma per destinare a fini turistici gli immobili "sequestrati o confiscati alla criminalità organizzata". La Cancellieri ha fatto notare che lo Stato può disporre di un bene confiscato e non di quelli solo sequestrati: in questo caso le hanno dato ragione. Gnudi a quel punto ha abbandonato la riunione di governo con la Cancellieri visibilmente soddisfatta. V. D.

3 - L'OMAGGIO DI BERLUSCONI - O PER ME O PER BENITO...
Silvio Berlusconi ha sempre rivendicato il rispetto per le persone, che lui dice di mettere al primo posto. Al capezzale dell'ex parlamentare pdl Benito Paolone, uno dei leader storici della destra siciliana, ha tenuto fede a questo principio. Si è recato a Catania per un'ultima visita a Paolone poche ore prima della sua morte per un male incurabile. E nella stanza il Cavaliere ha trovato schierati due parlamentari del suo partito: il senatore Pino Firrarello e il deputato Vincenzo Gibiino.

Berlusconi li guarda e li saluta, poi si avvicina ai familiari di Paolone. A loro domanda se i due parlamentari fossero precedentemente già venuti a far visita o, invece, quel giorno si trovassero lì solo perché era arrivato lui. Capito che Firrarello e Gibiino non si erano visti prima, un risoluto Cavaliere si avvicina ai due e con cortese fermezza li accompagna personalmente alla porta, per poi tornare al capezzale di Paolone. B. C.

4 - SPRECHI SEMOVENTI...
Mentre si discute del superjet F35, altre costose manovre avvengono nei bilanci militari. L'Esercito vuole un nuovo semovente: un cannone da 120 millimetri su scafo blindato a otto ruote motrici. Il progetto di Iveco e Finmeccanica ha trovato la benedizione dello Stato Maggiore. Ma i nostri reparti hanno già 70 semoventi cingolati Pzh dello stesso calibro, appena consegnati e mai utilizzati in missione: sistemi modernissimi, pagati poco meno di mezzo miliardo di euro. Che bisogno c'è di acquistarne altri? G. D. F.

5 - 1.432 MILIONI DI EURO - PARLAMENTO IN CIFRE...
è il costo del decreto con il quale il governo ha rifinanziato per il 2012 le missioni militari all'estero (1.364 milioni) e gli interventi di cooperazione allo sviluppo (68 milioni). Rispetto allo scorso anno diminuiscono sia la spesa complessiva (- 66 milioni rispetto al 2011) che il costo delle missioni militari (- 87 milioni rispetto il 2011). Aumentano invece le risorse per la cooperazione (+ 21 milioni rispetto il 2011)

6 - VENDETTE RAI - TAGLIO AL CAPPON...
In molti lo danno come prossimo amministratore delegato della Rai, plenipotenziario del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera in viale Mazzini. Ma tanta rinnovata popolarità non ha fatto alzare le sue quotazioni presso l'attuale direttore generale Lorenza Lei in corsa per il rinnovo del mandato. Anzi. A Claudio Cappon, ex dg di viale Mazzini, è stata tagliata la stanza (ma non lo stipendio faraonico). Una messa in castigo che lo ha precipitato dall'ottavo al secondo piano (stanza 279), quello riservato ai trombati eccellenti. Al suo posto uno dei consiglieri più ascoltati da Lei, Carlo Nardello, che si sarebbe già pentito dell'incauto innalzamento. L. C.

7 - TENDENZA FORNERO - ELSA SEMPRE IN PIEDI...
Sarà pure un ministro, ma Elsa Fornero in Parlamento non rinuncia all'abitudine di parlare in piedi come faceva dalla sua cattedra da professoressa universitaria. Quando, nella commissione Lavoro della Camera, è andata ad illustrare per la prima volta le linee programmatiche del suo dicastero, il ministro del Lavoro si è alzato in piedi.

A quel punto il presidente della commissione, Silvano Moffa di Popolo e Territorio, le ha fatto notare che per tradizione in commissione si parla da seduti. "Vede, ministro, questo è un luogo di confronto, non un palco per comizi politici", ha detto Moffa. Ma Fornero lo ha gelato: "Mi dispiace, ma io sono abituata a parlare in piedi", ha chiuso, continuando il suo discorso tra lo stupore dei deputati. B. C.

8 - SAN MARINO - TITANO IN FIAMME...
Menti criminali protette a San Marino. L'operazione "Criminal Minds" delle Fiamme Gialle è diventata un caso politico nel Titano. Le prime denunce sulla centrale del malaffare, che univa nei traffici d'ogni genere camorristi e malavitosi albanesi, sono state insabbiate dalla magistratura e dalla gendarmeria della piccola Repubblica. Ora, dopo la retata ordinata dai giudici italiani che ha smascherato la gang e i suoi legami sanmarinesi, l'inchiesta è stata riaperta. E il governo locale è intervenuto convocando d'urgenza i vertici di procura e gendarmeria per dare spiegazioni sulle omissioni. G. D. F.

