ZAIA RESTERÀ IN VENETO: NONOSTANTE GLI ATTESTATI DI STIMA, NESSUNO LO VUOLE A ROMA – ANCHE ANTONIO TAJANI FRENA L’IPOTESI DI NOMINARE COME MINISTRO IL “DOGE”: “NON MI OPPORREI, MA BISOGNEREBBE FARE UN RIMPASTO E NON CREDO SIA POSSIBILE, SI APRIREBBERO TROPPE DISCUSSIONI” – SAREBBE UNA FREGATURA ANCHE PER LA LEGA, VISTO CHE IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA RIVENDICHEREBBE UN “RIBILANCIAMENTO”: “DOVREMO ESSERE RAPPRESENTATI PER I CONSENSI CHE ABBIAMO OGGI: DOPO IL VOTO ALLE EUROPEE E ALLE REGIONALI SONO CAMBIATI I RAPPORTI DI FORZA"
VENETO, TAJANI: ZAIA MINISTRO? NON MI OPPONGO MA DIFFICILE
(9Colonne) - Nelle elezioni regionali in Veneto "auguro buona fortuna a Zaia, noi abbiamo Tosi capolista e cresceremo sopra le due cifre perché c'è voglia, anche tra gli imprenditori, di una forza moderata, cristiana e garantista, di una forza rassicurante. In Veneto, oltre che sui Trasporti, c'è da fare molto per la sanità e Tosi sarebbe un ottimo assessore".
Così il ministro degli Esteri e leader di Forza Italia Antonio Tajani, in una intervista a La Nuova Venezia.
Si opporrebbe a un ingresso di Zaia nel governo? "No, ma allora bisognerebbe fare un rimpasto di ministri. Non credo sia possibile, si aprirebbero troppe discussioni. Perché in quel caso noi dovremo essere rappresentati per i consensi che Forza Italia ha oggi: dopo il voto alle europee e alle regionali sono cambiati i rapporti di forza".
giorgia meloni antonio tajani foto lapresse
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matteo salvini giorgia meloni antonio tajani foto lapresse
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