9 - COSTI DELLA POLITICA - NEANCHE A PARLARNE...
No, di parlare dei costi della politica e dei relativi tagli la Casta non ha nessuna intenzione. È stata respinta dai capigruppo di Montecitorio la richiesta avanzata da Sandro Oliveri dell'Mpa di tenere nell'Aula di Montecitorio una "seduta specifica, con forte rilevanza mediatica, sul tema dei costi della politica".

Alla richiesta, avanzata dal deputato agrigentino del movimento del governatore siciliano Raffaele Lombardo al presidente della Camera Gianfranco Fini, si è associato anche Benedetto Francesco Fucci del Pdl. Ma quando Fini ha posto il tema alla conferenza dei capigruppo si è levato un "no" unanime. Per cui niente seduta speciale sui costi della politica. B. C.

10 - PALAZZO CHIGI - TUTTO IL POTERE A BETTY...
Polemiche, malumori e invidie per l'ascesa a palazzo Chigi di Betty Olivi, storica segretaria particolare e braccio destro di Mario Monti. Dopo un confronto serrato, un vero braccio di ferro con la struttura interna, la Olivi ha ottenuto l'incarico di capo ufficio stampa e portavoce del presidente del Consiglio. Scelta, quella di Monti, che ha deluso il sottosegretario all'Informazione, Paolo Peluffo, e ha provocato il trasloco di numerosi componenti del vecchio ufficio stampa di palazzo Chigi nei locali della presidenza del Consiglio dislocati al piani superiori della Galleria Sordi: la Olivi vuole il pieno controllo sul suo ufficio. E con i giornalisti si sta rivelando un vero osso duro: nonostante il ruolo di portavoce, è abbottonatissima. S. An.

11 - UNA BRUNA PER BERSANI...
Qualcuna l'ha ribattezza la nuova Serracchiani. Dopo l'abbraccio caloroso di Pier Luigi Bersani, al termine del suo intervento all'assemblea del Pd, per Bruna Dini, 46 anni, imprenditrice versiliese, si è aperto un futuro politico. Ha commosso i democratici raccontando le difficoltà della sua azienda edile (aveva 200 dipendenti, ora ne ha uno e forse sarà costretta a chiudere i battenti) e già imperversa sui talk-show politici.

Su Facebook poi c'è chi la invita a Modena a mangiare il culatello e chi gli offre pizza e birra. Piace il suo stile poco politichese ("Oltre al mare e ai gatti la mia passione è il lavoro") e la sua fedeltà a Bersani. E soprattutto le sue critiche al sindaco di Firenze Matteo Renzi. Una pasdaran di Bersani nella Toscana del Rottamatore, insomma. Volto nuovo, ma senza eresie. M. La.

12 - RICICLATI E CONTENTI - LA MANDA SACCONI...
L'assunzione di un nuovo responsabile delle relazioni esterne all'Inps decisa dal presidente Antonio Mastrapasqua, non è passata inosservata. Anzi, ha provocato la presentazione di un'interrogazione parlamentare. Il fatto è che la neoassunta si chiama Claudia Marin e fino a qualche settimana fa era la portavoce di Maurizio Sacconi, cioè di colui che, in quanto ministro del Lavoro, a partire dal 2008 e fino a poche settimane fa, ha controllato l'Inps e lo stesso Mastrapasqua.

Per sgombrare i dubbi e paventando improprie raccomandazioni, il senatore dell'Idv Elio Lannutti, autore dell'interrogazione, chiede al governo se l'assunzione sia stata effettuata rispettando il criterio del merito e "con selezione ad evidenza pubblica visto che numerosi altri professionisti aspiravano all'incarico". P. D. N.

13 - CONFINDUSTRIA - BOMBASSEI SBAGLIA LANCIA...
La corsa alla presidenza di Confindustria, che si concluderà il 23 maggio, è partita e a quanto pare un candidato già tenta di aggiudicarsela utilizzando qualche curioso stratagemma. È il caso di Alberto Bombassei. Mercoledì 25 gennaio, al termine dei lavori del consiglio di giunta che ha nominato i tre saggi incaricati di sondare la base associativa, l'attuale vicepresidente di Emma Marcegaglia, indicato tra i favoriti, esce dall'ingresso di viale dell'Astronomia e si incammina in tutta fretta per raggiungere la sua auto di servizio.

Intercettato e seguito sul piazzale di Confindustria dai giornalisti a caccia di notizie, Bombassei punta dritto verso la Lancia Thema presidenziale, con autista, parcheggiata in attesa della Marcegaglia. Il patron di Brembo apre per un attimo la portiera e si accorge subito dell'errore esclamando: "Ma questa non è la mia macchina". Risate dei presenti mentre un cronista spiritoso, punzecchia Bombassei: "Quanta fretta presidente, aspetti almeno qualche mese". M. D. B.

14 - IL GOVERNO PERDE QUOTA...
Il giro di vite sugli aerei blu non è indolore. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, da quando ha cominciato ad applicare la nuova circolare che limita al massimo l'uso dei velivoli del 31mo stormo dell'Aeronautica militare di stanza a Ciampino, è oggetto di un assedio quotidiano. Ci sono ministri, ma anche altre alte cariche dello Stato, che continuano a chiedere di spostarsi sugli aerei di Stato. La risposta è sempre la stessa: "Prendete i voli di linea". Con postilla: "Del resto, per andare a Milano perfino il premier Monti si muove in treno". S. AN.

15 - RITORNI - CICCIOLINA SALVACI TU...
Un rientro in politica in vista per Cicciolina? Sembrerebbe di sì. Il movimento Giovani Insieme per Corigliano Calabro vorrebbe candidare la pornostar ungherese a sindaco della città di 40 mila abitanti in provincia di Cosenza. "La nostra", dicono i giovani del grosso centro della piana di Sibari, "non è una provocazione, ma una precisa volontà di candidare l'onorevole Ilona Staller a sindaco di Corigliano, visto il disastro fatto dai politici nella nostra città ormai sfasciata da tutti i punti di vista". La Staller, ex deputato radicale, dal suo canto ha annunciato di essere pronta a creare un movimento politico nazionale. B. C.

16 - MANIFESTI - AFFISSIONI DEMOCRATICHE...
Una norma "fuori luogo", ammettono dal Pd, quella sulla sanatoria per i manifesti abusivi, eliminata dal decreto "milleproroghe" per ovvie ragioni di opportunità su volontà degli stessi democratici che pure l'avevano proposta con il Pdl e che Idv, Api e Radicali hanno contrastato ferocemente. Ma per il futuro il problema resta e riguarda trasversalmente amministratori e tesorieri di tutti i partiti da sempre alle prese con gli abusi legati alle affissioni elettorali. Per questo al Pd stanno studiando una nuova legge per i manifesti in grado di evitare la necessità di altre sanatorie postume non in linea con l'era Monti. M. C.

17 - IL SINDACO NON SENTE REGIONE...
La Veronelli Viaggi di Como si è aggiudicata un appalto da 500 mila euro dalla Regione Lombardia per "il servizio complementare di agenzia viaggi per la prenotazione di mezzi di trasporto speciali e a noleggio necessari all'attività dell'amministrazione regionale". Peccato che l'appalto si è svolto senza bando di gara e con precedura negoziata e a vincerlo è stata l'unica società che ha partecipato. A chi è toccato questo "favore" da mezzo milione di euro? Proprio alla società comasca in cui il sindaco Pdl di Como Stefano Bruni è presidente del consiglio di amministrazione e socio al 7,5 per cento. M. S.

18 - CON LA LEGA SI EVADE...
"In Veneto evadiamo poche tasse: invito i veneti a evadere di più". Parola di Roberto Marcato, vicepresidente leghista della provincia di Padova. Il blitz dell'Ufficio delle Entrate a Cortina è stato il classico coltello rivoltato nella piaga di chi l'ufficio delle tasse l'ha sempre visto con il binocolo. Marcato ha avuto però il merito di dichiarare in tivù quello che pensano molti veneti, e cioè che al Nord si evade "poco" per consentire al Sud di "evadere il 100 per cento, perché lì ti sparano in testa se vai a controllare". Caso isolato? Macché.

Luciano Cagnin, senatore leghista, ha affermato: "Ha ragione, lo Stato manda sul lastrico migliaia di famiglie venete e 50 nostri imprenditori hanno già compiuto il gesto estremo". Peccato che la maggior parte l'abbia fatto mentre governava la Lega, che allora se ne stava zitta. G. Sb.

19 - UN FARMACISTA CONTRO TUTTI...
Non ci sono né Federfarma né altri organismi centrali dietro l'unica iniziativa di comunicazione - campagna stampa e sito Web - contro il decreto sulle farmacie. L'iniziativa Equaliberalizzazione è partita grazie all'impegno personale di Andrea Garrone, farmacista in quel di San Germano Chisone, in provincia di Torino. Il quale è sì anche vice-presidente di Federfama Piemonte per l'area rurale, cioè per gli esercizi non cittadini, e dell'Associazione Titolari di Farmacie sempre della provincia di Torino, ma qui ha fatto tutto da solo, aggregando una cinquantina di colleghi in giro per l'Italia.

Non si può dire che sia una presa di posizione politica perché il vulcanico farmacista dal cognome deamicisiano è anche sindaco di Pramollo, comune montano sempre del Piemonte con meno di 250 anime, ma eletto in una lista civica. Garrone è valdese e se si mette in testa un'idea la porta avanti fino in fondo. Ha anche scritto a "Ballarò" protestando per la satira di Maurizio Crozza sulla categoria. Ma non ha ottenuto risposta. Vi. P.

 

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